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13 Novembre 2023
18:09

L’ottobre del 2023 è stato il più caldo mai registrato a livello globale

Dopo settembre, anche ottobre raggiunge livelli di temperatura record, superando di 0,4 °C il precedente ottobre più caldo, quello del 2019. Il 2023 si appresta così a diventare globalmente l’anno più caldo mai registrato.

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L’ottobre del 2023 è stato il più caldo mai registrato a livello globale
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Fonte: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Secondo l’agenzia europea Copernicus, ottobre 2023 è stato l’ottobre il più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media dell'aria superficiale di 15,3 °C,  ben 0,85 °C al di sopra della media di ottobre 1991-2020 e 0,4 °C al di sopra della temperatura del precedente ottobre più caldo, ovvero quello del 2019. Il mese nel suo complesso è stato più caldo di 1,7 °C rispetto alla media di ottobre per il periodo 1850-1900, ovvero il periodo di riferimento preindustriale.

Questo record segue quello di settembre 2023, anch'esso risultato il settembre più caldo mai registrato. Come se non bastasse, per l'anno solare in corso, da gennaio a ottobre, la temperatura media globale è la più alta mai registrata: 1,43°C al di sopra della media preindustriale 1850-1900 e 0,10°C in più rispetto alla media dei dieci mesi del 2016, attualmente l'anno solare più caldo mai registrato. Secondo gli scienziati climatici stiamo accumulando un caldo eccezionale a livelli tali da decretare il 2023, addirittura con 2 mesi di anticipo, come l’anno più caldo da quando esistono le registrazioni.

Per l'Europa, ottobre 2023 è stato il quarto ottobre più caldo mai registrato, con un aumento di 1,3 °C rispetto alla media 1991-2020. La temperatura media della superficie del mare per il mese di ottobre nella fascia di latitudini comprese tra i 60° N e i 60° S è stata di 20,79 °C, la più alta mai registrata per il mese di ottobre. Tutto questo mentre le condizioni di El Niño  continuavano a svilupparsi nel Pacifico equatoriale, anche se le anomalie rimangono inferiori a quelle raggiunte in questo periodo dell'anno durante lo sviluppo degli eventi storicamente forti del 1997 e del 2015.

Caldo record in diverse aree dell’Europa, Italia compresa 

Le latitudini meridionali e centrali dell'Europa sono state molto più calde nell'ottobre 2023 rispetto alla media climatologica 1991-2020. Diversi Paesi hanno registrato temperature record per ottobre all'inizio del mese. Le temperature medie del mese sono state le più alte mai registrate in Italia (dove, ricordiamo sono stati infranti numerosissimi record), in parte dei Balcani e nel Mediterraneo centrale. Per il nostro Paese è stato il più caldo in assoluto, con un’eccezionale anomalia intorno ai 3 °C sopra la media del trentennio 1991-2020 distribuita abbastanza uniformemente da Nord a Sud.

La Svizzera ha registrato il secondo ottobre più caldo dall'inizio delle registrazioni nel 1864; solo l'ottobre 2022 è stato più caldo. Al contrario, le temperature in Islanda, Norvegia e nei Paesi intorno al Mar Baltico sono state inferiori alla media 1991-2020. I dati delle stazioni meteorologiche in Norvegia, ad esempio, hanno mostrato che il Paese ha avuto il suo ottobre più freddo dal 2009 e il 26° ottobre più freddo dal 1900.

Molto più caldo del normale nel resto del mondo, con pochissime eccezioni

Anche molte regioni al di fuori dell'Europa sono state significativamente più calde della media. Le temperature sono state ben al di sopra della norma nella maggior parte della Siberia e dell'Asia centrale e nelle zone settentrionali e nord-orientali del Nord America, dove diverse città canadesi, tra cui Ottawa, hanno registrato il giorno più caldo di ottobre all'inizio del mese. Quasi tutta l'Africa ha registrato temperature superiori alla media, soprattutto nei Paesi del nord-ovest del continente e in una regione che comprende parti dell'Etiopia, del Sudan e del Sudan meridionale.

Le temperature sono state molto più alte della media anche nelle zone settentrionali e centrali del Sud America, compreso il bacino amazzonico colpito dalla siccità, dove si ipotizza che i bassi livelli d'acqua e le alte temperature siano stati i fattori responsabili di un gran numero di vittime.

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Anomalie della temperatura media superficiale dell’aria, globale ed europea, relative al periodo 1991–2020 per ogni ottobre dal 1979 al 2023. Fonte: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Le temperature dell'aria sono state superiori alla media in gran parte dell'oceano, associate alle temperature record della superficie del mare, mentre nel Pacifico equatoriale hanno continuato a svilupparsi le condizioni di El Niño. Le temperature dell'aria sono state superiori alla media in gran parte dell'Antartide, dove la copertura di ghiaccio marino ha continuato a essere molto più bassa del normale. Regioni con temperature relativamente miti si sono estese a nord dell'Antartide fino all'Oceano Indiano meridionale e a parti dei bacini meridionali dell'Atlantico e del Pacifico. Anche le temperature dell'aria sono state superiori alla media 1991-2020 nella maggior parte dei tropici, nell'Atlantico settentrionale e nel Pacifico settentrionale.

Al contrario, le temperature inferiori alla media si sono verificate solo su una piccola parte della superficie terrestre. Oltre alla Scandinavia, le regioni più estese sono state quelle dell'Antartide e delle longitudini centrali dell'Australia.

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Fonte: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
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