Ogni generazione ha i propri idoli, film cult, canzoni e valori. Ma com’è possibile che essere nati in un certo momento storico influisca sul modo di pensare, di agire, di comunicare delle persone e influenzi le abitudini, i gusti e i valori di ognuno di noi? In questo articolo vediamo come si può definire una generazione, quante sono le generazioni attualmente in vita e come si chiamano. Voi a quale appartenete?
Cos'è una generazione
Anzitutto diamo una definizione di generazione. Parliamo di una generazione quando identifichiamo un gruppo di individui che, vissuti nello stesso periodo di tempo e segnati dagli stessi eventi, condividono parzialmente sia il modo di vivere il presente (hanno esperienze simili) sia il modo di intendere il futuro (le prospettive).
Nascere in un certo momento storico non è indifferente nella determinazione di chi siamo: pensiamo per esempio a chi ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale o a chi, più recentemente, è nato in piena digitalizzazione. Non solo: le decisioni politiche, i “fatti culturali”, le mode e tanti altri avvenimenti comportano delle conseguenze sul piano individuale e sociale. È per questo motivo che le generazioni possono essere così diverse tra loro, nei loro comportamenti, pensieri, valori, nel modo in cui comunicano.
Fa differenza, quindi, essere giovani, ad esempio, in un periodo di guerra o di pace, oppure entrare nel mercato del lavoro in una fase di recessione o di espansione dell'occupazione, oppure andare in pensione in un momento di benessere dell'economia o di crisi dei sistemi pensionistici.
Come nasce una generazione
Perché e in che modo si può parlare di generazioni? Secondo il sociologo Karl Mannheim, tra i 16 e i 25 anni di età, quando gli individui si affacciano alla “vita pubblica” e iniziano a fare esperienza di ciò che sta fuori dalla famiglia, entrano in contatto con eventi storici e politici che formano una sorta di “memoria collettiva generazionale”, fatta appunto di credenze, convinzioni, simboli, miti, attribuzioni di senso, che è destinata a durare relativamente a lungo.
Non si può stabilire in anticipo quali caratteristiche debbano avere gli eventi per produrre effetti generazionali; sicuramente devono essere una rottura, una svolta nel flusso degli eventi quotidiani: sono quindi eventi determinanti le crisi come le guerre, le rivoluzioni, ma anche innovazioni sociali di grande portata che modificano abitudini e modi di vita consolidati (l'avvento di internet o dei social network, per citarne due).
Qualche esempio di evento che ha determinato la caratterizzazione di precise generazioni? La Guerra Fredda e quella del Vietnam, per la generazione hippie e del pacifismo, le battaglie per i diritti per i movimenti femministi, la minaccia dei cambiamenti climatici per i giovani dei Fridays For future.
Certamente si tratta di generalizzazioni, ma queste semplificazioni ci aiutano a costruire dei modelli utili per studiare alcuni fenomeni sociali interessanti e possono servire a varie finalità (siano esse scientifiche, sociali, politiche o di marketing).
Quali e quante sono le generazioni di oggi
Definire i confini di una generazione è un'operazione complessa ed esistono diversi tipi di classificazione. Una delle più utilizzate per distinguere tra loro le diverse generazioni in Occidente è la seguente:
- La Greatest Generation è la generazione di coloro che nacquero tra 1901 e 1927, che vissero la Grande Depressione tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 e che andarono a combattere nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
- La Generazione silenziosa o della ricostruzione è costituita dai nati dal 1928 al 1945 ed è stata la grande protagonista del secondo dopoguerra. Molte delle persone di questo gruppo sono ancorate a valori tradizionali quali famiglia, matrimonio e lavoro. Hanno attualmente una scarsa alfabetizzazione alla tecnologia digitale (per motivi anagrafici) e non hanno troppa fiducia nel cambiamento.
- I Baby boomers sono nati tra il 1946 e il 1964. Hanno vissuto i primi anni di vita immersi in uno stato di crescita economica che ha permesso loro di impegnarsi per diverse cause civili e sociali, ma anche di dare importanza alla propria identità politica e alla realizzazione dei propri obiettivi personali.
- La Generazione X o di transizione è composta da persone nate tra il 1965 e il 1980. Si tratta di individui che in media hanno una coscienza ecologica piuttosto elevata rispetto alle generazioni precedenti, poiché hanno avuto la prima fase della vita segnata da problemi ambientali come Chernobyl o il buco nell’ozono.
- La Generazione Y o dei Millennials è costituita da coloro che sono nati tra il 1981 e il 1996. È una generazione che comincia ad essere multiculturale e immersa nella tecnologia digitale. Ne fanno parte coloro che, di fronte alla precarietà lavorativa, hanno deciso di cominciare a cercare opportunità all’estero: sono la generazione dell’euro e della cittadinanza europea.
- La Generazione Z o delle reti è composta dai nati tra il 1997 e il 2012. Sono generalmente presenti su tutti i social network, sono dinamici e amanti del cambiamento. Sono riconosciuti anche per il forte orientamento individualista.
- La Generazione Alpha, infine, comprende i nati tra 2013 e il presente.
È importante ricordare che, come tutte le generalizzazioni, attribuire caratteristiche differenti alle varie generazioni può portare a sviluppare dei cliché o degli stereotipi. In questo contesto si parla anche di "miti generazionali". Se affrontata in maniera costruttiva, però, la comprensione delle specifiche caratteristiche di ogni generazione aiuta a riconoscere i conflitti generazionali e a favorire lo scambio reciproco, a eliminare i pregiudizi e a sottoporre a spirito critico le idee che abbiamo sull’età.