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29 Aprile 2023
10:30

ChatGPT torna disponibile in Italia dopo l’ok del Garante della Privacy. Ecco i termini

Dopo i recenti passi in avanti compiuti da OpenAI per venire incontro alle richieste del Garante della Privacy, che lo scorso 31 marzo aveva dichiarato il blocco di ChatGPT, il sito torna online anche in Italia.

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ChatGPT torna disponibile in Italia dopo l’ok del Garante della Privacy. Ecco i termini
chatgpt torna disponibile in italia

ChatGPT è tornata disponibile anche per gli utenti italiani. OpenAI ha finalmente raggiunto l'accordo, seppur provvisorio, con il Garante della Privacy che ne aveva bloccato l'utilizzo nel nostro paese lo scorso 31 marzo. Il sito torna quindi ad essere raggiungibile fin da subito (senza la necessità di utilizzare una VPN per deviare il traffico fuori Italia) e mostra un banner in cui, dopo aver accolto nuovamente gli utenti italiani, chiede di confermare la maggiore età o di avere più di 13 anni ed avere il consenso dei propri genitori.

Inoltre, all'interno dello stesso banner viene riportato il link alle condizioni di privacy e policy, questo perché OpenAI ha deciso di allinearsi alle richieste del Garante consentendo agli utenti di disattivare la cronologia delle chat che, precedentemente, veniva utilizzata di default per addestrare il Large Language Model (LLM) alla base di ChatGPT.
Con la possibilità di disattivare tale opzione OpenAI aveva fatto un primo passo nella direzione richiesta dal Garante già lo scorso 26 aprile.

Il Garante aveva, inoltre, chiesto ad OpenAI una maggiore facilità di accesso, da parte degli utenti, alle condizioni di privacy proprio come recentemente concesso dall'azienda statunitense tramite il banner di benvenuto.

Gli accorgimenti adottati da OpenAI

Il Garante della Privacy ha pubblicato l'elenco delle migliorie apportate da OpenAI al proprio prodotto in termini di protezione dei dati, nella nota si legge ad esempio che:

OpenAI, in particolare, ha:

•    predisposto e pubblicato sul proprio sito un’informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per illustrare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l’addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento;

•    ampliato l’informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio;

•    riconosciuto a tutte le persone che vivono in Europa, anche non utenti, il diritto di opporsi a che i loro dati personali siano trattati per l’addestramento degli algoritmi anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile;

•    ha introdotto una schermata di benvenuto alla riattivazione di ChatGPT in Italia, con i rimandi alla nuova informativa sulla privacy e alle modalità di trattamento dei dati personali per il training degli algoritmi;

•    ha previsto per gli interessati la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori;

•    ha chiarito, nell’informativa riservata agli utenti, che mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto, tratterà i loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse;

•    ha implementato per gli utenti già nei giorni scorsi un modulo che consente a tutti gli utenti europei di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali e poter così escludere le conversazioni e la relativa cronologia dal training dei propri algoritmi;

•    ha inserito nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio un pulsante attraverso il quale, per riaccedere al servizio, dovranno dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori;

•    ha inserito nella maschera di registrazione al servizio la richiesta della data di nascita prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e prevedendo, nell’ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all’uso del servizio.

Cosa c'è ancora da migliorare prima dell'OK definitivo

Pur riconoscendo dei miglioramenti nel rispetto delle normative sulla privacy da parte di OpeanAI, il Garante ha dichiarato che continuerà a monitorare l'ottemperanza dell'azienda statunitense circa le precauzioni non ancora del tutto implementate.

Di particolare attenzione per il Garante è il tema della verifica dell'età. Seppur nel banner principale OpenAI richieda all'utente di dichiarare la maggiore età o di avere più di 13 anni ed avere il consenso dei propri genitori, non vi è ancora traccia di un vero e proprio sistema che verifichi le informazioni fornite dall'utente.

In generale però il Garante si ritiene soddisfatto dell'operato di OpenAI dichiarando:

L’Autorità riconosce i passi in avanti compiuti per coniugare il progresso tecnologico con il rispetto dei diritti delle persone e auspica che la società prosegua lungo questo percorso di adeguamento alla normativa europea sulla protezione dati.

Se ve lo foste persi, ecco il nostro video in cui interroghiamo il chatbot per verificare la validità delle sue risposte in ambito scientifico.

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