Se indossiamo bracciali o collane d'argento durante una giornata alle terme, molto probabilmente i nostri gioielli diventeranno scuri: a livello chimico si dice che che l'argento si è ossidato. Questo avviene perché nell'acqua termale e nei vapori è presente una piccola quantità di acido solfidrico: questo gas ha il classico odore di zolfo. L'acido solfidrico attacca la superficie dell'argento, rendendolo più scuro e opaco. Esiste però un metodo facile e veloce che permette di rimuovere questo strato utilizzando bicarbonato, alluminio e acqua calda e sfruttando una reazione chimica. In questo video-articolo vediamo la spiegazione scientifica dell'ossidazione dell'argento e il metodo fai-da-te per pulire l'argento in casa.
Perché l'argento si ossida alle terme
Come detto nell'introduzione, l'acqua termale e i suoi vapori contengono una piccola percentuale di un gas che puzza di “uova marce”: l'acido solfidrico o idrogeno solforato (H2S). Questa sostanza è in grado di ossidare l'argento, formando una patina di solfuro di argento (Ag2S) che è un composto dal colore scuro, tendente al nero. Ecco la reazione:
2 Ag + H2S → Ag2S + H2
L'ossidazione in questo caso non avviene a causa dell'ossigeno (O2), ma a causa della presenza di molecole solforate, come appunto H2S.
Come pulire l'argento in casa
Se i nostri gioielli in argento sono diventati scuri con il tempo o dopo una giornata alle terme, è possibile farli tornare luccicanti attraverso diversi metodi: utilizzando dei prodotti specifici oppure sfruttando una metodo fai-da-te in casa. Noi qui vi mostriamo quest'ultimo. A livello pratico ci servirà:
- carta stagnola (alluminio);
- un sale (va bene il bicarbonato di sodio o il normale sale da cucina);
- acqua calda.
Quello che dobbiamo fare è sciogliere il bicarbonato o il sale nell'acqua calda (bastano un paio di cucchiaini) e poi versarla all'interno di una “bacinella” fatta di alluminio. Potete aiutarvi con un bicchiere, come mostrato nel video qui sopra. Dopodiché basterà immergere il gioiello in argento ossidato nella soluzione di acqua e sale e a contatto con l'alluminio. Lasciarlo indisturbato per circa un'ora: il gioiello tornerà pulito, mentre l'alluminio si sporcherà e si ossiderà. Ma qual è la reazione chimica coinvolta.
La reazione chimica della pulizia dell'argento
Se usiamo questo metodo fai-da-te, a tutti gli effetti striamo sfruttando una reazione di ossidoriduzione, o redox. Queste reazioni prevedono la riduzione (red) e l'ossidazione (ox). Nel nostro caso abbiamo la riduzione da solfuro d'argento (Ag2S) ad argento metallico (Ag) e l'ossidazione dell'alluminio (Al) a solfuro di alluminio (Al2S3).
3 Ag2S + 2 Al → 6 Ag + Al2S3
Il solfuro di alluminio (Al2S3) è visibile perché il foglio di alluminio si sarà “sporcato”: si è formato uno strato appunto di solfuro.
Il bicarbonato o il sale a cosa servono?
La risposta non è banale. In pratica nelle reazioni redox si verifica sempre uno scambio di elettroni. Nel nostro caso l'alluminio dà elettroni al solfuro di argento. Per far avvenire questo passaggio di elettroni in acqua, serve che la conducibilità sia sufficientemente elevata. Ecco: il bicarbonato di sodio o il cloruro di sodio permettono all'acqua di condurre bene e di far avvenire il passaggio di elettroni da una specie chimica all'altra. In chimica si dice che il sale funge da elettrolita.