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5 Settembre 2024
11:45

Bonus 2024 per le colonnine domestiche di ricarica auto elettriche: come richiederlo e come funziona

Il Bonus Colonnine domestiche sostiene l’acquisto e l'installazione dei sistemi di ricarica per veicoli elettrici da parte di persone fisiche e condomìni anche quest'anno: ecco le caratteristiche di questo incentivo e come fare la domanda.

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Bonus 2024 per le colonnine domestiche di ricarica auto elettriche: come richiederlo e come funziona
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Anche nel 2024 arriva il Bonus Colonnine di ricarica auto elettriche. In attuazione di quanto previsto dal DPCM del 4 agosto 2022, il Ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) ha dato mandato a Invitalia di procedere con la raccolta delle domande per l'erogazione di questo incentivo che prevede un risarcimento dell'80% del prezzo di acquisto e posa. Questo bonus è rivolto a chi, dal primo gennaio 2024 ha acquistato e installato infrastrutture domestiche per la ricarica di auto elettriche ed è disponibile dall'8 luglio 2024.

Cos’è il Bonus Colonnine 2024

Leggendo dal sito di Invitalia, la dicitura completa del bonus è:

Contributo per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, effettuati da utenti domestici.

Innanzitutto il contributo è un contributo in conto capitale, un termine usato nei bandi di finanziamento che sta a significare contributo a fondo perduto, cioè il cittadino che si vedere riconosciuto il bonus non deve restituire il capitale ricevuto o il pagamento di interessi su di esso. Il bonus colonnine domestiche consiste nel riconoscere l’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastruttura di ricarica e comunque entro un limite massimo di 1.500 euro per i cittadini privati e 8.000 euro in caso di installazione condominiale. Le risorse messe a disposizione dal Ministero sono limitate: la dotazione finanziaria, infatti, è di 20 milioni di euro.

Quali spese sono incluse nel Bonus Colonnine

Sono ammissibili al contributo le spese:

  • di acquisto e messa in opera comprese, ove necessario, le spese per le opere edili strettamente necessarie all’installazione della colonnina, nonché l’impianto elettrico di alimentazione della stessa e gli eventuali dispositivi per il monitoraggio;
  • di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  • costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo punto di fornitura (POD) dedicato solamente per la colonnina.

Ovviamente il Mimit richiede che le spese debbano essere sostenute e giustificate mediante pagamenti tracciabili. Ai fini dell'ammissibilità al contributo, inoltre, le infrastrutture di ricarica devono essere:

  • acquistate e installate nell’anno in corso (dal 1° gennaio 2024);
  • nuove di fabbrica;
  • di potenza standard (il Ministero sembra non definire chiaramente un limite di potenza massimo della colonnina e non da una chiara definizione di “potenza standard”. Possiamo desumere che le colonnine oggetto del presente bonus siano colonnine a ricarica lenta, quindi con una potenza che si limita a poche decine di kW);
  • collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
  • realizzate secondo la regola d'arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008;
  • essere ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico, nel caso in cui il contributo sia richiesto da una persona fisica;
  • essere destinate all'utilizzo collettivo da parte dei condòmini e non accessibili al pubblico nel caso in cui il contributo sia richiesto da un condominio.
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Come richiedere il bonus colonnine elettriche e quando fare domanda

Possono beneficiare del contributo le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni. Gli interessati possono presentare la domanda tramite la piattaforma online di Invitalia a partire dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024. L’accesso può essere effettuato tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Una volta effettuato l’accesso si può procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata. Il perfezionamento richiede il possesso di una posta elettronica certificata (PEC) attiva. Il contributo viene erogato entro 90 giorni dalla chiusura del bando, secondo le risorse economiche disponibili, con un atto unico che include gli elenchi dei beneficiari che riceveranno i sostegni.

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