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Chiunque sia in possesso di uno smartphone, almeno una volta nella vita, si sarà chiesto se caricare il telefono di notte danneggia la batteria o meno. Questo perché sulle batterie dei telefoni circolano vari miti e leggende metropolitane che, in un modo o nell'altro, insinuano dubbi importanti circa il loro corretto utilizzo. Sgombriamo subito ogni dubbio e iniziamo dicendo che caricare lo smartphone di notte non è pericoloso e non danneggia la batteria. I moderni smartphone sono dotati di chip e sistemi di gestione dell'energia che interrompono automaticamente la carica quando la batteria raggiunge il 100% e molti produttori hanno anche implementato nei propri sistemi operativi delle funzioni che vanno automaticamente a rallentare la ricarica durante le ore notturne.
Sfatiamo il mito del sovraccarico degli smartphone
Le batterie agli ioni di litio, utilizzate nella quasi totalità degli smartphone moderni, sono progettate per interrompere automaticamente la ricarica una volta raggiunta la piena capacità. Questo avviene grazie a circuiti di gestione dell’alimentazione, i cosiddetti PMIC (Power Management Integrated Circuit), che regolano il flusso di energia che passa dall'adattatore a muro fino al telefono. Non appena la batteria raggiunge il 100%, il telefono smette di assorbire energia direttamente dall'adattatore e inizia a funzionare con l'alimentazione della batteria stessa. Quando la carica scende leggermente, il dispositivo ripristina l'energia persa con piccole ricariche intermittenti. Va detto che questo processo, sebbene non sia un pericolo per la sicurezza, può generare un po' di calore e contribuire a una leggera usura della batteria, che è comunque abbastanza trascurabile. Il deterioramento della batteria, infatti, dipende molto più dalla frequenza e dalla profondità dei cicli di carica e scarica, piuttosto che dal semplice atto di lasciarla collegata alla corrente per l'intera notte.
Dal momento che il nemico numero uno delle batterie agli ioni di litio è il calore, assicuratevi di non commettere errori grossolani che possano disincentivare la dissipazione termica prodotta fisiologicamente durante la carica dello smartphone. Assicuratevi, ad esempio, che durante la carica il telefono sia poggiato una superficie piana e ventilata. Alcuni esperti suggeriscono persino di rimuovere la custodia durante la ricarica notturna, specialmente se è realizzata con materiali isolanti che tendono a trattenere il calore: valutate anche questa possibilità. E se siete tra coloro che usano una base di ricarica wireless, fate attenzione a non coprire il telefono con oggetti che potrebbero impedire la dissipazione del calore.
Come ottimizzare la durata della batteria e non danneggiarla
Appurato, dunque, che caricare lo smartphone di notte non è affatto un problema, vediamo alcuni accorgimenti utili per ottimizzare la durata della batteria ed evitare di rovinarla.
- Attivate le opzioni di ricarica intelligente: come abbiamo già accennato nella prima parte dell'articolo, sempre più smartphone offrono funzionalità che adattano la velocità di ricarica alle proprie abitudini, evitando di mantenere la batteria al 100% per troppo tempo. Se disponibile, attivate questa funzione sul vostro dispositivo perché, sul lungo periodo, può fare la differenza.
- Evitate scariche complete e ricariche al 100% troppo frequenti: le batterie agli ioni di litio durano più a lungo se mantenute tra il 20% e l’80% di carica. Se è vero che i dispositivi moderni permettono di impostare un limite massimo di carica (ad esempio l'80%) per ridurre l'usura della batteria è vero anche che non esistono funzioni che impediscono allo smartphone di arrivare allo 0%: a quello dovrete fare attenzione voi.
- Utilizzate caricabatterie e cavi di qualità: cavi di scarsa qualità o non certificati possono causare problemi di surriscaldamento (i rari episodi in cui le batterie esplodono sono solitamente dovuti a questo) e varie inefficienze nel processo di ricarica dello smartphone. Per i dispositivi Apple, i cavi certificati MFi (Made for iPhone) sono i più sicuri, mentre gli smartphone Android supportano standard universali come USB Power Delivery.
- Usate prese intelligenti: se volete avere un controllo maggiore, potete collegare il caricabatterie a una presa temporizzata, che permette di programmare l'alimentazione in alcune ore, evitando così le cariche di mantenimento notturne.