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La “spirale della morte” delle formiche: cos’è la “death spiral” e perché accade

Le formiche contano l'una sull'altra per sopravvivere: sono ben organizzate anche se, in alcuni casi, possono rimanere intrappolate in una spirale della morte, il fenomeno in cui le formiche legionarie iniziano a girare in cerchio senza sosta fino a morire.

2 Ottobre 2024
13:47
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La “spirale della morte” delle formiche: cos’è la “death spiral” e perché accade
Spirale della morte delle formiche
Credit: Clemzouzou69, via Wikimedia Commons

A volte nel mondo animale può capitare di assistere a comportamenti che possono apparire, a un occhio non esperto, totalmente senza senso. È il caso della cosiddetta “spirale della morte”, quel fenomeno in cui le formiche legionarie si ritrovano in circostanze abbastanza comuni a girare e girare senza sosta quando una fila indiana si chiude su sé stessa e le “vittime”, che hanno l'istinto di seguirsi, vengono ingannate non riuscendo più a uscire dal cerchio. Questa condizione è conosciuta e studiata nel dettaglio e prende il nome di “spirale della morte”. Perché accade e come fermare questo effetto?

Cos’è la “spirale della morte” delle formiche

La spirale della morte, in inglese ant mill o death spiral è un fenomeno comportamentale tipico di alcune specie di formiche legionarie dovuto alla propria organizzazione sociale. Si riferisce alla formazione di un percorso spiralato, un cerchio attorno al quale le formiche camminano incessantemente. Questi insetti, una volta entrati nel sistema, non sono in grado di uscirne se non in casi particolari, il che può portarli alla morte per sfinimento. Il fenomeno delle “formiche danzanti” è stato descritto nel 1921 dallo zoologo William Beebe e successivamente riprodotto e confermato da esperimenti condotti in laboratorio.

Le specie interessate da questo comportamento sono chiamate comunemente formiche legionarie e sono caratterizzate da occhi molto piccoli o assenti, mancanza di un formicaio fisso, grande rilascio di feromoni e una struttura sociale auto-organizzata. Ne è un esempio la specie Labidus praedator tipica del centro-sud America.

Labidus_praedator_casent Spirale della morte formiche
Esemplare di Labidus praedator.

Gli individui trafficano costantemente alla ricerca di cibo e per mantenersi compatti e muoversi all’unisono, in assenza di una vista sviluppata, utilizzano segnali ormonali tra conspecifici. Percepiscono i segnali odorosi delle compagne e agiscono di conseguenza, seguendo il pattern di movimento dettato dalla formica che sta loro davanti.

Se però la fila indiana, per svariate e possibili ragioni, si chiude su sé stessa, non esiste più un inizio né una fine: in poche parole si crea un circolo vizioso, un cerchio in continua rotazione dove le formiche si seguono a vicenda, intrappolate dalle loro stesse regole.

Perché le formiche si inseguono a vicenda?

Spesso il tutto parte da un piccolo gruppo di individui che si stacca dal nucleo di foraggiamento perdendo così la traccia olfattiva del gruppo principale. Si attiva così un meccanismo di auto-inseguimento dettato dai feromoni, sostanze chimiche che fungono da messaggi. La situazione che si genera è di auto-rinforzo: si crea un loop, un’organizzazione senza inizio né fine, difficile da interrompere e che può condurre gran parte delle formiche a perire per sfinimento. Così facendo questi insetti non smettono mai di inseguirsi, continuano a camminare imperterriti finché non muoiono di stenti.
Lo zoologo William Beebe, durante i suoi studi, riuscì ad osservare e misurare una spirale della morte di 370 m di circonferenza in cui le formiche impiegavano oltre due ore e mezza per compiere una rivoluzione completa.

Da un punto di vista etologico questo comportamento pare abbia dei risvolti utili per rintracciare la via di casa, trovare il cibo e mantenere il gruppo, ma può essere controproducente. Sembra essere il prezzo evolutivo da pagare per una strategia di foraggiamento collettivo, che non sempre riesce. Questa condotta disfunzionale possiamo vederla come l'altra faccia della medaglia di un comportamento altrimenti funzionale. Ci si potrebbe quindi chiedere: una volta formato il loop per le formiche non c’è più via di scampo?

Come bloccare la corsa infinita

Rompere o cambiare la rotta è possibile se avviene un cambiamento ormonale nel segnale, ad esempio se una delle formiche ritrova la traccia olfattiva originaria. Il segnale disfunzionale può essere coperto con nuovi odori anche di origine esterna oppure interrotto da fattori ambientali o biotici di varia natura (animali, meteo, temperatura ecc.)
In questo caso il gruppo è costretto a modificare il tragitto a causa di un ostacolo, ma non è detto che queste azioni funzionino sempre. Nelle specie altamente organizzate come le formiche legionarie l’istinto di inseguimento dei feromoni è molto forte e difficile da ignorare; somiglia quasi ad un potente incantesimo che ipnotizza gli animali verso il sonno eterno.

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Nicole Pillepich
Divulgatrice
Credo non esista una parola giusta per definirmi: sono naturalista, ecologa, sognatrice e un po’ artista. Disegno da quando ho memoria e ammiro il mondo con occhio scientifico e una punta di meraviglia. Mi emoziono nel capire come funziona ciò che mi circonda e faccio di tutto per continuare a imparare. Disegno, scrivo e parlo di ciò che amo: natura, animali, botanica e curiosità.
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