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Dal fondale del lago Fusaro, nel comune di Bacoli nei Campi Flegrei, sono riaffiorate strutture murarie dell'epoca imperiale a causa del sollevamento del suolo dovuto al bradisismo flegreo unito a condizioni di bassa marea. I resti sarebbero appartenuti a un'antica villa o dipendenza romana: all'epoca la zona del lago Fusaro era infatti un contesto residenziale e produttivo, caratterizzata dalla presenza di numerose ville aristocratiche frequentate dall'alta società romana. Più nel dettaglio, le strutture ritrovate sono costruite in opus reticulatum – una tecnica edilizia che prevede l'utilizzo di blocchetti di pietra inclinati di 45° – che potrebbero essere appartenuti alle strutture termali di una ricca villa del litorale.
Il bradisismo ha fatto riemergere delle strutture già note agli archeologici nel vicino comune di Pozzuoli, il principale centro urbano dei Campi Flegrei al centro della caldera vulcanica. Quelli che nell'immagine sottostante sembrano semplici sassi attorno a cui stazionano delle anatre sono in realtà resti di antichi magazzini e edifici religiosi.

I recenti ritrovamenti e riaffioramenti nel Campi Flegrei testimoniano quanto quest'area fosse attiva nell'epoca imperiale dell'antica Roma: si trattava infatti di uno dei centri di scambio marittimo più importanti nel bacino del Mediterraneo.
Il fenomeno vulcanico del bradisismo sta provocando dal 2005 un sollevamento del suolo nei Campi Flegrei: il Rione Terra di Pozzuoli è il punto di massimo sollevamento, con 121 centimetri negli ultimi 20 anni. Questo fenomeno sta accelerando la riemersione di resti archeologici, ma d'altra parte pone delle sfide legate alla loro documentazione, protezione e conservazione. La Soprintendenza archeologica dell'area metropolitana di Napoli è costantemente impegnata per preservare e tutelare questi rinvenimenti che ci aiutano a comprendere meglio la vita nell'area flegrea in epoca romana.