La ricarica wireless è la tecnologia che consente di ricaricare una batteria appoggiando il dispositivo su una apposita basetta di ricarica. Questo tipo di tecnologia è ormai sempre più diffusa negli smartphone e sta muovendo i primi passi anche in ambito automotive.
La maggiore facilità d'uso, rispetto alla classica connessione con cavo, ne ha consentito la rapida diffusione, soprattutto dopo l'implementazione di Apple con la tecnologia denominata MagSafe sui telefoni iPhone. In questo articolo vedremo come funziona e quali sono le sue principali applicazioni.
Come funziona la ricarica wireless?
Come tutte le modalità di ricarica, anche quella di tipo wireless necessita di un mezzo per trasferire energia dal caricatore al dispositivo.
A differenza della soluzione tradizionale, che utilizza fili contenenti cavi in rame e che sono avvolti da una guaina isolante, nella ricarica wireless viene utilizzato un campo elettromagnetico che scorre attraverso una bobina, consentendo il passaggio di energia senza fili. Il processo che rende tutto ciò possibile prende il nome di induzione elettromagnetica.
Per il funzionamento è necessario che sia la base che il dispositivo abbiano al loro interno una bobina di materiale elettricamente conduttivo. Queste, per garantire la generazione del campo elettromagnetico, devono essere allineate.
Il corretto allineamento tra le due bobine è fondamentale per un flusso di energia stabile in quanto questo tipo di ricarica è fortemente influenzata dal disallineamento tra le spire metalliche.
Questa è la motivazione che ha spinto Apple a brevettare il cosiddetto MagSafe che, pur sfruttando lo stesso meccanismo sopra descritto, implementa anche dei magneti che circondano le spire di ricarica sia sul caricatore che sul dispositivo così da garantire il perfetto allineamento dei componenti, oltre a migliorare la semplicità di utilizzo.
Per dissipare il calore prodotto dall'elettricità che fluisce sulle spire vengono, talvolta, utilizzate delle ventole.
Il principio scoperto da Nikola Tesla
L'idea alla base del funzionamento della ricarica wireless è tutt'altro che recente: il primo scopritore della tecnologia alla base di questa tecnologia risale al 1890 e fu scoperto da Nikola Tesla.
Fu lui il primo a intuire che fosse possibile utilizzare un sistema che non prevedesse l'uso di cavi per trasportare energia da un dispositivo ad un altro, tuttavia, la tecnologia del tempo non gli permise di trovare degli scenari applicativi.
Tesla studiò i fenomeni fisici alla base di questa tecnologia e, già nel 1900, brevettò un sistema che implementava il sistema di passaggio di energia senza fili tra due dispositivi.
L'applicazione in ambito automotive
Anche nel settore automotive le varie case automobilistiche stanno pensando a come sfruttare modalità di ricarica di questo tipo, evitando l'attuale utilizzo di colonnine di ricarica a cui va connesso un cavo.
L'idea è quella di implementare delle basi di ricarica wireless nei parcheggi così da consentire la ricarica automatica delle auto elettriche non appena parcheggiate.
Il principio alla base di questo tipo di soluzione è il medesimo che troviamo nella ricarica di smartphone o apparati indossabili ma, ovviamente, la potenza di ricarica necessaria sarà superiore nel caso delle auto elettriche.