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25 Luglio 2025
18:00

La più grande capsula del tempo è stata aperta dopo 50 anni: dove sono le altre nel mondo

Recentemente è stata aperta negli USA la più grande capsula del tempo al mondo, sepolta nel 1975. Questi documenti storici si trovano in tutto il mondo. Quella che verrà aperta tra più tempo riporta la data del 8113.

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La più grande capsula del tempo è stata aperta dopo 50 anni: dove sono le altre nel mondo
capsula del tempo

«1975 – Do not open until 4th July 2025»: questa l’iscrizione sulla capsula del tempo di Seward, in Nebraska, USA, aperta proprio durante la Festa nazionale degli Stati Uniti di quest’anno, anche se per completare l’apertura ci sono voluti tre giorni. Al suo interno, cimeli direttamente dagli anni ‘70, come lettere, fotografie, audiocassette, abbigliamento, e il pezzo forte era una Chevrolet Vega di colore giallo. Questa capsula ha detenuto a lungo il titolo di capsula del tempo più grande del mondo – essendoci dentro una macchina! – ora superata da un altro di questi preziosi oggetti, considerati veri e propri documenti storici, una capsula realizzata nel Regno Unito, entrata nel Guinness dei Primati.

Una capsula del tempo è un qualunque contenitore opportunamente piazzato in luoghi sicuri per conservare oggetti di vario tipo da recuperare in una data prestabilita anche molto lontana nel tempo per lasciare una testimonianza del tempo presente in un'epoca futura. Secondo la International Time Capsule Society, costruire una capsula “offre a persone, famiglie e organizzazioni una voce indipendente per parlare del futuro”. Le capsule del tempo sono un vero e proprio documento storico, che chiunque può realizzare – ne esistono infatti sia create da enti che da privati – che permette di conservare per i nostri successori, oggetti rappresentativi della vita in un determinato momento della storia dell’umanità. A oggi abbiamo notizia di capsule del tempo in tutti i continenti del mondo anche se, di alcune di esse, si è persa traccia. Sappiamo anche che la capsula del tempo che dovrebbe essere aperta tra più tempo è stata realizzata negli USA, ad Atlanta, nel 1940, e verrà aperta tra circa 6.000 anni, nel 8113.

Le capsule del tempo più antiche e quella trovata per caso: la storia

A quanto pare, il termine “time capsule” è stato coniato alla fine degli anni ‘30 e inserito per la prima volta nel dizionario Merriam-Webster. La più antica rinvenuta ai giorni nostri è una capsula – di fatto una valigia – ritrovata in Polonia, datata 1726, che conteneva documenti, oggetti e denaro, realizzata con lo specifico intento di essere tramandata alle generazioni successive.

Alcuni anni dopo, nel 1761, alcuni oggetti sono stati inseriti all’interno della banderuola di rame cava sulla cima della Faneuil Hall, edificio storico di Boston, proprio per essere conservati. Nella città americana c’è anche un’altra capsula risalente al 1795, disseppellita e “aggiornata” nel 2015, esposta per un periodo al Museum of Fine Arts.

Interessante anche il caso di un’altra capsula, trovata sempre a Boston, ma questa volta per caso: nel 2015 le ruspe stanno scavando per realizzare le fondamenta di un nuovo edificio nella sede del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, e rinvengono una strana scatola cilindrica trasparente sigillata. Si scopre che è una vera e propria “time capsule”, realizzata da un gruppo di professori nel 1957, destinata agli uomini di mille anni dopo, nel 2957. Il materiale trasparente è vetro – così da poter osservare il contenuto senza aprirla – è riempita di gas argon che permette la conservazione del contenuto, e racchiude alcune scoperte dell’epoca, come una fiala di penicillina sintetica, il superconduttore Cryotron, un piccolo componente elettronico considerato all’epoca un’invenzione rivoluzionaria, e una lettera destinata a chi, dopo mille anni avrebbe aperto la scatola. Gli studiosi che l’hanno esaminata l’hanno anche riseppellita, così che i nostri successori, nel tempo che verrà, potranno riceverla.

Nel 2017 è stata poi scoperta in Spagna una capsula del tempo dalla forma particolare, ovvero una statuetta in legno rappresentante il Cristo, che conteneva un documento con informazioni che riassumevano la situazione storica, politica e culturale del 1777, scritti proprio perché arrivassero ai posteri.

La capsula che verrà aperta tra circa 6.000 anni

Tra le capsule del tempo di cui oggi siamo a conoscenza, quella che – secondo le notizie a disposizione – verrà aperta tra più tempo, è la Crypt of Civilization, una stanza  lunga sei metri, larga tre e alta tre, realizzata dallo storico Thornwell Jacobs negli anni ‘30 negli USA, ad Atlanta, in Georgia, nella Oglethorpe University.

Il professor Jacobs rimase colpito dalla mancanza di informazioni accurate sulle civiltà del passato, e volle realizzare qualcosa che potesse arrivare ai posteri di un futuro molto lontano nel tempo, ben 6.000 anni, quasi come a sanare un debito. La Cripta delle Civiltà, infatti, verrà aperta solo il 28 maggio 8113. 

Thornwell Jacobs scelse questa data perché la prima data nota nella storia documentata nel calendario egizio, civiltà a cui Jacobs volle fare riferimento, risale al 4241 a.C. – quindi 6177 anni prima del 28 maggio 1940, giorno in cui la Cripta venne sigillata – e vennero calcolati quindi altri 6177 anni da quel momento.

La Crypt of Civilization contiene documentazione dell’epoca e volta a dare una panoramica della nostra civiltà, assemblata con materiali, documenti cartacei, microfilm, dispositivi elettronici e altro e assolve, secondo Jacobs, "al nostro dovere archeologico".

Dove si trovano oggi le capsule del tempo in Italia e nel mondo

Le capsule del tempo nel mondo sono sicuramente molte: tra gli obiettivi dell’ente realizzato proprio per mapparle, studiarle e tenere traccia della loro creazione, l’ International Time Capsule Society, c’è proprio il tenere traccia della loro creazione.

Ci sono capsule del tempo in tutti i continenti, con una netta maggioranza in Europa e America del Nord. In Italia ci sono diverse “time capsule”, tra cui: una nel Castello di Pergine Valsugana, in provincia di Trento; una al Cassero Senese di Grosseto; una a Parma, nel giardino del Convitto Nazionale Maria Luigia e molte altre. Oltre alle capsule del tempo tracciate nel database, pare ce ne siano parecchie divenute oramai quasi leggenda, perché se ne ha notizia ma non si trovano da nessuna parte. Tra queste, per esempio, sembra ce ne sia una posta nell’800 sotto la Blackpool Tower, in Inghilterra a Blackpool, nel Lancashire, torre costruita sulla falsariga della Torre Eiffel, così come dovrebbero esserci ben 17 capsule sepolte nella città di Corona, in California, ma nessuno ne ha trovato traccia.

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