C'è una probabilità del 66% che le temperature superino di 1,5 °C i livelli pre-industriali nel periodo compreso tra il 2023 e il 2027 per almeno un anno secondo un nuovo report pubblicato dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO). Attenzione, questo non vuol dire che verrà superato il valore indicato dall'Accordo di Parigi: questo infatti fa riferimento a un aumento permanente di 1,5°C, mentre il report parla solo di un aumento temporaneo. La probabilità che tutti i cinque anni abbiano una media superiore a questo valore è del 32%.
Purtroppo, però, non è finita qui: sempre secondo il report sembrerebbe quasi certo (98% di probabilità) che almeno uno tra i prossimi cinque anni sarà il più caldo mai registrato, con una temperatura media globale tra gli 1,1 e gli 1,8 °C sopra la media 1850-1900. Questo, secondo gli autori, dipenderebbe da un mix tra il riscaldamento globale di origine antropica e il Niño, cioè il riscaldamento periodico e naturale del Pacifico tropicale centrale e orientale. Queste le parole del segretario generale della WMO, Petteri Taalas:
Un riscaldamento di El Nino è atteso nei prossimi mesi e questo si combinerà con il cambiamento climatico di origine umana, per spingere le temperature globali verso territori mai toccati. Questo avrà vaste ripercussioni per la salute, la sicurezza alimentare, la gestione dell'acqua e l'ambiente. Dobbiamo essere preparati.
Purtroppo l'aumento delle temperature causa, tra le altre cose, fenomeni atmosferici estremi in entrambi i sensi, da grandi siccità a violente alluvioni. Per approfondire, ecco un video che abbiamo realizzato sulla recente alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna e le Marche:
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