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7 Agosto 2025
17:30

Cos’è Vine, l’app che Elon Musk vuole riesumare e rendere AI: perché potrebbe tornare in vita

Elon Musk ha annunciato una possibile nuova versione di Vine basata sull'AI dopo aver ritrovato l'archivio storico. La storica app di micro-video potrebbe diventare una piattaforma in grado di generare video brevi in autonomia.

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Cos’è Vine, l’app che Elon Musk vuole riesumare e rendere AI: perché potrebbe tornare in vita
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Elon Musk ha annunciato che la sua società X – quella che un tempo conoscevamo come Twitter – sta lavorando a una nuova versione di Vine basata sull'AI. La notizia è arrivata direttamente da un suo post, dopo il ritrovamento dell'intero archivio video dell'app, senza ulteriori dettagli tecnici. Dopo quasi un decennio dalla chiusura ufficiale, la storica applicazione di micro-video potrebbe quindi tornare in vita in una forma radicalmente diversa: non più uno strumento per creativi umani, ma una piattaforma in salsa AI, capace di generare e forse anche curare video brevi in modo autonomo. Questa nuova incarnazione di Vine potrebbe integrarsi con Grok Imagine, la funzionalità AI per la creazione video già disponibile per gli utenti X Premium+. L'idea di base sembra chiara: sfruttare il formato video ultrabreve, appena 6 secondi, per renderlo compatibile con le attuali capacità dei generatori video basati su intelligenza artificiale, che oggi producono meglio contenuti brevi per motivi sia tecnici che economici. È bene specificare, però, che non è ancora chiaro se Musk voglia davvero rilanciare Vine come piattaforma autonoma oppure se si tratti solo di una strategia per attirare l'attenzione sul progetto Grok. Quel che è certo è che la memoria collettiva di Vine è ancora viva e potrebbe diventare il terreno ideale per sperimentare una nuova era della creatività digitale “mediata” dall'AI.

Cos’è l’app Vine e perché potrebbe ritornare

Vine, per chi non la ricordasse, è stata una delle prime applicazioni a rendere virale il concetto di video brevi in loop. Nata nel 2012 da un'idea di Dom Hofmann, Rus Yusupov e Colin Krollne venne ufficialmente lanciata sul mercato nel 2013 da Twitter dopo l'acquisizione della startup che l'aveva creata. La piattaforma permetteva agli utenti di registrare clip della durata massima di sei secondi. Nonostante l'estrema brevità dei contenuti, Vine fu capace di dare origine a veri e propri fenomeni culturali. Era, in un certo senso, una sorta di “TikTok ante-litteram”. Il suo successo fu rapido ma anche molto breve: già nel 2016 Twitter annunciò la fine degli upload, e pochi mesi dopo l'app fu trasformata in una semplice “camera” per girare clip offline, e difatti non disponeva più di alcuna funzione social.

La notizia del presunto rilancio da parte di Musk è legata anche al ritrovamento – così dice lui nel post che trovate qui sotto – dell'intero archivio video originale di Vine, che si credeva ormai perso. Questo apre a due scenari: da un lato, la possibilità per gli utenti di rivedere vecchi contenuti storici; dall'altro, l'eventuale utilizzo di questo archivio per addestrare o ispirare nuovi modelli di generazione video tramite AI. L'accesso a grandi quantità di contenuti video brevi potrebbe infatti fornire un materiale prezioso per migliorare le prestazioni dei cosiddetti modelli generativi, progettati per creare nuovi contenuti (immagini, testo, video) partendo da esempi forniti in fase di addestramento.

A rafforzare l'ipotesi di un Vine 2.0 alimentato da AI è l'integrazione con Grok, l'assistente basato sull'intelligenza artificiale sviluppato da xAI, l'azienda fondata da Musk e connessa al suo ecosistema di imprese. In particolare, la funzione Grok Imagine promette di generare video brevi su richiesta dell'utente, e Musk stesso ha descritto il risultato come “AI Vine”. Questo lascerebbe intendere che l'utente potrebbe diventare regista di video AI, dando un prompt (cioè una descrizione testuale) che l'algoritmo trasformerà in una breve clip animata.

Quanto sono credibili le affermazioni di Elon Musk

Va però ricordato che questa non è la prima volta che Musk accenna alla rinascita di Vine. Già nel 2022, subito dopo aver acquistato Twitter, attraverso un sondaggio su X aveva chiesto agli utenti se volessero il ritorno dell'app. Poco meno del 70% rispose affermativamente, e per un periodo si parlò anche di ingegneri messi al lavoro sul progetto. Da allora, però, non era emerso nulla di concreto. Vedremo se questa sarà la volta buona.

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