
Se siete mai stati in Turchia potreste aver visto danzare i cosiddetti "dervisci rotanti" (in turco semazen), danzatori in abiti tradizionali i cui passi li portano sostanzialmente nel girare di continuo su se stessi, come forma di meditazione attiva. Osservandoli ruotare, vi sarete chiesti come fanno a continuare per minuti o addirittura ore senza stare male. Esiste una possibile spiegazione per questo fatto? A quanto pare sì: sarebbe il frutto di una precisissima posizione del corpo, ma anche di concentrazione e di un vestito adatto.
Quello che fanno i Semazen, il loro vero nome (di origine persiana), è praticare una forma di meditazione attiva nata presso il sufismo, che è una branca dell'Islam più mistica e ascetica.
I dervisci eseguono questa meditazione all'interno di una più ampia cerimonia di adorazione di Allah, durante la quale si allontanano dai propri desideri per raggiungere la perfezione divina. Per avvicinarsi a questo ideale, i Semazen ruotano il corpo in maniera ripetitiva, interpretata come un'imitazione simbolica dei pianeti nel sistema solare in orbita attorno al sole, raggiungendo uno stato che viene assimilato a delle "trance estatiche".
Ma come fanno a non stare male? Secondo i locali, l'esatta serie di movimenti fatti durante la danza, insieme alla tipologia di indumenti, alla forte concentrazione, e persino a una dieta adatta (con pochi cibi molto acidi o grassi), preverrebbero l'insorgenza di vertigini, nausea e di un senso di squilibrio.
Per quanto riguarda i movimenti, i dervisci muovono la testa di circa venticinque gradi verso destra, aprono le braccia, le dita della mano destra puntano verso l'alto e le dita della mano sinistra sono puntate verso il basso. Il loro corpo gira a sinistra verso la gamba sinistra con la linea del cuore: la rotazione vera e propria avviene facendo perno sul piede sinistro – il centro della rotazione è la pianta, con la superficie del piede che rimane a contatto con il pavimento – con la spinta che viene fornita dal piede destro, girando a 360 gradi. Con alcuni accorgimenti:
- spostare l'asse di rotazione del corpo dalla linea mediana all'asse verticale tra la gamba sinistra e il cuore per ridurre al minimo le vibrazioni durante la rotazione, riducendo anche la stimolazione del centro di equilibrio dell'orecchio interno.
- tenere gli occhi semiaperti per ottenere una visione offuscata, che fornisce una "fissazione ottica"
- indossare le gonne Tennure, che si aprono durante la danza e volteggiano attorno al corpo: grazie alla forza centrifuga, si riducono l'oscillazione nel piano verticale e la possibilità di scossoni.
Stando al Guinness World Records, il numero più alto di rivoluzioni vorticose sufi fatte in un'ora è 2.905 ed è stato raggiunto da Shafik Ibrahim di Walthamstow, a Londra.