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Breve storia della corsa all’oro negli Stati Uniti, dalla California al Klondike

Centinaia di migliaia di persone abbagliate da un sogno: la possibilità di arricchirsi raccogliendo oro. Nella storia è avvenuto più volte: scopriamo quando e cosa è avvenuto negli USA.

A cura di Erminio Fonzo
17 Novembre 2022
18:30
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Breve storia della corsa all’oro negli Stati Uniti, dalla California al Klondike
Corsa all'oro

In più occasioni, soprattutto nell’Ottocento, si sono sviluppate delle vere e proprie corse all’oro in varie parti del mondo. Che cosa si intende? Beh, quando giungeva la notizia della scoperta di giacimenti auriferi in una precisa località, migliaia e migliaia di persone si precipitavano alla loro ricerca, spinti dalla cosiddetta "febbre dell'oro" e nonostante vi fossero rischi enormi e condizioni di vita durissime, dato che i nuovi giacimenti solitamente erano collocati in luoghi impervi e selvaggi. Le corse all’oro hanno avuto luogo in vari Paesi, ma alcune delle più importanti si sono sviluppate negli Stati Uniti tra Ottocento e Novecento (in California dal 1848 al 1855 e presso il fiume Klondike dal 1897 al 1903). Ricostruiamo la loro storia in sintesi.

Le ragioni delle corse all’oro

Il desiderio di arricchirsi in maniera facile e veloce e di mettersi così a posto per tutta la vita ha sempre caratterizzato la natura degli esseri umani. Non deve sorprenderci, pertanto, che quando in passato sono stati scoperti nuovi giacimenti di oro, migliaia di persone vi siano accorse per accaparrarsi il metallo prezioso, spinte dalla cosiddetta "febbre dell'oro".

Ricerca dell'oro in Guinea
Ricerca dell’oro in Guinea

Episodi del genere hanno avuto luogo soprattutto nell’Ottocento (ma non sono mancate corse all’oro recenti, come una in Brasile nei primi anni ’80 del Novecento), e hanno interessato diversi continenti: America del Nord e del Sud, Australia, Africa e, in misura minore, anche l’Europa. Tuttavia le corse più note e importanti hanno avuto per protagonisti i cittadini degli Stati Uniti, il che spiega, tra le altre cose, perché il desiderio di fare fortuna rapidamente sia un elemento importante dell’American dream.

Le più importanti corse all'oro della storia degli USA

Delle due corse all’oro principali avvenute negli USA, la prima è avvenuta in California dal 1848 al 1855, la seconda presso il fiume Klondike, nella parte nord-occidentale del Canada, dal 1897 al 1903. Vediamole più nel dettaglio.

California Gold Rush

La corsa all’oro più importante in assoluto si sviluppò in California. Va ricordato che fino al 1846 il futuro golden State apparteneva al Messico ed era un territorio molto poco sviluppato e poco abitato. Nel corso della guerra messicano-statunitense del 1846-1848 fu occupata dagli USA, ai quali fu ceduta ufficialmente nel febbraio del 1848.

Le origini

La corsa all’oro iniziò nel gennaio del 1848, quando un falegname trovò una pepita presso la località di Coloma. La California era stata da poco occupata dagli Stati Uniti e la voce che contenesse abbondanti giacimenti d’oro si diffuse con enorme rapidità.

Giacimenti in California (credit NorCalHIstory)
Giacimenti in California (credit NorCalHIstory)

I pochi abitanti della zona iniziarono subito la ricerca e nel 1849 iniziarono a giungere cercatori da tutto il Paese. Erano i pionieri che “conquistarono” il Far-West e che da noi sono stati resi popolari da film e fumetti. Il viaggio dalla parte orientale del Paese durava diversi mesi ed era rischioso: mancava una ferrovia (sarebbe stata inaugurata solo nel 1869) e bisognava organizzare carovane di carri oppure giungere via mare, circumnavigando l’interno Sudamerica o trasbordando presso l’istmo di Panama su un’altra nave (il canale di Panama, come sappiamo, sarà costruito nel 1915).

La vita dei pionieri

Nel complesso, circa 300.000 persone parteciparono, in varie forme, alla corsa. La maggior parte proveniva dagli Stati Uniti, ma, poiché la notizia si diffuse in tutto il globo, altri arrivarono appositamente dall’Europa, dal Sudamerica e dalla Cina, il che creò anche tensioni etniche.

