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6 Novembre 2025
15:32

Cosa succede se mettiamo la benzina nel motore a diesel e viceversa: come evitarlo

La benzina e il diesel sono entrambi combustibili per motori a combustione interna, ma con caratteristiche molto diverse: se vengono scambiati per errore, il motore può subire danni gravi. L’uso del carburante errato può infatti danneggiare pompe e iniettori o impedire l’avvio. Se si rifornisce con il carburante sbagliato, occorre svuotare il serbatoio.

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Cosa succede se mettiamo la benzina nel motore a diesel e viceversa: come evitarlo
sbagliare carburante

Può capitare, ed è più diffuso di quanto sembri: magari siamo ancora inesperti, oppure siamo semplicemente sovrappensiero mentre siamo al distributore, e ci capita di sbagliare, mettendo il diesel nella nostra macchina a benzina, o viceversa. Inserire il carburante sbagliato può provocare seri danni al motore, ma la gravità dipende soprattutto da una cosa: se l’auto viene accesa o meno. Se ti accorgi subito dell’errore, non avviare il veicolo e chiama un’officina per svuotare il serbatoio. Se mettiamo benzina in un motore diesel, la scarsa lubrificazione della benzina può rovinare pompe e iniettori, causando rumori, vibrazioni e spegnimento. Se invece si mette diesel in un motore a benzina, il carburante, più denso e meno volatile, tende a intasare il sistema di alimentazione e rende difficile l’accensione. Per fortuna, oggi è più facile evitare questi errori: in tutta l’Unione Europea sono state introdotte etichette standardizzate. La benzina è indicata da un cerchio con la lettera E (etanolo) seguita da un numero, come E5 o E10, mentre il diesel è contrassegnato da un quadrato con la lettera B (biodiesel) seguita anch’essa da un numero, come B7 o B10.

Cosa succede se sbagliamo carburante

Sbagliare tipo di carburante può avere conseguenze molto diverse, a seconda della quantità inserita e, soprattutto, se accendiamo il motore o meno. Avviando l'auto dopo aver sbagliato carburante, stiamo letteralmente usando un motore con un combustibile per cui non è stato progettato. Nel caso più comune – benzina in un motore diesel – i rischi solo elevati: la benzina ha un potere lubrificante molto inferiore e, invece di accendersi spontaneamente come il diesel, necessita della scintilla della candela. Il risultato è che il motore perde lubrificazione e può subire danni alle pompe e agli iniettori. I sintomi arrivano subito: rumori anomali, vibrazioni, perdita di potenza e spegnimento.

Al contrario, mettere diesel in un motore a benzina rende difficile o impossibile l'accensione: il gasolio è più denso, meno volatile, e tende a intasare il sistema provocando irregolarità di funzionamento. In entrambi i casi la regola è una sola: non avviare il motore. Bisogna fermarsi e contattare subito un'officina o il soccorso stradale per svuotare il serbatoio e salvare il veicolo.

Il motore di un automobile è un motore a combustione interna (in inglese Internal Combustion Engine, spesso indicato con l'acronimo I.C.E.), il cui funzionamento si collega direttamente alla prima legge della termodinamica, che molti di noi conoscono come: l'energia non si crea e non si distrugge, ma si trasforma da una forma all'altra. Ecco, il motore del nostro veicolo fa proprio questo: trasforma energia chimica in energia meccanica, permettendo alle ruote di muoversi. Ma da dove proviene questa energia chimica? Da una reazione di combustione che avviene all'interno del motore, dove un combustibile, come appunto la benzina o il diesel, reagisce con l'ossigeno. Questa reazione è esotermica, cioè libera calore, insieme ad altri composti di scarto (come anidride carbonica e composti azotati) che vengono evacuati tramite il tubo di scappamento.

All'interno dei cilindri, il calore provoca l'espansione dei gas, che spingono i pistoni collegati all'albero motore. Quest'ultimo trasforma questo movimento alternato (su-giù) in movimento rotatorio, che, grazie al sistema di trasmissione, mette in movimento le ruote. Ed è così che l'energia chimica del carburante si trasforma, passo dopo passo, nel movimento che fa avanzare la nostra auto.

Da cosa derivano i danni dell’auto: le differenze chimiche tra diesel e benzina

Per capire cosa cambia tra benzina e diesel bisogna innanzitutto partire da ciò che li accomuna: sono il combustibile che brucia nel motore per far muovere il veicolo. Entrambi sono miscele di idrocarburi (composti organici costituiti principalmente da carbonio e idrogeno) derivanti dalla raffinazione del petrolio. La benzina è una miscela più leggera, formata da idrocarburi con catene più corte. Il gasolio (o diesel), invece, contiene molecole più lunghe e pesanti: è quindi più denso, meno volatile (evapora più difficilmente) e possiede un maggiore potere lubrificante.

Questa diversa composizione influisce sul comportamento durante la combustione. Nei motori a benzina, il carburante viene miscelato con l'aria prima di entrare nel cilindro, e la combustione inizia grazie alla scintilla delle candele, che accendono la miscela al momento giusto. Importante dunque che la benzina non si accendi da sola, altrimenti si verificherebbe il cosiddetto "battito in testa" (cioè la combustione avverrebbe in anticipo, danneggiando il motore). La capacità della benzina di resistere all'autoaccensione si misura con il numero di ottano: più è alto, più il carburante può essere compresso senza accendersi spontaneamente, garantendo una combustione regolare e controllata.

Nel motore diesel, invece, l'aria viene prima fortemente compressa, fino a raggiungere temperature molto alte. Solo dopo viene iniettato il gasolio, che si accende spontaneamente per effetto del calore: qui, al contrario della benzina, è importante che il combustibile si accenda facilmente (si parla di SIT, Self Ignition Temperature, ossia la temperatura alla quale il combustibile inizia a bruciare spontaneamente).

Come capire qual è il carburante giusto ed evitare di mettere la benzina nel diesel

In primis, oltre a controllare il libretto di circolazione o il manuale d'uso, la prevenzione si basa su ugelli di dimensioni e forme differenti tra le pompe diesel e quelle benzina. Ma purtroppo non sempre questo basta. Per fortuna, da alcuni anni in tutti i paesi membri dell'UE (e nel Regno Unito) sono state introdotte etichette standardizzate sugli sportelli del serbatoio e sulle pompe di rifornimento,  proprio per ridurre questi errori:

  1. La benzina è identificata con un cerchio con la lettera E, seguita da un numero (per esempio E5, E10, E85): la lettera indica la presenza di etanolo, mentre il numero corrisponde alla percentuale massima di etanolo contenuta nel carburante (per esempio E5 indica che contiene fino al 5% di etanolo).
  2. Il gasolio è invece indicato da un quadrato con la lettera B seguita da un numero (come B7 o B10): in questo caso la lettera si riferisce al biocarburante (biodiesel) e il numero indica la percentuale massima di biocomponente presente.
simboli benzina e gasolio
Sulle pompe per il rifornimento, benzina e gasolio sono identificati con etichette diverse.

Se vi accorgete dell'errore mentre siete ancora alla pompa, è importante non avviare assolutamente il motore. Il danno è limitato e risolvibile con una operazione di svuotamento e pulizia del serbatoio.

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