
Siamo oramai abituati a leggere poco la segnaletica stradale, specie in autostrada, dove la maggior parte delle informazioni si riferiscono ad indicazioni di direzione o informazioni relative al traffico e alla viabilità in generale. Oggigiorno, infatti, tutte queste informazioni vengono gestite tramite il nostro smartphone e l'utilizzo di applicazioni dedicate per il tracciamento del percorso in qualsiasi parte del mondo. In automatico sappiamo quindi quale direzione prendere e dove potremmo incontrare del traffico (o addirittura un incidente!). Tuttavia, avere contezza di quali sono i principali sistemi di segnaletica stradale conserva la sua utilità e permette una maggiore confidenza alla guida. Quale è la principale segnaletica utilizzata sulla rete autostradale e quali sono i requisiti tecnici e geometrici che questa deve rispettare?
Tipologie di segnaletica
Esistono diverse tipologie di segnaletica stradale, principalmente distinte in
- Segnaletica orizzontale;
- Segnaletica verticale.
Si uniscono a queste due tipologie la segnaletica luminosa e tutti i segnali e le attrezzature complementari. Il Codice della Strada differenzia l'utilizzo di elementi appartenenti a queste categorie ed è chiaramente una violazione di legge non rispettare le indicazioni su questi riportate. La segnaletica verticale si distingue rispettivamente in tre macro-categorie, che riportano segnali di:
- Pericolo;
- Prescrizione;
- Indicazione.
Di contro, la segnaletica orizzontale non riporta informazioni relative a condizioni di pericolo ma piuttosto regola la circolazione e guida gli utenti nei comportamenti da seguire, introducendo alle volte prescrizioni. Una particolarità presente in autostrada è certamente legata alle isole di traffico quando si è in presenza di cuspidi di intersezione. Nelle strisce di raccordo sono presenti dunque delle zebrature di colore bianco, inclinate di almeno 45 gradi. La zebratura fornisce un margine di sicurezza nella manovra rispetto alla presenza dell'intersezione puntuale tra le corsie, garantendo una maggiore fruibilità dell'infrastruttura.
Alcune peculiarità autostradali
Come per tutte le tipologie di strade, anche in autostrada abbiamo a che fare con queste tipologie di segnaletica. Quella orizzontale è piuttosto ripetitiva e poco articolata, in quanto mira ad identificare distintamente le corsie della generica carreggiata e l'estensione di quest'ultima. Abbiamo a che fare principalmente quindi con segnali a strisce longitudinali (cioè dirette lungo lo sviluppo dell'autostrada). Nelle zone di intersezione, ovvero dove sono presenti degli ingressi o delle uscite dalla direzione principale, troviamo le isole spartitraffico
Per quanto riguarda la segnaletica verticale, invece, differenti accorgimenti vengono presi nell'introduzione di questi elementi lungo il tragitto, in relazione alle maggiori velocità di percorrenza, se confrontate con tipologie stradali di minore importanza). Quali sono questi accorgimenti? Principalmente due:
- abbiamo a che fare con segnali più grandi di quelli che si trovano su strade di minore importanza;
- abbiamo a che fare con posizionamenti ripetuti con maggiore frequenza (rispetto al punto che si vuole indicare) se ci confrontiamo con strade di minore importanza.
Per quanto riguarda le dimensioni, invece, si utilizzano insegne che superano il metro di lato del rettangolo generico che le identifica. Possiamo quindi trovarci anche con tabelloni di svariati metri quadrati. Alcuni di questi sono "appesi" su grosse strutture in acciaio che scavalcano le carreggiate autostradali. Queste rappresentano opere accessorie autostradali, non presenti su strade di modesta importanza. Su queste strutture, inoltre, possono essere alloggiati i pannelli a messaggio variabile. La peculiarità di questi elementi risiede nel fatto che possono riportare informazioni istantanee sul traffico, informazioni relative alla presenza di code o di eventuali incidenti. Poi, tutte queste informazioni possono dinamicamente evolvere nel corso della giornata, dando al guidatore una informazione valida proprio nel momento in cui esso sta percorrendo la tratta.
Facciamo un esempio: per segnalare un pericolo ci vogliono 150 m, questo a prescindere dalla tipologia di strada. Cioè devo avere un segnale di pericolo 150 m prima dell'effettivo pericolo. Tuttavia, in autostrada c'è bisogno di uno spazio di avvistamento maggiore, il che vuol dire che il cartello deve essere più grande. Lo spazio di avvistamento passa dai 50 m per strade di minore rilevanza, 100 m per le extraurbane secondarie e arriva a 150 m per le autostrade. Vuol dire che a 150 m il guidatore deve avere una chiara visibilità del segnale. Analogamente, una prescrizione va avvistata 250 m prima su autostrada, 150 m sulle extraurbane secondarie e 80 m su tutte le altre tipologie. Di seguito si riporta un grafico che mostra i valori di riferimento delle distanze al variare della velocità di percorrenza:

Essendo le autostrade a senso unico di marcia, con cui inversione concessa solamente previa uscita dalla direzione di marcia attuale, ogni tratto autostradale è dotato di un cosiddetto segnale di conferma. Rappresenta un particolare tipo di segnale che viene inserito quando si superano intersezioni complesse, oppure quando si esce da una località principale. Dopo la fine della corsia di accelerazione (per l'immissione sul tratto attuale), a circa 500 m da questa, è posta l'indicazione di conferma. A cosa serve? Permette di dare al guidatore una contezza immediata della direzione scelta e di correggerla tempestivamente, in caso di errore.
La segnaletica per il controllo della velocità
Gran parte della rete autostradale italiana possiede un sistema di controllo elettronico della velocità, necessario per garantire il rispetto delle norme di sicurezza. I dispositivi di controllo devono essere segnalati nella loro effettiva posizione, sempre tramite insegne appropriate. Non solo: lungo la tratta il guidatore deve essere informato della presenza del sistema di controllo della velocità, prima di arrivare precisamente nel punto di lettura.
Le stazioni di pedaggio
Le stazioni di pedaggio sono indicate marcatamente sul tratto autostradale. Questa è una misura di sicurezza associata al naturale decremento di velocità atteso in corrispondenza dei caselli e ad un possibile ingorgo generato dalla conseguente riduzione di velocità di un numero elevato di veicoli. A questo segnale sono associate anche prescrizioni relative alla riduzione di velocità rispetto ai tratti standard di percorrenza, come si nota dalla figura qui in basso.
L’utilizzo della colorazione nei segni stradali
Come è noto, la segnaletica stradale ha una colorazione standardizzata che non può essere cambiata dall'ente gestore a suo piacimento, che pertanto deve attenersi alle indicazioni delle normative di riferimento, come appunto il codice della strada. Tutto ciò che concerne la segnaletica autostradale è indicato in colore verde. Questo è vero sia per le indicazioni interne all'autostrada, oppure per indicare un eventuale avviamento direzionale ad essa ma su strade di importanza inferiore. Se verde è lo sfondo che viene utilizzato, le scritte interne e i simboli sul colore di sfondo non possono essere arbitrari: nel caso autostradale abbiamo il bianco come colore di riferimento.