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11 Aprile 2025
17:45

ChatGPT ora ha la memoria a lungo termine e ricorda le chat passate: come funziona

OpenAI aggiorna ChatGPT con una nuova funzione memoria che usa tutte le conversazioni passate per fornire risposte più personalizzate. Al momento è in distribuzione solo per gli utenti paganti e non è disponibile in UE.

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ChatGPT ora ha la memoria a lungo termine e ricorda le chat passate: come funziona
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OpenAI ha annunciato un importante aggiornamento per la funzione memoria di ChatGPT: il celebre chatbot potrà ora utilizzare tutte le conversazioni precedenti per offrire risposte sempre più personalizzate. Questo cambiamento, già in fase di rilascio per gli utenti abbonati ai piani a pagamento del servizio, rappresenta un'evoluzione significativa nella capacità dell'intelligenza artificiale di “conoscere” i propri interlocutori nel tempo. Fino a poco tempo fa, ChatGPT poteva ricordare solo alcune informazioni. Con la nuova funzionalità, denominata reference chat history (ossia “riferimento alla cronologia delle chat”), l'AI sarà in grado di apprendere e adattarsi sulla base dell'intero archivio delle conversazioni, anche quando non è stato chiesto esplicitamente di farlo. Questo significa che l'assistente potrà tenere conto di preferenze, interessi, stili comunicativi e altre informazioni implicite raccolte nel tempo, migliorando la coerenza e la pertinenza delle risposte.

Chiaramente, la funzione in questione resta opzionale e disattivabile, e non sarà disponibile in alcune regioni soggette a normative più stringenti, come l'Unione Europea.

Chi potrà usare la nuova memoria di ChatGPT

L'origine di questo nuovo sistema è una sorta di ampliamento e miglioramento della funzione Memoria, lanciata da OpenAI nel 2023. In quella fase, ChatGPT poteva conservare solo un insieme limitato di dati utili alle future interazioni, come il nome dell'utente, preferenze linguistiche o obiettivi ricorrenti. Era anche possibile chiedere esplicitamente al chatbot di ricordare qualcosa. Ma con l'ultima evoluzione, la memoria si arricchisce di un secondo livello molto più sofisticato.

Oggi, oltre alla memoria “manuale”, esiste una memoria basata sulla cronologia delle chat di riferimento. Questa modalità consente al modello di tenere conto dell'intero contenuto delle conversazioni precedenti, senza bisogno che vengano salvate in modo esplicito. Si tratta di un passaggio tecnico importante: mentre prima l'utente era consapevole di ogni informazione memorizzata – e poteva modificarla o eliminarla – ora l'AI costruisce una comprensione più ampia e continua del proprio interlocutore, in modo automatico.

Questo meccanismo è già disponibile per chi è iscritto ai piani Pro (dal costo di 200 dollari al mese) e sarà presto accessibile anche agli utenti del piano Plus (20 dollari mensili). OpenAI ha inoltre annunciato che l'aggiornamento raggiungerà gli utenti dei piani Team, Enterprise ed Education nel giro di alcune settimane, anche se non è stato specificato se – e quando – sarà esteso agli utenti della versione gratuita. Alcuni Paesi restano però esclusi, tra cui il Regno Unito, la Svizzera e, naturalmente, quelli appartenenti all'Unione Europea. Il motivo sembra essere legato alla legislazione più rigorosa in materia di intelligenza artificiale e privacy, che OpenAI ha già criticato in passato per la sua eccessiva complessità.

Come funziona la memoria a lungo termine di Chatgpt

Per quanto riguarda l'esperienza d'uso, chi accede a ChatGPT con l'aggiornamento attivo vedrà una notifica che segnala l'espansione della memoria. All'interno delle impostazioni sarà possibile controllare due funzionalità distinte: la memoria salvata manualmente e la nuova memoria basata sulla cronologia. Quest'ultima non può essere visualizzata, né modificata: può solo essere accesa o spenta. Per garantire la privacy, è sempre disponibile l'opzione Chat temporanea, che consente di avviare conversazioni che non influenzano né aggiornano la memoria.

Da un punto di vista tecnico, il nuovo sistema permette a ChatGPT di offrire risposte che riflettono una comprensione più profonda del contesto. Per esempio, se in passato avete chiesto consigli su un progetto, parlato delle vostre preferenze lavorative o menzionato obiettivi a lungo termine, l'AI sarà in grado di tenerne conto nei dialoghi successivi. Non si tratta più solo di ricordare fatti singoli, ma di costruire un modello dinamico e adattivo dell'interazione umana.

Questo tipo di memoria, tuttavia, solleva anche riflessioni sulla trasparenza del funzionamento dell'AI. Alcuni utenti potrebbero sentirsi a disagio nel sapere che le informazioni fornite nelle conversazioni vengono ora elaborate per creare risposte più pertinenti. È bene ricordare che già in passato i log delle chat potevano essere salvati sui server di OpenAI, ma la novità consiste nel fatto che oggi questi dati entrano attivamente nel processo decisionale del modello. È dunque fondamentale che ciascuno sia consapevole delle impostazioni di privacy disponibili e faccia una scelta informata su come usare lo strumento che, ribadiamo, al momento non sarà disponibile in UE.

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