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25 Marzo 2024
19:30

L’Italia con 59 siti patrimonio dell’umanità UNESCO è il primo Paese al mondo: ecco l’elenco

Si va dalle incisioni rupestri della Valcamonica ai portici di Bologna, passando per il centro storico di Roma, il Cenacolo di Leonardo, gli scavi di Pompei e tanti altri luoghi e patrimoni. Vediamo l'elenco del patrimonio italiano, tra siti naturali e culturali.

A cura di Erminio Fonzo
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L’Italia con 59 siti patrimonio dell’umanità UNESCO è il primo Paese al mondo: ecco l’elenco
59 siti unesco italiani

Sapevate che l'Italia è il Paese del mondo che possiede sul suo territorio più siti patrimonio dell'umanità patrocinati dall'UNESCO? Ebbene sì: la lista dei siti UNESCO presenti In Italia comprende 59 luoghi riconosciuti come patrimonio dell’umanità e 18 patrimoni immateriali. Dei siti riconosciuti come patrimonio mondiale dall'UNESCO, 52 ricadono interamente in Italia e 7 sono transnazionali, cioè condivisi con altri Paesi (inclusa Città del Vaticano). 53 siti italiani appartengono alla categoria culturale e comprendono monumenti, centri storici, opere d’arte, aree archeologiche, paesaggi. Altri 6 siti rientrano nella categoria dei patrimoni naturali. Al secondo posto nella classifica globale dei siti UNESCO c'è la Cina, che ne ospita 57.
Nel mondo, i patrimoni riconosciuti sono complessivamente 1.199, dei quali 933 culturali, 227 naturali e 39 misti.

Il primo riconoscimento di un sito italiano è stato quello delle incisioni rupestri della Valcamonica, avvenuto nel 1979, l’ultimo quello del Carsismo e grotte nelle evaporiti dell'Appennino settentrionale, entrato in lista nel 2023. C’è da aspettarsi che il numero aumenti ancora, perché l'UNESCO aggiorna la lista ogni anno e diversi siti italiani sono candidati allo status di Patrimonio dell’umanità.

L’UNESCO garantisce lo status di patrimonio dell’umanità (World Heritage Site) a siti di eccezionale importanza sotto il profilo culturale o naturalistico. In un elenco a parte, riconosce poi anche i patrimoni immateriali, costituiti da arti e tradizioni popolari tramandatesi attraverso i secoli. Approfondiamo la questione e vediamo l'elenco dei siti italiani.

Il logo dei WHS
Il logo dei WHS.

L'elenco dei 59 siti UNESCO in Italia

Partiamo dalla lista dei 6 patrimoni naturali. Il nome è seguito dall’anno del riconoscimento:

  • Isole Eolie, 2000
  • Dolomiti, 2009
  • Monte San Giorgio (transnazionale), 2010
  • Vulcano Etna, 2013
  • Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (transnazionale), 2017
  • Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale, 2023
Le Eolie (credits Mariom990)
Le Eolie (credits: Mariom990)

Ecco ora la lista dei 53 siti culturali italiani:

