Addio a Gordon Moore, chi era l’ideatore della legge sui transistor e co-fondatore di Intel

Gordon Moore, pioniere dell'informatica e ideatore della legge di Moore, ci ha lasciato il 25 marzo 2023 all'età di 94 anni. La notizia della sua morte è stata data sia da Intel che dalla Gordon & Betty Moore Foundation, organizzazione filantropica fondata da Moore e la moglie nel 2000.
Moore durante la sua vita fu co-fondatore della multinazionale Intel nel 1968 insieme a Rober Noyce e, negli anni, ha rivestito le cariche di chairman del consiglio di amministrazione e CEO.
Fu il visionario ideatore nel 1965 della cosiddetta "Prima legge di Moore" con la quale ipotizzava che il tasso di crescita del numero di transistor all'interno dei microprocessori, e quindi della loro capacità computazionale, raddoppiasse in un lasso di tempo ben preciso. Grazie alle sue intuizioni riuscì a gettare le basi per l'attuale industria dei microprocessori nel quale viviamo oggi e in questo articolo ripercorreremo in breve sia la sua vita che le sue leggi.

La vita di Gordon Moore

Gordon Moore nasce nel 1929 a San Francisco, California, e si laurea in chimica nel 1950 presso la University of California Berkeley. Poco dopo, nel 1954, inizia presso il California Institute of Technology un dottorato di ricerca (PhD), sempre in chimica. Da subito inizia a lavorare nell'azienda di William B. Shockley, co-inventore del transistor, la Shockley Semiconductor Laboratory dove si specializza nei processi necessari alla diffusione di piccole quantità di impurità (droganti) all'interno del silicio.

Nel 1958, insieme ad altri 7 colleghi che lavoravano con lui presso l'azienda di Shockely, si licenzia per fondare la Fairchild Semiconductor. Gli 8 passeranno alla storia come i "traitorous eight" e in questa azienda arriva a ricoprire il ruolo di direttore della ricerca e sviluppo (R&D). Nel 1965, annuncia la prima previsione sul tempo raddoppio dei transistor all'interno dei microprocessori.

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Il visionario che ideò due delle leggi più importanti dell'informatica

Prima di proseguire con la vita di Gordon Moore, ripercorriamo brevemente le due leggi da lui formulate, andando a vedere per quale motivo hanno avuto una risonanza così grande e per quale motivo vengono studiate ancora oggi.

Prima legge di Moore

L'ipotesi di Moore fu quella di definire un periodo temporale all'interno del quale il numero di transistor che componevano l'architettura di un microprocessore raddoppiasse. Nella prima versione della legge di Moore, o "prima legge di Moore", enunciata nel 1965, l'ipotesi fu che il numero di transistor raddoppiasse ogni ogni anno. Questa ipotesi, si rivelò corretta per il decennio successivo quando Moore rivisitò la sua ipotesi allungando il periodo di raddoppio dei transistor ad un periodo di 2 anni.

La previsione di Moore venne affinata alla fine degli anni '80 portando il periodo a 18 mesi, questa ipotesi si è verificata e dimostrata nel tempo: il numero di componenti all'interno dei chip, infatti, raddoppia in circa 18 mesi dagli anni da circa 50 anni ed è enunciata come segue:
"La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni)."

Seconda legge di Moore

Un altro enunciato di Gordon Moore che sarebbe passato alla storia è la cosiddetta "seconda legge di Moore" o "legge di Rock" legata al costo delle fabbriche per produrre chip. Moore affermava che:
"sarebbe molto più economico costruire sistemi su larga scala a partire da funzioni minori, interconnesse separatamente. La disponibilità di varie applicazioni, unita al design e alle modalità di realizzazione, consentirebbe alle società di gestire la produzione più rapidamente e a costi minori." Rock e Moore prevedevano che i costi di una fabbrica di chip a semiconduttori raddoppiava ogni 4 anni.

Questa legge evidenziava come, anche se con la grande distribuzione il costo dei dispositivi informatici sarebbe stato destinato a diminuire, il costo delle aziende per produrre dispositivi al passo con la prima legge di Moore sarebbe andato aumentando. Ci si aspetta che le due tendenze opposte porteranno prima o poi ad un freno nello sviluppo tecnologico portando le aziende a non riuscire più a soddisfare gli investimenti necessari a garantire un processo tecnologico che segua la prima legge di Moore.
Lo stesso Moore ha commentato nel 2005 in un'intervista che la sua legge "non potrà continuare per sempre" a causa della natura esponenziale dei costi necessari a sostenerla.

La fondazione di Intel

Nel 1968 insieme a Robert Noyce, fonda Intel, azienda che avrebbe cambiato per sempre il mondo dei microprocessori e della lavorazione dei semiconduttori necessari a produrli. Moore lascia Intel all'età di 72 anni dopo aver ricoperto le figure di chairman e CEO. Nel 1990 riceve la National Medal of Techology and Innovation da parte dell'allora presidente degli Stati Uniti George W. Bush.

Un filantropo che creò la Gordon and Betty Moore Foundation

Negli ultimi anni della sua vita, Gordon Moore si dedica ad attività di filantropia e nel 2000 fonda insieme alla moglie Betty la Gordon and Betty Moore Foundation, un'associazione a supporto della ricerca scientifica, la conservazione dell'ambiente, il miglioramento delle condizioni dei pazienti e la salvaguardia della baia di San Francisco.

I fondi stanziati dall'associazione e le donazioni da parte dei soci sono pubblicati sulla pagina ufficiale della fondazione. Al momento della morte nelle Hawaii (Stati Uniti) il patrimonio netto stimato di Moore ammonterebbe a circa 7 miliardi di dollari.