Sapevate che l'Italia è il Paese del mondo che possiede sul suo territorio più siti patrimonio dell'umanità patrocinati dall'UNESCO? Ebbene sì: la lista dei siti UNESCO presenti In Italia comprende 59 luoghi riconosciuti come patrimonio dell’umanità e 18 patrimoni immateriali. Dei siti riconosciuti come patrimonio mondiale dall'UNESCO, 52 ricadono interamente in Italia e 7 sono transnazionali, cioè condivisi con altri Paesi (inclusa Città del Vaticano). 53 siti italiani appartengono alla categoria culturale e comprendono monumenti, centri storici, opere d’arte, aree archeologiche, paesaggi. Altri 6 siti rientrano nella categoria dei patrimoni naturali. Al secondo posto nella classifica globale dei siti UNESCO c'è la Cina, che ne ospita 57.
Nel mondo, i patrimoni riconosciuti sono complessivamente 1.199, dei quali 933 culturali, 227 naturali e 39 misti.
Il primo riconoscimento di un sito italiano è stato quello delle incisioni rupestri della Valcamonica, avvenuto nel 1979, l’ultimo quello del Carsismo e grotte nelle evaporiti dell'Appennino settentrionale, entrato in lista nel 2023. C’è da aspettarsi che il numero aumenti ancora, perché l'UNESCO aggiorna la lista ogni anno e diversi siti italiani sono candidati allo status di Patrimonio dell’umanità.
L’UNESCO garantisce lo status di patrimonio dell’umanità (World Heritage Site) a siti di eccezionale importanza sotto il profilo culturale o naturalistico. In un elenco a parte, riconosce poi anche i patrimoni immateriali, costituiti da arti e tradizioni popolari tramandatesi attraverso i secoli. Approfondiamo la questione e vediamo l'elenco dei siti italiani.
L'elenco dei 59 siti UNESCO in Italia
Partiamo dalla lista dei 6 patrimoni naturali. Il nome è seguito dall’anno del riconoscimento:
- Isole Eolie, 2000
- Dolomiti, 2009
- Monte San Giorgio (transnazionale), 2010
- Vulcano Etna, 2013
- Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (transnazionale), 2017
- Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale, 2023
Ecco ora la lista dei 53 siti culturali italiani:
- Arte rupestre della Valle Camonica, 1979
- Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le mura (transnazionale), 1980
- La Chiesa e il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e il ‘Cenacolo’ di Leonardo da Vinci, 1980
- Centro storico di Firenze, 1982
- Venezia e la sua laguna, 1987
- Piazza del Duomo a Pisa, 1987
- Centro storico di San Gimignano, 1990
- I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera, 1993
- La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto, 1994
- Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po, 1995
- Crespi d’Adda, 1995
- Centro storico di Napoli, 1995
- Centro storico di Siena, 1995
- Castel del Monte, 1996
- Trulli di Alberobello, 1996
- Monumenti paleocristiani di Ravenna, 1996
- Centro storico di Pienza, 1996
- Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, 1997
- Il Palazzo reale del XVIII secolo di Caserta con il parco, l’acquedotto vanvitelliano e il complesso di San Leucio, 1997
- Costiera Amalfitana, 1997
- Modena: cattedrale, torre civica e piazza Grande, 1997
- Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), 1997
- Residenze Sabaude, 1997
- Su Nuraxi di Barumini, 1997
- Area archeologica di Agrigento, 1997
- Piazza Armerina, villa romana del Casale, 1997
- L’orto botanico di Padova, 1997
- Area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia, 1998
- Centro storico di Urbino, 1998
- Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, 1997
- Villa Adriana (Tivoli), 1999
- Città di Verona, 2000
- Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani, 2000
- Villa d’Este (Tivoli), 2001
- Le città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale), 2001
- Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, 2003
- Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, 2004
- Val d’Orcia, 2004
- Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, 2005
- Genova, le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, 2006
- Mantova e Sabbioneta, 2008
- La ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (transnazionale), 2008
- I longobardi in Italia. Luoghi di potere, 2011
- Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (transnazionale), 2011
- Ville e giardini medicei in Toscana, 2013
- Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, 2014
- Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, 2015
- Opere di difesa veneziane del XVI e XVII sec. Stato di Terra-Stato di Mare Occidentale (transnazionale), 2015
- Ivrea, città industriale del XX secolo, 2018
- Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, 2019
- I cicli affrescati del Trecento a Padova, 2021
- The Great Spa Towns of Europe (transnazionale), 2021
- I portici di Bologna, 2021
Gli 8 paesaggi culturali UNESCO italiani
Otto dei siti italiani culturali appartengono anche a una categoria a sé stante, quella dei Paesaggi culturali, introdotta nel 1992, cioè "creazioni congiunte dell'uomo e della natura" (non vanno però confusi con i patrimoni misti culturali e naturali, dei quali l'Italia è sprovvista). Gli otto Paesaggi culturali italiani sono i seguenti:
- La Costiera Amalfitana,
- Le Cinque Terre
- Il Parco Nazionale del Cilento e il Vallo di Diano,
- I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia,
- La Val d’Orcia,
- Le Ville e i Giardini Medicei della Toscana,
- I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte
- Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
La distribuzione dei siti UNESCO sul territorio italiano
I patrimoni mondiali UNESCO sono distribuiti su tutto il territorio nazionale. Solo due regioni, la Valle d’Aosta e il Molise, ne sono prive. La regione nella quale si trova il maggior numero di siti è la Lombardia, che ne ospita ben dieci, dei quali quattro ricadono interamente in territorio lombardo e sei sono condivisi con altre regioni.
I patrimoni immateriali
Ai siti culturali e naturali si aggiungono diciotto patrimoni immateriali che però sono conteggiati in una classifica a parte. Si tratta di:
- Il teatro delle marionette siciliane e dell’opera dei pupi, 2008
- Il canto a tenore sardo, 2008
- Il saper fare liutario di Cremona, 2012
- Le celebrazioni delle grandi macchine a spalla, 2013
- La dieta mediterranea (transnazionale), 2013
- La pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, 2014
- La falconeria, un patrimonio umano vivente (transnazionale), 2015
- L’arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani, 2017
- L’arte dei muretti a secco (transnazionale), 2018
- Transumanza (transnazionale), 2019
- Festa della Perdonanza Celestiniana, 2019
- Alpinismo (transnazionale), 2019
- L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia, 2020
- L’arte delle perle di vetro, 2020
- Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali, 2021
- La tradizione dell’allevamento dei cavalli lipizzani (transnazionale), 2022
- Irrigazione tradizionale: conoscenza, tecnica e organizzazione (transnazionale), 2023
- L’arte del canto lirico italiano, 2023