0 risultati
video suggerito
video suggerito
4 Gennaio 2024
15:30

Chi era Carlo Magno e cosa ha fatto prima e dopo la sua incoronazione a imperatore?

Durante la messa di Natale dell’anno 800, Carlo Magno, re dei Franchi dal 768 e dei Longobardi dal 774, venne incoronato imperatore d’occidente da Papa Leone III, acquisendo un titolo che in Europa occidentale mancava da più di tre secoli. Ripercorriamo le tappe che lo hanno portato a cambiare per sempre la storia del nostro continente.

A cura di Andrea Basso
14 condivisioni
Chi era Carlo Magno e cosa ha fatto prima e dopo la sua incoronazione a imperatore?
Immagine

Carlo Magno (2 aprile 742-28 gennaio 814), conosciuto anche come Carlomagno, o Carlo il Grande (dal latino Carolus Magnus, "Carlo il Grande"), è stata una delle figure più importanti per la storia europea. Il regno che ha creato, le sue istituzioni e il suo modo di amministrare il potere hanno avuto effetti di lunghissimo corso sulla storia del nostro continente, plasmando il corso della storia medievale e contribuendo a creare e rafforzare l'idea di una "identità europea."

Chi era Carlo Magno e perché è stato importante per la storia europea

Carlo Magno fu il primo imperatore dei Romani dalla deposizione di Romolo Augusto nel 476. Fu uno dei più importanti sovrani nell'Europa medievale, protagonista di numerose conquiste militari e tra gli artefici della diffusione del Cristianesimo nell'Europa Occidentale. Già re dei Franchi dalla morte del padre Pipino il Breve nel 768, nel 774 assunse anche il titolo di re dei Longobardi, e fu incoronato imperatore d'occidente nel corso della messa di Natale celebrata a Roma nell’anno 800 da papa Leone III. Questo evento, in maniera simbolica, costituisce uno spartiacque della storia europea, dando il via al Sacro Romano Impero. Questa istituzione statale sarebbe durata in Europa per oltre un millennio, venendo cancellata solamente nel 1806 nel corso delle guerre napoleoniche.

Le conquiste di Carlo Magno Re dei Franchi

Dal tempo della deposizione di Romolo Augustolo, l’Europa occidentale aveva visto svilupparsi i regni romano-barbarici. Questi regni univano all’interno della loro amministrazione sia la componente romana che quella germanica, e segnarono la storia dei primi secoli del Medioevo. In Spagna c’erano i Visigoti, in Gallia i Franchi (che poi daranno il loro nome a quelle terre, la Francia) e in Italia gli Ostrogoti.

Nonostante questi regni fossero completamente autonomi, riconoscevano sopra di loro, almeno dal punto di vista simbolico, l’autorità dell’altro imperatore dei Romani, quello d’oriente, che regnava da Costantinopoli.

Nel periodo tra il V e l’VIII secolo fu il Regno dei Franchi a divenire quello più potente, meglio organizzato e più solido. Dal punto di vista territoriale si estendeva dai Pirenei alla Germania centrale. Alla morte di Pipino il Breve, uno dei più importanti re dei Franchi, nel 768 gli succedettero i due figli: Carlo e Carlomanno, che però morì appena tre anni dopo, nel 771, lasciando Carlo re di tutti i Franchi.

Il futuro imperatore iniziò una serie di campagne militari, della durata di molti anni volte sia a conquistare nuovi territori che a consolidare la presenza franca sui confini. Nel 773 invase l'Italia e sottomise i Longobardi, ponendo fine al loro regno fondato nel 568 e includendo la parte centro-settentrionale della penisola nel regno dei Franchi. Dopo la guerra coi Longobardi Carlo si impegnò in una serie di campagne sui confini orientali, volte a sottomettere i Sassoni, una popolazione della Germania ancora pagana, e gli Avari, un popolo di cavalieri nomadi stanziato nell'attuale Ungheria. Entrambi i nemici vennero duramente sconfitti, e il dominio di Carlo si espanse ancora di più. In particolare, nel corso della guerra contro i Sassoni, Carlo ne fece massacrare migliaia che non intendevano convertirsi al Cristianesimo. Sotto il suo dominio il Regno dei Franchi arrivò a coprire quasi tutta l’Europa continentale occidentale, fatta eccezione per la Spagna, in mano agli Arabi, e l’Italia meridionale bizantina.

