0 risultati
video suggerito
video suggerito
22 Marzo 2025
7:00

Cos’è il FAI e di cosa si occupa il Fondo Ambiente Italiano che torna con le Giornate FAI di Primavera

Il FAI - Fondo Ambiente Italiano è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 con l'obiettivo di valorizzare, conservare e promuovere luoghi e beni storici, culturali e artistici italiani. Dal 21 al 23 marzo, grazie alla Giornate FAI di primavera, molti di essi, normalmente chiusi al pubblico, possono essere visitati e scoperti.

1 condivisione
Cos’è il FAI e di cosa si occupa il Fondo Ambiente Italiano che torna con le Giornate FAI di Primavera
castello di avio
Castello di Avio, un bene di proprietà del FAI.

Il FAI acronimo di Fondo per l’Ambiente Italiano, è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust inglese ed è affiliato all’ INTO – International National Trusts Organisation. Obiettivo del FAI, che nel 2025 celebra i 50 anni di attività, è tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro paese.

Quest’anno, nelle giornate di venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 marzo ricorrono le Giornate FAI di primavera evento durante il quale vengono aperti al pubblico luoghi normalmente inaccessibili o poco conosciuti, tra cui palazzi storici, chiese, giardini privati, sedi istituzionali, siti archeologici ma anche botteghe artigianali di pregio, piccoli musei, teatri, ospedali antichi non più attività, e molti altri luoghi che meritano di essere scoperti.

Storia del Fondo Ambiente Italiano: quando è nato e chi lo ha istituito

L’atto costitutivo del FAI viene firmato nell’aprile del 1975 dall’imprenditrice Giulia Maria Crespi – fondatrice del Fondo insieme a Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli – a loro volta sollecitati dal Elena Croce, figlia di Benedetto, per dare vita in Italia a una fondazione sul modello di quella inglese.

Le prime donazioni di beni avvengono nel biennio ‘75-’77, grazie all’avvocato Piero di Blasi che dona un terreno sull’isola di Panarea, a Emanuela Castelbarco che dona il Castello di Avio in provincia di Trento e a Giulia Maria Crespi stessa, che acquista il cantiere che sta restaurando il Monastero di Torba in provincia di Varese per salvarlo dal degrado. Inizia così la storia del Fondo Ambiente Italiano che, ad oggi, conta 72 beni in tutta Italia.

Monastero di Torba
Monastero di Torba, un bene del FAI, a Gornate Olona in Lombardia. Credit: Sailko, via Wikimedia Commons

Come funziona il FAI e come acquisisce i beni che tutela

Il Fondo Ambiente Italiano è strutturato in direzioni e delegazioni: a inizio 2025 si contano 19 Direzioni Regionali ed è organizzata in 132 Delegazioni, 110 Gruppi FAI e 93 Gruppi FAI Giovani, ai quali si aggiungono 8 Gruppi FAI ponte tra culture. Le aree di intervento in cui operano le direzioni e le delegazioni per tutelare e proporre i beni ai cittadini sono otto: luoghi, territori, relazioni, persone, educazione e tutela, impatto zero, sostenibilità, impegno civico. Chiunque può sostenere e aiutare il FAI diventando socio o partecipando come volontario a iniziative territoriali.

I beni tutelati dal FAI possono entrare nel fondo in seguito a donazioni, eredità, oppure concessione di gestione da parte di privati o enti pubblici. Grazie all'iniziativa dei Luoghi del Cuore, a cadenza biennale possono essere segnalati nuovi luoghi e beni che vengono poi votati per entrare a far parte del FAI. Deve esserne riconosciuto il valore culturale, storico, artistico e identitario, oltre che esserci una valenza di conservazione e restituzione al pubblico, per quanto riguarda beni che vengono restaurati o riqualificati per poter essere nuovamente un punto di riferimento per la comunità.

Obiettivi e valori del FAI

Il Fondo Ambiente Italiano trova il suo fondamento nell’articolo 9 della nostra Costituzione, che dice che

La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Le iniziative messe in atto dal Fondo si basano su tre pilastri:

  • la cura di luoghi speciali, da proteggere e valorizzare per le generazioni presenti e future
  • l'educazione all'amore, alla conoscenza, alla cura e al godimento dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico e artistico italiano
  • la vigilanza sulla tutela dei beni ambientali, paesaggistici e culturali nello spirito dell'articolo 9 della Costituzione, e nell’interesse generale secondo il principio della sussidiarietà regolato dall’articolo 118.

Il Fondo Ambiente Italiano mette in campo queste azioni basandosi su valori che guidano le scelte delle delegazioni:

  • Conoscenza e competenza
  • Concretezza
  • Coerenza
  • Indipendenza
  • Qualità
  • Curiosità
  • Ozio Operoso 

Come leggiamo sul sito del FAI,

le collezioni raccontano non solo la storia dell’arte, ma anche la storia della società, della politica, della scienza, del gusto dell’abitare, dell’artigianato, delle tradizioni materiali e immateriali.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views