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11 Aprile 2023
16:05

Strutture portanti danneggiate a Fukushima, ecco le nuove immagini subacquee della TEPCO

Nuove foto della centrale di Fukushima sono state catturate grazie ad un robot, evindenziando il danneggiamento di alcune strutture portanti.

A cura di Elena Buratin
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Strutture portanti danneggiate a Fukushima, ecco le nuove immagini subacquee della TEPCO
fukushima danno piedistallo
Credit: TEPCO

Il 30 marzo 2023 alcuni robot usati per perlustrare le rovine della centrale nucleare di Fukushima in Giappone hanno scattato delle nuove foto. In particolare, mostrano il danneggiamento di alcune delle strutture portanti, presenti al di sotto ad uno dei reattori fusi durante l’incidente del 2011. In quell'occasione un terremoto di magnitudo 9.0 e il conseguente maremoto misero fuori uso i generatori per il raffreddando dei reattori a fissione, causando poi l'incidente che tutti conosciamo.

Nonostante alla centrale la situazione attualmente sia sotto controllo, vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Il danneggiamento del piedistallo

In una delle ultime ispezioni di routine il robot subacqueo ROV-A2 si è avvicinato ai reattori mostrando la presenza di significativi danni alla base del piedistallo che supporta l'Unità 1. Qui infatti l'esterno in cemento (spesso 120 cm) risulta danneggiato e sono visibili le parti interne in acciaio, ancora intatte. La preoccupazione in merito è legata al fatto che nei tre reattori si stima che siano ancora presenti circa 880 tonnellate di combustibile fuso radioattivo: proprio per questo motivo – nonostante la situazione al momento sia sotto controllo – la società prevede di analizzare ulteriormente i dati e le immagini per capire se è possibile migliorare la resistenza dell'Unità 1 in caso di un (ipotetico) terremoto futuro e per creare una mappa 3D del combustibile e dei detriti fusi.

foto rov fukushima
Foto scattata dal ROV al piedistallo di Fukushima (credit: TEPCO).

I controlli nella centrale di Fukushima

L'azienda Tokyo Electric Power Company Holdings (TEPCO) si occupa di gestire e controllare l'impianto di Fukushima, formato da 4 reattori – chiamati Unità – a seguito dell'incidente. Il suo progetto prevede la rimozione di scorie radioattive, il monitoraggio e la decontaminazione dell'area, lavori che prenderanno ancora circa 30 o 40 anni. In particolare, TEPCO utilizza sonde robotiche che resistono a grandi dosi di radiazione per monitorare lo stato nelle zone ad alta radioattività.

Il prossimo decennio di lavori

Alcuni esperti hanno affermano che parte del combustibile fuso dell'Unità 1 è caduto sul fondo della camera di contenimento primaria e probabilmente una parte è presente anche nelle fondamenta di cemento. La pulizia e la rimozione del combustibile in questa Unità saranno procedure particolarmente complesse e tale operazione non inizierà prima del 2027, con un ritardo di circa 10 anni rispetto al piano originale. La rimozione di prova comincerà invece dall'Unità 2, entro la fine del 2023. L'obiettivo successivo sarà l'estrazione dei detriti fusi da tutti i reattori nel 2031.

Per approfondire, ecco un video sul disastro di Fukushima del 2011:

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