
Per informarsi, gli italiani utilizzano canali e mezzi diversi: se per i giovani della Gen Z i social rappresentano la fonte primaria di informazione, i Baby Boomers sono ancora legati all'utilizzo di media tradizionali come radio e televisione. In una via di mezzo i Millennials, che combinano la tv con le testate online. È quanto emerge dalla ricerca «Il consumo di news nell’età delle piattaforme e il ruolo del servizio pubblico» realizzata dal Ce.R.T.A. (Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi della Università Cattolica) e anticipata da ItaliaOggi.
Insomma, il modo in cui ci informiamo su ciò che accade in Italia e nel mondo cambia a seconda della generazione alla quale apparteniamo: per i nati tra il 1997 e il 2012 i social come Instagram e TikTok rappresentano i media per eccellenza, mentre per la fascia d'età 61-79 anni i telegiornali e la carta stampata costituiscono le fonti di informazioni più autorevoli. Per quanto riguarda i Millennials (1981-1996), invece, Internet e i social come Facebook e Youtube restano comunque centrali, anche se la televisione resta un riferimento dal punto di vista della fiducia.
La Gen Z si informa sui social come Instagram e TikTok
La Generazione Z, quindi, si informa principalmente grazie ai social media, soprattutto Instagram e TikTok, consultando i profili delle testate giornalistiche. A piacere sono soprattutto le news legate alla società nel suo complesso: tra le fonti riconosciute come più affidabili dal campione intervistato, ci siamo anche noi di Geopop, insieme alla testata online Tgcom24.
Dalla ricerca emerge che per i più giovani «l’informazione preferita è quella rapida, aggiornata, personalizzata e dinamica sul piano formale», con le notizie che «vengono subite tramite lo scorrimento del feed sui social media piuttosto che cercate attivamente».
L'approccio misto all'informazione dei Millennials: un mix di Internet e tv
La situazione cambia leggermente per quanto riguarda i Millennilas, ossia i nati tra il 1981 e il 1996: se da un lato la fascia dei 29-44 anni si informa per gran parte online, con Sky Tg24 e le agenzie di stampa considerate come le fonti più autorevoli, questa generazione «si sente in balia di un sistema informativo fake, sfuggente, martellante, dove si faticano a trovare punti di riferimento». E dato che i Millennials sono cresciuti con la televisione, la Rai «è ancora percepita come un punto di riferimento», mentre il personaggio diventato famoso in tv e oggi attivo sui social è diventato «il principale driver di fiducia».
I Baby Boomers e il rapporto con tv, radio e carta stampa
A chiudere, i Baby Boomers, ossia la generazione nata durante gli anni del boom economico (1946-1964): per questa fascia d'età, la televisione è il mezzo per eccellenza per informarsi e comprendere ciò che avviene nel mondo. Più in generale, oltre alla televisione anche la radio e la carta stampata restano centrali: «tv, radio e stampa sono i mezzi in grado di unire abitudine, facilità d’accesso e un credito di fiducia accumulato nel tempo che si rinnova costantemente, grazie alla presenza di volti noti e familiari al piccolo schermo». Internet e, più in generale, i social, ricoprono invece un ruolo ancora marginale.