Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenski, 45 anni, è stato, fin dai primissimi, drammatici momenti dello scoppio della guerra contro la Russia, il simbolo della resistenza del suo Paese.
Ma prima di diventare Presidente, il 20 maggio 2019, Zelensky è stato attore comico, regista e imprenditore. In questo articolo raccontiamo le mille vite di Volodymyr, il ragazzo del quartiere "Kvartal 95", che è passato dai palchi teatrali alla presidenza dell'Ucraina.
Le origini: l'Ucraina sovietica
Volodymyr nasce nel 1978 a Kryvyj Rih. 700 mila anime, per una città a maggioranza russofona dell’attuale Ucraina Centrale, conosciuta per essere la più lunga d’Europa: 73 chilometri di lunghezza lungo il tracciato dei pozzi minerari di uno dei più grandi giacimenti ferrosi al mondo.
Si tratta di un territorio dove molti portano addosso i segni drammatici della storia e la famiglia Zelenski non è da meno: il bisnonno e i suoi tre figli vennero uccisi durante l’occupazione nazista. La famiglia è di origine ebraica, ma durante i primi anni di vita di Volodymyr, l’Ucraina faceva parte dell’Unione Sovietica: si era quindi ebrei alla maniera sovietica, senza praticare e senza un particolare fervore religioso.
La famiglia e l'Ucraina indipendente
Volodymyr vive con la famiglia, benestante, in uno dei tipici palazzoni dell’edilizia sovietica nel quartiere Kvartal 95.
Tenete a mente questo nome, Kvartal 95, perché tornerà presto. Volodymyr è figlio unico, il padre è a capo del Dipartimento di Informatica e Cibernetica dell’Università locale, sua madre è un’ingegnera.
La sua vita comincia quindi su un doppio binario: da una parte gli studi, portati avanti con diligenza, perfino una laurea in giurisprudenza per far contento il padre. Dall’altra, la sua indole da intrattenitore lo attrae verso una grande passione: il teatro, in particolare il teatro comico.
La Storia tocca anche le vite dei giovani della generazione di Zelensky: nati sotto l’Unione Sovietica, ne assistono al crollo e terminano gli studi in un’Ucraina indipendente. “La nostra generazione ha visto il passaggio dai distintivi alle cravatte pionieristiche”. Scrive Volodymyr su Instagram, per ricordare gli anni felici della scuola.
L'adolescenza: l'ascesa da attore comico
A soli 17 anni, con la sua personalità artistica e carismatica, entra a far parte della squadra ucraina che partecipa al KVN, una popolare competizione russa per comici, con squadre provenienti da paesi diversi dell’Est. La squadra ucraina vince la competizione nel 1997 e Volodymyr fonda il suo gruppo comico, chiamato Kvartal 95, come il quartiere di provenienza.
Il Kvartal 95 diventerà presto un colosso dell’intrattenimento, ma per il momento il padre di Volodymyr è ancora atterrito dalle scelte di carriera del figlio, che abbandona il settore legale dopo appena pochi mesi di praticantato. Ma Volodymyr è un mattatore del palco, attore e autore brillante dei suoi sketch.
Quando i membri del KVN gli offrono una posizione stabile come autore negli uffici centrali di Mosca, Volodymyr ringrazia ma declina l’offerta. Sceglie di rimanere fedele ai suoi amici e rimane nel Kvartal 95.
Il Kvartal 95: nasce il colosso dell'intrattenimento
Chiuse le porte del KVN, il gruppo si mette in testa un’idea folle: produrre loro stessi un ciclo di spettacoli d’intrattenimento con il marchio Kvartal 95. Lo show business è un mondo chiuso, difficile accedervi senza soldi né connessioni. Volodymyr e la sua compagnia si improvvisano manager e produttori, cercano investitori e un canale tv disposto ad ospitarli.
É il canale 1 plus 1 di proprietà dell’oligarca Igor Kolomoiski, simbolo del vecchio establishment, a credere nel progetto. Nel 2012 comincia a trasmettere l’Evening Quarter, un condensato di sketch caustici, dove non manca la satira politica, ideati da Zelenski e dal suo gruppo.
La popolarità di Volodymyr esplode: diventa un volto popolarissimo della tv ucraina, vince l’edizione ucraina di Ballando con le stelle e il primo film cui prende parte, Love in the big city è anche il primo progetto per il cinema del Kvartal 95.
Quel gruppo di amici partiti dal quartiere di Kryvyj Rih ha messo in piedi un vero e proprio impero dell’industria dell’intrattenimento: le locandine, le pubblicità, le facce degli attori sono ovunque nelle strade di Kiev, il Kvartal 95 dà lavoro a decine di migliaia di persone. Volodymyr ce l’ha fatta, con buona pace di suo papà.
Le rivolte anti russe in Ucraina e la serie tv Servitore del popolo
Ma nel 2014, la Storia segna ancora una volta le vite degli ucraini: nel paese scoppiano durissime rivolte popolari che portano alla destituzione del presidente filorusso Viktor Janukovic. É la rivoluzione ucraina, conosciuta con il nome di Euromaiden.
La Russia procede con l’annessione illegale della Crimea, mentre scoppia una guerra separatista nelle regioni più orientali dell’Ucraina: il paese è devastato e spaccato.
É probabilmente da qui che comincia, più o meno consapevolmente, la discesa in campo graduale di Volodymyr.
Il Kvartal 95 dona un milione di Grivne all’esercito ucraino e nel 2015 esce la serie tv Servitore del popolo. Volodymyr interpreta un professore del liceo che viene inaspettatamente eletto Presidente dell’Ucraina.
La messa in scena dell’uomo semplice, onesto, duramente critico nei confronti della classe dirigente ucraina e dei politici corrotti, può essere considerata quasi un manifesto politico.
La serie fu un trionfo di pubblico.
La discesa in campo
É così che quando Volodymyr Zelenski annuncia in diretta tv la sua candidatura alle elezioni presidenziali, la sera di Capodanno del 2018, i telespettatori non capiscono se si tratti di una messa in scena o se sia serio. Tra loro c’è anche Olena Zelenska, sua moglie, che scopre in quel preciso momento l’intenzione del marito. Ma lei, a differenza del resto del pubblico, sa che Volodymyr non sta affatto scherzando.
La campagna elettorale, che lo vede inizialmente sfavorito dall’opinione pubblica, è un manuale di comunicazione nell’era dei social. Video brevi, spontanei, senza mai apparire in trasmissioni tv ufficiali.
Un modello comunicativo molto simile a quello di questi drammatici giorni di guerra.
L’attore comico del Kvartal 95 ce l’ha fatta ancora una volta: il 21 aprile 2019, con il 73 percento di voti, batte al secondo turno il presidente uscente Petro Porosenko e diventa presidente dell’Ucraina.
Nemmeno in una delle sue sceneggiature più strampalate e drammatiche avrebbe immaginato di trovarsi da lì a qualche anno a tenere unita una nazione nei drammatici momenti dello scoppio di una guerra.
Il futuro ci dirà il destino che spetterà al ragazzo del Kvartal 95, che faceva ridere la gente e ora la incoraggia sul fronte di guerra.