Boston Dynamics, l’azienda che costruisce alcuni tra i robot più avanzati al mondo

Fondata nel 1992, Boston Dynamics è tra le società di ingegneria robotica in grado di produrre i robot più avanzati presenti sul mercato: il suo primo progetto fu BigDog, nel 2005, un robot quadrupede sviluppato in collaborazione con Foster-Miller, il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA e la Concord Field Station dell'Università di Harvard. Il progetto, finanziato dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) nasceva con l'obiettivo di progettare e sviluppare un robot che potesse accompagnare i soldati su terreni troppo accidentati trasportando carichi pesanti.

Il progetto BigDog, chiuso nel 2015 e non ha mai debuttato sul campo di battaglia a causa dell'eccessiva rumorosità dei motori, ha garantito una notorietà globale alla società di Boston.
Dal 2020 la Boston Dynamics è controllata dalla Hyundai Motor Company, ovvero il reparto della multinazionale sudcoreana Hyundai specializzata nella costruzione di autoveicoli, la società ha dichiarato che l'acquisizione consentirà all'azienda giapponese di entrare in una nuova fase.

I robot prodotti da Boston Dynamics

Attualmente la lineup commerciale di Boston Dynamics conta di due prodotti commercializzati (Spot e Stretch) e di altri robot sviluppati maggiormente a scopo di ricerca e sviluppo (R&D), in quest'ultima categoria rientra Atlas, un robot umanoide in grado di eseguire straordinarie evoluzioni e movimenti.

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Il nuovo robot New Atlas di Boston Dynamics è più agile di un essere umano: ecco il video

Spot, il robot quadrupede

Spot è probabilmente il robot più famoso prodotto dalla società di Boston. Si tratta di un robot quadrupede compatto e agile che è in grado di aggirarsi in ambienti interni, come uffici o case, ed esterni. Può perlustrare edifici abbandonati, aprire porte , salire scale, gestire i dislivelli: grazie alla flessibilità d’uso che lo caratterizza si presta a molteplici utilizzi.

Grazie alle sue caratteristiche si pone come evoluzione dei robot esplorativi (robot carrellati, cingolati, droni etc…) che possono essere utilizzati per esplorare ambienti in cui l'esplorazione umana può essere limitata e/o pericolosa. Il robot Spot può essere comandato da remoto per consentire ad un operatore umano di decidere movimenti e direzione del robot ma può anche muoversi autonomamente, esso infatti può imparare percorsi e scadagliarli nuovamente in autonomia controllando vari parametri come temperature anomale o eventi anomali.

Il robot è modulare e può integrare sensori e apparati diversi che sono acquistabili separatamente, questa flessibilità di equipaggiamento consente al robot di adattarsi a ruoli e obiettivi diversi, Spot può infatti equipaggiare:

1. una telecamera a 360° per trasformarlo in un perfetto robot ispettore;
2. una termocamera per rilevare variazioni inattese di temperatura (ispezione locali tecnici o altro);
3. moduli di connettività mobile 5G/LTE;
4. sensore LIDAR per mappare e scandagliare un raggio di 100 metri intorno al robot;
5. braccio robotico per afferrare e manipolare oggetti.

Stretch, il robot per la logistica

Stretch è un robot pensato per la logistica. Può lavorare ininterrottamente e movimentare centinaia di bancali di merce all'interno di grandi magazzini al fine di aumentare il numero di ordini evasi. Questo robot è in grado di prendere decisioni autonomamente spostandosi all'interno del magazzino, Boston Dynamics ha sviluppato Stretch per essere operativo all'interno di una fabbrica o magazzino in pochi giorni dalla consegna dello stesso.

Il robot è dotato di telecamere per scandagliare gli scaffali e notare eventuali pacchi caduti o spostati, inoltre è in grado di afferrare pacchi di dimensioni, colore e peso diversi.

Atlas, il robot umanoide

Atlas è probabilmente il robot bipede più dinamico del mondo. Boston Dynamics lo sviluppa come progetto di ricerca e sviluppo per studiare come superare i limiti della mobilità umana nei movimenti dei robot.

Questo robot è in grado di saltare, ballare, arrampicarsi su oggetti ed effettuare salti mortali in avanti e all'indietro. Può inoltre interagire con gli oggetti e modificare il percorso (per esempio afferrando e spostando oggetti che gli impediscono di raggiungere il suo punto di arrivo) e gestire le situazioni in cui il robot si trova in stato di equilibrio precario riorganizzando la propria postura.

Per testare Atlas, nei laboratori di Boston Dynamics vengono organizzati veri e propri percorsi di parkour in cui il robot deve utilizzare i vari sensori di cui è dotato per superare tutte le insidie che il team implementa sul percorso.

Il robot Atlas ha un costo di circa 75.000 dollari.