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Inizia la primavera giovedì 20 marzo 2025 (quindi non il 21 marzo) alle ore 10:01 italiane, giorno e ora in cui cadrà l'equinozio di primavera, l'evento astronomico che dà ufficialmente inizio alla bella stagione, in cui le giornate si allungano e le temperature aumentano. Ebbene sì: le stagioni iniziano con un orario ben preciso, e la primavera non fa eccezione. L'equinozio di primavera uno dei due “momenti chiave” che interessano il nostro pianeta nel corso della sua orbita attorno al Sole. In particolare, è uno dei due istanti in cui il giorno è equamente diviso in 12 ore di luce e 12 ore di buio ovunque nel mondo e cade tra il 19 e il 21 marzo dando ufficialmente inizio alla primavera nell'emisfero boreale e all'autunno nell'emisfero australe (dal 2008 cade il giorno 20 marzo e non 21 marzo). L'altro di questi momenti è l'equinozio d'autunno che cade tra il 21 e il 24 settembre e quest'anno arriverà il 22 settembre alle 19:19 italiane, segnando l'inizio ufficiale dell'autunno nell'emisfero boreale e della primavera nell'emisfero australe. Pochi giorni dopo l'equinozio di primavera ci sarà un altro appuntamento annuale collegato alla primavera: il ritorno dell'ora legale previsto in Italia il 30 marzo 2025 alle 2:00 di notte.
Il significato dell’equinozio di primavera dal punto di vista astronomico
Da un punto di vista astronomico, tecnicamente gli due equinozi sono i due momenti in cui il Sole, nel suo moto apparente annuale nel cielo, attraversa l'equatore celeste, cioè la proiezione dell'equatore terrestre nella sfera celeste. Ricordiamo infatti che l'asse di rotazione della Terra non è perpendicolare al piano della sua orbita, ma inclinato di 23°27′: questo rende inclinato anche il piano dell'equatore celeste rispetto al piano orbitale terrestre, che è anche – approssimativamente – il piano in cui il Sole compie il suo moto apparente nel cielo. Nell'equinozio di marzo il Sole “scavalla” l'equatore celeste da sotto a sopra l'equatore stesso nell'emisfero boreale, mentre appare scendere sotto l'equatore celeste nell'emisfero australe. Il contrario nell'equinozio d'autunno: il Sole scende sotto l'equatore celeste nell'emisfero boreale e sale sopra di esso nell'emisfero australe.
Da un punto di vista geometrico, nel momento dell'equinozio la direzione dell'asse terrestre non ha alcuna componente verso il Sole né in direzione opposta: punta “perpendicolarmente” alla nostra stella. È questa particolare disposizione geometrica a far sì che il dì duri 12 ore ovunque sul pianeta. Una conseguenza di questo fatto è che, nel giorno dell'equinozio, i raggi solari sono perpendicolari all'equatore terrestre e dunque il Sole si trova allo zenit in ogni punto dell'equatore: qui gli oggetti non proiettano ombre nel mezzogiorno dell'equinozio!

Un'altra conseguenza della disposizione dell'asse terrestre al momento dell'equinozio è il fatto che quel giorno il Sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest. Contrariamente a quanto si pensa, questo non accade sempre ma solo nei due giorni dell'equinozio di primavera e di autunno.

Inoltre, gli equinozi sono i due giorni in cui il terminatore (la linea immaginaria che separa la parte illuminata del nostro pianeta da quella buia) passa per il Polo Nord e il Polo Sud. Nell'equinozio di primavera il Sole torna quindi a fare capolino al Polo Nord e scompare invece dalla vista al Polo Sud.

Tutto questo, lo ricordiamo, è dovuto al fatto che l'asse terrestre è inclinato rispetto al piano orbitale della Terra: se così non fosse, ogni giorno dell'anno il dì avrebbe una durata 12 ore ovunque nel mondo.
Quando cade: data e orario di inizio dell'equinozio di primavera 2025
Tutto questo dovrebbe aiutarci a capire perché l'equinozio di primavera non è associato a una generica data ma a un istante preciso. E dovrebbe anche aiutarci a capire perché è proprio l'equinozio di marzo a segnare l'inizio della primavera: questo è infatti il momento per cui la geometria Terra-Sole fa in modo che il dì, dopo aver cominciato ad allungarsi a partire dal solstizio d'inverno, inizia a superare in durata la notte.
Quest'anno l'equinozio di primavera cade il 20 marzo alle ore 10:01 del mattino in Italia, dando quindi ufficialmente il via alla bella stagione.
Perché ogni anno cambia sempre giorno e ora
Un luogo comune da sfatare è il fatto che le stagioni cominciano il 21 del mese (cioè la primavera il 21 marzo, l'estate il 21 giugno, l'autunno il 21 settembre e l'inverno il 21 dicembre). Come abbiamo visto, il momento esatto dell'inizio di una stagione dipende da considerazioni astronomiche legate al moto della Terra intorno al Sole. Se la durata di un anno fosse esattamente pari a un multiplo intero della durata di un giorno, le stagioni seguirebbero un ciclo perfetto e ogni anno comincerebbero sempre lo stesso giorno. Ma sappiamo che non è così: se un anno civile dura 365 giorni esatti per motivi pratici, un anno solare dura invece leggermente di più, per la precisione 365,25 giorni, ovvero 365 giorni, 5 ore e 48 minuti circa.
Questo scarto di 1/4 di giorno all'anno è il motivo per cui ogni quattro anni aggiungiamo un giorno al calendario – il 29 febbraio – con gli anni bisestili, ma è anche il motivo per cui le date di solstizi ed equinozi posso variare entro un intervallo di qualche giorno. L'equinozio di primavera in realtà è “stabile” al 20 marzo da diversi anni: nell'ultimo quarto di secolo è caduto sempre il 20 marzo, tranne nel 2003 e nel 2007 quando cadde il 21 marzo.
Questo discorso vale per le stagioni “ufficiali”, cioè le stagioni astronomiche. Esistono poi le stagioni meteorologiche, usate per l'appunto in ambito meteorologico, che cominciano sempre il 1° del mese (quindi 1° marzo, 1° giugno, 1° settembre e 1° dicembre).
Come si festeggia l'equinozio di primavera: riti e celebrazioni
Fin dai tempi antichi l'equinozio di primavera è universalmente associato – almeno nell'emisfero nord – con il risveglio della natura e quindi, indirettamente, all'idea di rinascita.
Pensiamo alla nostra Pasqua, che ha un chiaro significato di rinascita e la sua data viene calcolata proprio a partire dall'equinozio di primavera. Oppure allo Shunbun in Giappone, che si celebra all'inizio della primavera andando a visitare le tombe dei familiari defunti. Il primo giorno di primavera è una festa nazionale in Egitto, probabilmente in continuità con la tradizione dalla festa Sham el Nessim che risale all'epoca degli antichi Egizi ed era associata a Osiride, divinità legata alla fertilità. In India e Nepal si celebra poi Holi, la festa dei colori che cade proprio all'inizio della primavera ed è associata alla vittoria del Bene sul Male.