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18 Ottobre 2024
15:03

Chi ha inventato il tessuto denim? La vera storia dei blue jeans

Il denim è uno dei tessuti più diffusi al mondo, usato per fabbricare pantaloni e altri capi di abbigliamento. Ogni anno nel mondo si vendono circa due miliardi di paia di jeans. Il tessuto ha origine nell’età moderna, ma la patria è contesa tra due città: Genova e Nîmes.

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Chi ha inventato il tessuto denim? La vera storia dei blue jeans
denim jeans

L’invenzione del tessuto dei jeans, chiamato anche denim, risale al ‘400, quando a Chieri, in Piemonte, si produceva una resistente stoffa di colore blu, che era poi esportata attraverso il porto di Genova. Un tessuto simile era realizzato a Nîmes, in Francia. I pantaloni in jeans furono inventati negli Stati Uniti nell’Ottocento, al tempo della corsa all’oro in California, e per molto tempo furono usati solo come abiti da lavoro. Nel secondo dopoguerra, però, sono diventati un capo di abbigliamento alla moda e si sono affermati in tutto il mondo, prima tra i giovani e poli nel resto della popolazione.

Le origini del tessuto: denim e jeans

Le origini dei jeans risalgono al XV secolo, quando nella città di Chieri (oggi in provincia di Torino) si realizzava un tessuto di colore blu, molto resistente e simile al fustagno. Il tessuto era esportato attraverso il porto di Genova e perciò divenne noto come Blu de Gênes (Blu di Genova, pronunciato, dove Gênes era pronunciato “gin”). Nell’età medievale e moderna, infatti, era abituale chiamare i tessuti con il nome della città dalla quale provenivano. Da Blu de Gênes deriva la parola Blu Jeans, attestata in lingua inglese sin dal 1567. In origine il tessuto non era usato per realizzare capi d’abbigliamento, ma per produrre sacchi e teli. A partire dal ‘500, andò incontro a grande diffusione in tutta Europa. Non era prodotto, però, solo a Chieri. Nella città francese di Nîmes si produceva un tessuto molto simile, che divenne noto come Denim, dalle parole “De Nîmes”.

Un paio di Jeans Levi's
Un paio di Jeans Levi’s.

Oggi le parole denim e jeans tendono a sovrapporsi: talvolta si definisce denim il tessuto e jeans il modello di pantaloni, ma spesso si usa la parola jeans anche per il tessuto.

La storia dei jeans da Genova all’America

L’abbigliamento in denim/jeans ha origini più recenti e risale solo all’Ottocento. Pioniere della sua produzione fu l’imprenditore Levi Strauss, un tedesco che si era trasferito negli Stati Uniti. Nel 1851 Levi Strauss fondò a San Francisco un’azienda per produrre abiti per i cercatori d’oro. La California era ancora un territorio poco sviluppato, ma attirava migliaia e migliaia di persone grazie alla corsa all’oro, che era iniziata da alcuni anni. I cercatori avevano bisogno di abiti molto resistenti e Strauss iniziò a utilizzare il tessuto in denim per confezionare grembiuli da lavoro e altri capi. Nella sua forma moderna, il pantalone in jeans fu invece inventato da un sarto, Jacob William Davis, che inserì dei rivetti metallici per rinforzare i punti più “delicati”, come le tasche, che tendevano a rompersi perché i cercatori d’oro le riempivano con molti oggetti. Il sarto costituì una società insieme a Levi Strauss e nel 1873 depositò con lui il brevetto della sua invenzione. Il primo jeans denim venne prodotto il 20 maggio 1873.

Immagine dei pantaloni nel brevetto
Immagine dei pantaloni nel brevetto.

L’evoluzione dei jeans e l’arrivo in Europa

Nel 1890, quando scadde il brevetto, altre aziende iniziarono a produrre i jeans, che con il passare degli anni andarono incontro a numerosi miglioramenti. Per esempio, negli anni ’20 comparvero le prime cerniere lampo e nel decennio successivo i passanti per la cintura.

In origine jeans erano un indumento da lavoro, usato da operai, contadini, minatori e altri addetti a lavori pesanti. Non erano indossati, se non raramente, in altre occasioni. Inoltre, erano un capo di abbigliamento esclusivamente maschile. I primi jeans da donna furono messi in commercio nel 1935, ma si diffusero solo durante la seconda guerra mondiale, perché li indossavano molte donne chiamate a sostituire nelle fabbriche i soldati mandati al fronte.

Rivetto metallico per rinforzare la tasca (credits Marcos André)
Rivetto metallico per rinforzare la tasca. Credit: Marcos André

Fino agli anni della guerra, il tessuto era usato quasi esclusivamente negli Stati Uniti. Dopo il conflitto, però, i jeans si diffusero in Europa, grazie ai soldati americani, che li indossavano nel tempo libero, e ai film di Hollywood, che li mostravano sul grande schermo. Con il passare degli anni, i jeans divennero un capo di abbigliamento alla moda, apprezzato soprattutto in ambito giovanile, anche perché indossati da alcune icone del cinema e della musica. L’immagine di James Dean nel celeberrimo film Gioventù Bruciata del 1955 fece il giro del mondo, così come quella di Elvis Presley, Bob Dylan e altri cantanti famosi con i jeans indosso durante i loro concerti. Negli anni ’60, al tempo della contestazione giovanile, il jeans divenne un simbolo della controcultura, contrapposto agli abiti più “seriosi” imposti dalla società e indossati dagli adulti. Il tessuto raggiunse persino l’Unione Sovietica e gli altri Paesi socialisti, sebbene non fosse apprezzato dalle autorità politiche in quanto simbolo del capitalismo occidentale.

James Dean in Gioventù Bruciata
James Dean in Gioventù Bruciata.

I jeans nel mondo globale

Con il passare degli anni, i jeans hanno perso l’aura di capo di abbigliamento “ribelle” e usato solo dai giovani, per affermarsi in tutta la società. Inoltre, hanno superato ogni barriera geografica e sono diventati un prodotto diffuso in tutto il mondo. Si stima che globalmente si vendano circa due miliardi di jeans all’anno; negli Stati Uniti, ogni cittadino possiede in media 7 paia di jeans Del resto oggi con il tessuto denim non si producono i pantaloni, ma numerosi altri capi di abbigliamento. Il mercato è in costante espansione. Le vendite hanno un valore di circa 68 miliardi di dollari, ma si stima che nel 2030 supererà i 95 miliardi (secondo altre stime si supereranno i 100 milioni già nel 2027). La popolarità dei jeans non sembra conoscere ostacoli, come dimostra anche l’enorme numero di modelli presenti sul mercato.

Fonti
Zipdo Global Denim Jeans Industry Statistics Statista Value of the denim jeans market worldwide from 2022 to 2030
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