Immagine
L’impero di Carlo Magno alla sua morte, nell’814.

Carlo non fu però solo un condottiero militare, ma anche un oculato amministratore e un politico finissimo. Promosse la rinascita di alcune città e soprattutto dell'autorità ecclesiastica, ben conscio che la Chiesa, essendo depositaria della cultura, sarebbe stata uno degli elementi chiave per l'amministrazione dei territori. Dato che il re e futuro imperatore era sempre impegnato a viaggiare fra i suoi territori, nei domini di Carlo non vi era una vera e propria capitale. Nonostante ciò, il sovrano aveva scelto come residenza una città in particolare, dove fece erigere, al di sopra di più antiche strutture romane, un palazzo con tanto di terme e cappella imperiale: Aquisgrana, l'odierna Aachen in Germania. Sotto il suo regno l’Europa riprese a crescere economicamente e demograficamente dopo alcuni secoli di stagnazione. Il rinnovamento fu anche culturale: Carlo seppe circondarsi di alcuni dei più raffinati intellettuali del suo tempo, come Alcuino di York, Paolo Diacono, Pietro da Pisa ed Eginardo. Questi personaggi contribuirono in maniera diversa a un rilancio della cultura europea noto come "rinascita carolingia".

Aspetto, personalità e mogli di Carlo Magno

Le cronache contemporanee a Carlo concordano nel descriverlo come un uomo molto alto, robusto e di bell'aspetto. Nel corso del XIX secolo, le ossa dell'imperatore, custodite all'interno della Cattedrale di Aquisgrana, furono studiate ed effettivamente ci si rese conto che era alto circa 192 cm, quindi molto di più dell'altezza media degli uomini della sua epoca (170 cm).

Le fonti parlano di un carattere piuttosto complesso: pare che nonostante potesse essere risoluto e spietato, fosse spesso affabile e di buona compagnia, con una grande passione per il cibo e per il bere. Un altro importante aspetto della sua personalità era la grande passione per le donne: ebbe cinque mogli (nonostante i Franchi fossero cristiani alcune forme di poligamia erano tollerate) e innumerevoli amanti, dalle quali ebbe una ventina di figli noti.

La sua prima moglie fu una nobildonna franca di nome Imiltrude, che venne ripudiata già nel 770. La seconda moglie, dal 769 al 771 e poi ripudiata, fu una principessa longobarda di cui non è noto il nome, ma che in storiografia è nota come Desiderata, in quanto figlia dell'ultimo re dei Longobardi Desiderio; questa donna ispirò Alessandro Manzoni nella creazione del personaggio di Ermengarda, nella tragedia "Adelchi". In seguito sposò Ildegarda, che fu anche la madre del successore di Carlo, Ludovico il Pio, e che morì di parto ad appena 25 anni nel 783, dopo aver dato all'imperatore nove figli. Dopo Ildegarda Carlo sposò Fastrada, che morì nel 794, e dopo di lei Liutgarda, che era già stata una sua concubina, ultima moglie legittima, morta nell'800. Dopo la morte di Liutgarda Carlo non ebbe più mogli, ma solo amanti.

L'incoronazione di Carlo Magno

Negli ultimi anni dell’VIII secolo, una serie di eventi spianò la strada che avrebbe portato alla nomina formale di Carlo come imperatore dei Romani. Infatti, nell’Impero Romano d’Oriente, nel 797 avvenne un vero e proprio colpo di stato da parte dell’imperatrice Irene d’Atene. Irene aveva amministrato per alcuni anni l’impero bizantino come reggente del giovane figlio Costantino VI. Anche quando l’imperatore era diventato maggiorenne la madre aveva continuato ad avere profonde ingerenze nella politica imperiale, finendo per creare una spaccatura fra i due. L’imperatrice Irene decise infine di far accecare e uccidere il suo stesso figlio, e prese tutto il potere come Imperatore dei Romani (Irene usò il termine al maschile). Il fatto che una donna avesse usurpato in maniera così violenta e spregiudicata il trono di Costantinopoli portò molte autorità dell’Europa di allora a non riconoscere Irene come la legittima sovrana dei Romani, tra cui Leone III, papa dal 795.

