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FIGO! NON LO SAPEVO
episodio 21
12 Giugno 2024
17:00

Bluetooth, a cosa serve e come funziona la tecnologia per trasferire dati senza fili

La tecnologia Bluetooth permette di inviare file tra dispositivi senza fili tramite onde radio. Ma per quale motivo si chiama così? E cosa cambia rispetto al WiFi?

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Bluetooth, a cosa serve e come funziona la tecnologia per trasferire dati senza fili
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La tecnologia Bluetooth è lo standard per la trasmissione di dati a corto raggio senza fili tra due dispositivi, sfruttando le onde radio. Come vedremo è una tecnologia che è stata sviluppata nel 1996 e ancora oggi viene usata per un'enorme gamma di applicazioni, soprattutto per mettere in collegamento i nostri smartphone o computer con auricolari senza fili, amplificatori, tastiere, mouse e molti altri dispositivi elettronici. Ma come funziona esattamente questa tecnologia? E per quale motivo si chiama così?

A cosa serve e come funziona il Bluetooth?

Il Bluetooth è una tecnologia che permette di trasferire o sincronizzare dati tra due dispositivi compatibili tramite onde radio, dunque senza fili. Concettualmente quando vogliamo inviare una foto, per esempio, il telefono la legge come un insieme di 0 e 1 e per essere trasmessa al tuo telefono viene tradotta in onde radio. Le onde arrivano al telefono ricevente, vengono nuovamente convertite in binario e quindi è possibile vedere l'immagine di partenza. Stesso discorso se, al posto di un'immagine, vogliamo inviare una canzone: in questo caso la traccia audio viene campionata ad intervalli regolari, a ciascuno viene attribuito un voltaggio e poi convertito in una serie di 0 e 1.

Cosa cambia tra Wi-Fi e Bluetooth

Bluetooth e Wi-Fi sono due tecnologie concettualmente simili ma con scopi diversi: entrambe infatti permettono di inviare e ricevere informazioni senza fili sfruttando le onde radio. Quello che cambia è il loro obiettivo: il Bluetooth serve per connettere tra loro dispositivi a breve distanza e per solitamente per un tempo breve, mentre il wifi serve per connettere dei dispositivi a internet (tramite il router) per trasferire dati in maniera continuativa, coprendo distanze decisamente maggiori rispetto al Bluetooth: parliamo anche di 100 metri di distanza. È anche per questo che il wifi ha una velocità di trasmissione maggiore e una banda maggiore.

Per fare un similitudine, pensiamo al Bluetooth come a una strada fatta per collegare due piazze di un paesino. Sarà una strada piccolina, a doppio senso, con una velocità massima di 50 km/h, perché non abbiamo bisogno di più. Il Wi-Fi sarebbe invece una strada per collegare due città lontane: sarebbe un'autostrada, probabilmente a 2 carreggiate, 3 corsie per ogni carreggiata, con una velocità massima di 130 km/h. Obiettivi diversi: soluzioni diverse mantenendo lo stesso principio.

Da qui possiamo chiarire anche un altro aspetto: per usare il Bluetooth non serve avere una connessione internet.

Fa male usare dispositivi Bluetooth vicini al corpo?

La domanda da porsi è quanto il corpo assorbe di queste onde elettromagnetiche. La misura di assorbimento è espressa in SAR (Specific Absorption Rate). Nel caso del Bluetooth il limite di legge del SAR è di 2 W/kg e le cuffie Bluetooth solitamente hanno un valore attorno allo 0,5, quindi sotto al limite di legge. Al momento non esistono a oggi studi che dimostrino danni al cervello causati da lunghe esposizioni a livelli di SAR bassi.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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