
La bobina di Tesla è un dispositivo che permette di creare fulmini sfruttando il principio fisico dell'induzione elettromagnetica. Uno dei motivi più curiosi per i quali questo strumento è diventato così famoso è la sua capacità di emettere musica, riproducendo delle vere e proprie canzoni! Ne esistono di diverse dimensioni e forme, alcune delle quali sono addirittura collegabili con un jack ai nostri smartphone. Ma come riescono a "suonare" con i fulmini? Per rispondere a questa domanda abbiamo intervistato l'ingegnere Gianluca Godi che ce ne ha portata una da provare.
Come si fa a suonare una bobina di Tesla?
La bobina, inventata dallo stesso Nikola Tesla, è costituita da due spire di rame non in contatto tra loro. Una delle due spire, quella alla base, è collegata alla presa della corrente. La corrente passa nella prima spira e genera un campo magnetico. Questo a sua volta genera una corrente elettrica nella seconda spira, raggiungendone la cima, dove c'è una testa metallica il cui obiettivo è massimizzare l'accumulo di cariche. Qui è infine presente una sottile asta che permette di ottenere dei fulmini!
A questo punto la bobina è collegata a un dispositivo al cui interno è presente una micro-SD con delle canzoni che la bobina è in grado di trasformare in "fulmini musicali". Bisogna però stare attenti ad usarla perché il campo elettromagnetico prodotto potrebbe disturbare i dispositivi elettronici!
La bobina di Tesla infatti non è un giocattolo e il suo utilizzo potrebbe comportare dei rischi. In primo luogo i fulmini prodotti, se toccati, possono dar vita a bruciature: quindi non fatelo! In secondo luogo la presenza di fulmini causa la ionizzazione dell'aria con la conseguente formazione di ozono – da cui la caratteristica "puzza" che si sente quando lo strumento è in funzione.