Cercatori in California
Cercatori d’oro in California

La California, peraltro, era praticamente priva di leggi e i forty-niners (cioè “quelli del ’49”, come furono chiamati) si organizzarono da soli per l’assegnazione dei lotti di terra nei quali ciascuno aveva diritto di cercare l’oro.

La vita dei cercatori era molto dura: si trovavano in un ambiente selvaggio, in genere lontani dalle famiglie, e molti vivevano in tende o abitazioni di fortuna. L'unico svago era costituito dai saloon, che si diffusero rapidamente.

Inoltre, solo poche persone fecero realmente fortuna. Le tecniche di estrazione erano molto rudimentali: i pionieri setacciavano i fondali di fiumi e ruscelli per cercare l’oro alluvionale (cioè quello eroso sulle rocce dalle acque), oppure scavavano con vanghe e picconi. Solo con il passare degli anni si affermarono tecniche più produttive e furono scavate vere e proprie miniere. La maggior parte dei cercatori trovò quantità di oro che a malapena coprivano le spese e molti cercarono lavoro in altri settori.

Ricerca dell'oro alluvionale
Ricerca dell’oro alluvionale

La corsa all’oro terminò negli anni 1853-1855. A conti fatti, i più fortunati non furono i cercatori, ma coloro che offrirono servizi ai nuovi arrivati: proprietari di appartamenti, commercianti, gestori di saloon.

Le conseguenze

La corsa all’oro fu all’origine dello sviluppo della California. Alcuni piccoli villaggi si trasformarono in vere e proprie città. Per esempio San Francisco, che in precedenza era un insediamento di poche centinaia di residenti, raggiunse 25.000 abitanti alla fine del 1849 e iniziò la crescita che l’ha portata a diventare una delle più vaste aree urbane del mondo.

San Francisco nel 1850
San Francisco nel 1850

Inoltre i pionieri trovarono una ricchezza ancora più importante dell’oro: terre vaste e fertili che aspettavano solo di essere coltivate. Non era l’arricchimento facile e veloce che molti desideravano, ma consentì gradualmente di trasformare la California nel golden State che è oggi.

L’arrivo di centinaia di migliaia di persone, d’altra parte, sconvolse la vita delle popolazioni indigene, che prima dominavano pressoché incontrastate le valli e le praterie californiane. I rapporti con i pionieri furono spesso difficili e i massacri di indiani frequenti.

L’oro del Klondike

Chi ha letto i fumetti della Disney sa che Zio Paperone iniziò ad accumulare la sua enorme ricchezza cercando oro nel Klondike. La storia è basata su un episodio vero: la seconda corsa all’oro più importante degli USA, che ebbe luogo tra il 1897 e i primi anni del ‘900.

Il fiume Klondike si trova nel Canada nordoccidentale, in un territorio semi-desertico e dal clima subartico. L’oro fu scoperto nell’agosto del 1896 da alcuni cercatori statunitensi, che ne trovarono abbondanti quantità in un ruscello. Anche in questo caso, la notizia si diffuse rapidamente e interessò soprattutto gli abitanti della California, che dalla metà dell’Ottocento aveva fatto enormi progressi. Nel complesso, circa 100.000 cercatori presero la via del Klondike, ma solo una parte di loro riuscì a raggiungere la meta.

Il viaggio verso il Klondike
Il viaggio verso il Klondike

La maggior parte di loro prese alloggio a Dawson, un piccolo villaggio che tra il 1897 e il 1898 si riempì di persone. Nel Klondike le condizioni di vita erano particolarmente difficili a causa del clima. Tuttavia il governo del Canada (colonia britannica, ma con un buon livello di indipendenza) controllava il territorio e assegnava le concessioni ai cercatori, il che rese la corsa più “ordinata” di quella californiana.

L'acquisto delle concessioni (12 II 1898)
L’acquisto delle concessioni (foto del 12 febbraio 1898)

Anche in questo caso, solo poche centinaia di cercatori riuscirono ad accumulare ricchezze considerevoli. Inoltre, la corsa all’oro non determinò lo sviluppo dell’area nella quale, per ragioni ambientali e climatiche, l’insediamento umano era difficile. Dawson iniziò a svuotarsi già nel 1898, quando molti cercatori si spostarono in Alaska, dove era stato individuato un altro giacimento. Nel 1903 la corsa all’oro del Klondike si poteva dire conclusa.

Oggi Dawson conta appena 1.500 abitanti e la zona continua a essere semi-desertica.

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