Il touchscreen è una tecnologia che abbiamo sottomano ogni giorno, dal telefono alle automobili, passando dai distributori automatici e sportelli bancomat. Spesso la diamo per scontata ma, se non ci fosse, potremmo dire addio a buona parte dei dispositivi elettronici che usiamo abitualmente.
Per dirlo in parole semplici, il touchscreen ci permette di interagire con il dispositivo elettronico, il cellulare ad esempio, esercitando sul display una leggera pressione con il dito. Figo, no? In questo video spieghiamo cos’è il touchscreen, le diverse tipologie e anche la differenza tra capacitivo e resistivo.
Per quanto riguarda i nostri cellulari, gli schermi funzionano grazie alla sovrapposizione di tre strati: uno schermo LED, uno strato conduttivo e uno protettivo di vetro temprato. La loro sovrapposizione dà vita ad uno schermo tattile, cioè una superficie che, tramite la trasmissione di corrente, riconosce il punto in cui l’utente tocca lo schermo e, a ciascun tocco, associa una particolare azione. Se ad esempio clicco sull’icona di YouTube, mi si apre quell’app, oppure se faccio scorrere due dita su una fotografia, ne faccio lo zoom.
Questo è il meccanismo di funzionamento più comune, anche se alcuni dispositivi – come i distributori automatici – sfruttano un’altra tecnologia che si basa sulla pressione esercitata in un punto dello schermo e non sulla corrente trasmessa dalle nostre dita. Lo svantaggio di questi schermi è che si rovinano più facilmente e per questo motivo a volte i distributori per funzionare devono essere presi a pugni!
Alla fine di questo video saprete quindi tutte le cose più importanti sul touchscreen: cos’è, come funziona, quali tipologie esistono e come fa a registrare il nostro tocco. Capirete anche come mai se indossiamo dei guanti lo schermo non funziona, e perché lo stesso vale se abbiamo le mani bagnate.