Immagine
Solido d’oro col ritratto di Costantino VI (a sinistra) e sua madre Irene (a destra), durante il periodo di coreggenza.

A Roma il papa non era particolarmente apprezzato, né dal popolo né dal clero, e si vociferava fosse corrotto, immorale e lussurioso. Nel 799 una parte del clero romano si ribellò a Leone III, che dovette fuggire dalla Città Eterna per cercare rifugio presso Carlo in Germania.

Alla fine dell’anno successivo, l’800, Carlo decise di scendere a Roma per risolvere la questione a favore del papa, che di fronte a un’assemblea del clero romano e di nobili franchi si liberò delle accuse e si reinsediò nel suo ruolo di pontefice. Gli accusatori di Leone III vennero messi a morte.

Probabilmente Carlo e Leone III si erano già messi d’accordo durante il soggiorno in Germania di quest’ultimo: infatti qualche giorno dopo la fine del concilio che scagionò il pontefice dalle accuse di corruzione e lussuria, il giorno di Natale, avvenne l’incoronazione a imperatore.

Mentre Carlo assisteva alla messa di Natale nella Basilica di San Pietro a Roma (un edificio più antico rispetto a quello che conosciamo oggi, ma che sorgeva nello stesso punto), Leone III lo unse con l’olio (come gli antichi re d’Israele della Bibbia) e gli pose la corona sulla testa, acclamandolo col titolo di Augusto.

Immagine
Mosaico raffigurante papa Leone III.

Le fonti dell’epoca riportano informazioni contraddittorie su come Carlo prese la cosa. Eginardo, che scrisse una biografia di Carlo Magno dopo la sua morte, racconta che Carlo fu estremamente scontento di accettare il titolo (Vita et gesta Caroli Magni, XXVIII), ma ciò è probabilmente parte della propaganda imperiale. Una delle altre principali fonti del periodo, la cronaca Annales Regni Francorum, probabilmente coeva agli avvenimenti, descrisse invece una grande celebrazione alla quale difficilmente si può credere che Carlo non fosse stato preparato.

Il ruolo di Carlo Magno nella storia europea

L’incoronazione di Carlo ebbe vari effetti di lungo termine dal punto di vista politico. Innanzitutto la nascita di un nuovo soggetto statale, il Sacro Romano Impero, che avrebbe avuto una storia lunga più di un millennio. Poi naturalmente, la presenza in occidente di un nuovo imperatore dei Romani incrinò i rapporti con i sovrani bizantini, che si ritenevano gli unici legittimi eredi della grandezza di Roma.

Un altro aspetto particolarmente importante, che avrà ripercussioni secolari, fu la modalità di incoronazione. Leone III, nel porre sulla testa di Carlo la corona di imperatore, segnò dal punto di vista simbolico la preminenza dell’autorità del papa, vicario di Dio sulla terra, rispetto al potere secolare dei sovrani. Più di mille anni dopo, Napoleone avrebbe preso la corona imperiale e se la sarebbe messa in testa da solo, per simboleggiare il fatto di non aver bisogno dell’intermediazione del papa. Il rapporto fra il potere papale e quello imperiale sarebbe rimasto uno degli aspetti fondamentali dello scontro politico nel corso di tutto il Medioevo.

Immagine
Il trono di Carlo Magno, custodito nella cappella palatina di Aquisgrana, in Germania.

In ogni caso l’eredità di Carlo Magno nella storia europea fu enorme, tanto che venne conosciuto come "Magno", dal latino magnus, "grande" subito dopo la morte. Il tipo di governo e di amministrazione da lui adottati durarono molti secoli, creando l’ossatura di tutti i sistemi politici europei almeno fino alla fine del XVIII secolo, tanto che molti storici si riferiscono a lui come “padre dell’Europa”.

Fonti
New Light on the "Dark Ages": The Remarkably Tall Stature of Northern European Men during the Medieval Era
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views