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23 Maggio 2024
7:00

Come funzionano gli spray antizanzare per uso umano?

Gli antizanzare cutanei più comuni sono registrati come Presidi Medico Chirurgici e Biocidi e utilizzano principi attivi che disorientano e allontano le zanzare o le rendono incapaci di trovarci.

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Come funzionano gli spray antizanzare per uso umano?
Come funziona lo spray antizanzare

Chi viene divorato dalle zanzare ha provato qualsiasi metodo per tenerle lontane, dai repellenti al vodoo! Tralasciando la magia, i repellenti creano un alone di odore sgradevole che allontana e disorienta le zanzare e in alcuni casi mascherano l’odore della nostra pelle. L’Istituto Superiore di Sanità consiglia di utilizzare prodotti registrati come Presidi Medico Chirurgici o Biocidi e in particolare di quelli a base di: dietiltoluamide (DEET), Icaridina (KBR 3023), Paramatandiolo (PMD o Citriodiol), che andremo a conoscere più nel dettaglio in questo articolo, e di etil-butil-acetil-aminopropionato (IR3535). In commercio troviamo anche prodotti a base di oli essenziali (citronella, limone, geranio) che hanno un odore sgradevole per le zanzare, ma che non garantiscono elevata efficacia e durata. Rientrano nella categoria dei cosmetici e vanno usati con attenzione perché gli oli essenziali possono essere irritanti e fotosensibilizzanti, ossia irritano la pelle se esposti alla luce solare.

Azione sinergica contro le zanzare

Non si conoscono ancora a fondo i meccanismi d’azione dei repellenti per gli insetti, ma sono stati proposti più meccanismi che lavorano in sinergia agendo sia sulle antenne delle zanzare che sul nostro sudore.  Vediamoli insieme:

  1. Attivano i recettori olfattivi delle zanzare con un odore sgradevole che le fa allontanare
  2. Modulano la loro capacità di sentire gli odori che le attraggono confondendole e rendendole incapaci di trovarci
  3. In particolare, DEET, icaridina e IR3535, rendono meno volatili le molecole presenti nel nostro sudore, così non attivano i recettori olfattivi delle zanzare. Praticamente ci rendono “invisibili” al naso (o meglio, alle antenne) delle zanzare.
spray antizanzare chimica

Il DEET dall’esercito statunitense

Il DEET, per gli amici N,N-diethyl-meta-toluamide è il padre di tutti i repellenti, sviluppato negli anni Quaranta dall’esercito statunitense. È attivo già a basse concentrazioni (intorno al 7.5%), ma in Europa, la massima concentrazione ammessa per prodotti ad uso topico (cioè, sulla pelle) è del 33.5%.

Il lato negativo è che viene facilmente assorbito dalla pelle, soprattutto se usato in combinazione con le creme solari (meglio applicare prima il solare e poi aspettare almeno 20 minuti per il DEET) e può sciogliere alcune materie plastiche e tessuti sintetici.

Dietiltoluamide
Struttura chimica del DEET (Dietiltoluamide)

Icaridina, una molecola efficace e sicura

L’icaridina è una molecola sviluppata agli inizi degli anni Novanta per risolvere il problema dell’assorbimento cutaneo del DEET.

È disponibile in concentrazioni dal 10% al 20% e in generale ha un profilo di sicurezza migliore del DEET: non viene assorbita per via cutanea, non rovina le materie plastiche e può essere utilizzata anche con le creme solari.

Citriodiol, un alleato naturale

Il citriodiol è l’unico prodotto di derivazione naturale registrato come PMC. È il residuo della distillazione dell’olio essenziale di Corymbia citriodora. Dal punto di vista chimico si tratta di una miscela di molecole chiamate terpenoidi, tra cui il più attivo è il para-menthane-3,8-diolo (PMD), spesso prodotto sinteticamente e usato anche da solo nei repellenti.

Il Citriodiol è disponibile in concentrazioni tra il 10% e il 40% e garantisce una protezione simile a quella del DEET, ma meno duratura e con effetti collaterali paragonabili a quelli degli oli essenziali (irritazione delle mucose e degli occhi).

Consigli utili per l’applicazione

Il Ministero della Salute consiglia una serie di accorgimenti nell’utilizzo dei repellenti per insetti per evitare effetti collaterali e garantire una protezione ottimale.

Al di sotto dei 2 anni è consigliata solo la protezione meccanica o ambientale, tramite indumenti o zanzariere. Al di sopra di questa soglia d’età si possono utilizzare basse concentrazioni di repellenti (al di sotto del 10%) ed è consigliabile che sia un adulto ad applicarli, evitando però le mani che i bambini potrebbero mettere in bocca ingerendo involontariamente i repellenti.

L’applicazione dei repellenti deve essere effettuata solo sulla pelle esposta e non sotto i vestiti, né tantomeno su ferite e pelle lesa. La frequenza con cui vanno riapplicati i repellenti dipende sia dal tipo di principio attivo che dalla sua concentrazione, come indicato nel rapporto ISTISAN.

In ogni caso, è importante seguire correttamente le indicazioni presenti sulle confezioni dei prodotti e contattare un medico in caso di reazioni avverse.

In che prodotti si trovano?

In commercio sono presenti diverse formulazioni di repellenti. Gli spray sono più comodi e veloci da applicare anche sui vestiti perché non macchiano i tessuti, ma si corre il rischio di inalarli e non distribuire uniformemente il prodotto.

spray antizanzare come funzionano

Creme e lozioni sono le più tollerate dalla pelle ed evitano il rischio di inalazione, mentre gli stick sono utili per proteggere zone piccole.

Le salviette imbevute di repellente sono comode da utilizzare sul viso, o se abbiamo bisogno di riapplicare la protezione più spesso, ma il loro effetto dura poco. Invece, dispositivi come i braccialetti antizanzare offrono protezione solo nella zona intorno al braccio.

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