  • Arte rupestre della Valle Camonica, 1979
  • Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le mura (transnazionale), 1980
  • La Chiesa e il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e il ‘Cenacolo’ di Leonardo da Vinci, 1980
  • Centro storico di Firenze, 1982
  • Venezia e la sua laguna, 1987
  • Piazza del Duomo a Pisa, 1987
  • Centro storico di San Gimignano, 1990
  • I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera, 1993
  • La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto, 1994
  • Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po, 1995
  • Crespi d’Adda, 1995
  • Centro storico di Napoli, 1995
  • Centro storico di Siena, 1995
  • Castel del Monte, 1996
  • Trulli di Alberobello, 1996
  • Monumenti paleocristiani di Ravenna, 1996
  • Centro storico di Pienza, 1996
  • Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, 1997
  • Il Palazzo reale del XVIII secolo di Caserta con il parco, l’acquedotto vanvitelliano e il complesso di San Leucio, 1997
  • Costiera Amalfitana, 1997
  • Modena: cattedrale, torre civica e piazza Grande, 1997
  • Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), 1997
  • Residenze Sabaude, 1997
  • Su Nuraxi di Barumini, 1997
  • Area archeologica di Agrigento, 1997
  • Piazza Armerina, villa romana del Casale, 1997
  • L’orto botanico di Padova, 1997
  • Area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia, 1998
  • Centro storico di Urbino, 1998
  • Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, 1997
  • Villa Adriana (Tivoli), 1999
  • ‪Città di Verona, 2000
  • Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani, 2000
  • Villa d’Este (Tivoli), 2001
  • Le città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale), 2001
  • Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, 2003
  • Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, 2004
  • Val d’Orcia, 2004
  • Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, 2005
  • Genova, le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, 2006
  • Mantova e Sabbioneta, 2008
  • La ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (transnazionale), 2008‪
  • ‪I longobardi in Italia. Luoghi di potere, 2011
  • Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (transnazionale), 2011
  • Ville e giardini medicei in Toscana, 2013
  • ‪Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, 2014
  • Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, 2015
  • Opere di difesa veneziane del XVI e XVII sec. Stato di Terra-Stato di Mare Occidentale (transnazionale), 2015
  • Ivrea, città industriale del XX secolo, 2018
  • Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, 2019
  • I cicli affrescati del Trecento a Padova, 2021
  • The Great Spa Towns of Europe (transnazionale), 2021
  • I portici di Bologna, 2021
Scene di caccia al cervo nelle incisioni della Valcamonica (Credits Luca Giarelli)
Scene di caccia al cervo nelle incisioni della Valcamonica (Credits: Luca Giarelli)

Gli 8 paesaggi culturali UNESCO italiani

Otto dei siti italiani culturali appartengono anche a una categoria a sé stante, quella dei Paesaggi culturali, introdotta nel 1992, cioè "creazioni congiunte dell'uomo e della natura" (non vanno però confusi con i patrimoni misti culturali e naturali, dei quali l'Italia è sprovvista). Gli otto Paesaggi culturali italiani sono i seguenti:

  • La Costiera Amalfitana,
  • Le Cinque Terre
  • Il Parco Nazionale del Cilento e il Vallo di Diano,
  • I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia,
  • La Val d’Orcia,
  • Le Ville e i Giardini Medicei della Toscana,
  • I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte
  • Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

La distribuzione dei siti UNESCO sul territorio italiano

I patrimoni mondiali UNESCO sono distribuiti su tutto il territorio nazionale. Solo due regioni, la Valle d’Aosta e il Molise, ne sono prive. La regione nella quale si trova il maggior numero di siti è la Lombardia, che ne ospita ben dieci, dei quali quattro ricadono interamente in territorio lombardo e sei sono condivisi con altre regioni.

Distribuzione per regione (credits Avis28)
Distribuzione per regione (credits: Avis28)

I patrimoni immateriali

Ai siti culturali e naturali si aggiungono diciotto patrimoni immateriali che però sono conteggiati in una classifica a parte. Si tratta di:

  • Il teatro delle marionette siciliane e dell’opera dei pupi, 2008
  • Il canto a tenore sardo, 2008
  • Il saper fare liutario di Cremona, 2012
  • Le celebrazioni delle grandi macchine a spalla, 2013
  • La dieta mediterranea (transnazionale), 2013
  • La pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, 2014
  • La falconeria, un patrimonio umano vivente (transnazionale), 2015‪
  • L’arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani, 2017
  • L’arte dei muretti a secco (transnazionale), 2018
  • Transumanza (transnazionale), 2019
  • Festa della Perdonanza Celestiniana, 2019‪
  • Alpinismo (transnazionale), 2019
  • L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia, 2020
  • L’arte delle perle di vetro, 2020
  • Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali, 2021
  • La tradizione dell’allevamento dei cavalli lipizzani (transnazionale), 2022
  • Irrigazione tradizionale: conoscenza, tecnica e organizzazione (transnazionale), 2023
  • L’arte del canto lirico italiano, 2023
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