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10 Aprile 2025
13:30

Crollo del tetto di una discoteca a Santo Domingo, oltre 180 morti: cosa sappiamo e le possibili cause

Crolla improvvisamente la copertura di una nota discoteca di Santo Domingo. Molti feriti e altrettante vittime, tra cui il cantante che si stava esibendo Rubby Perez e due ex stelle del baseball, Octavio Dotel e Tony Blanco. Ecco quanto si sa fino ad ora delle cause del crollo.

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Crollo del tetto di una discoteca a Santo Domingo, oltre 180 morti: cosa sappiamo e le possibili cause
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Il crollo della copertura del Jet Set, una discoteca di Santo Domingo, ha causato più di 180 vittime e 150 feriti per il momento. Il locale notturno era aperto e operativo al momento del collasso della copertura – avvenuto nella notte tra domenica e lunedì – tanto è vero che molti video in rete testimoniano l'accaduto ed evidenziano l'importante numero di persone presente al momento dell'incidente. Tra le vittime sono presenti anche l'artista merengue che si stava esibendo al momento del crollo, Rubby Perez, oltre a ex giocatori professionisti di baseball e la governatrice della provincia di Montecristi, Nelsy Cruz. Quali possono essere i motivi che hanno portato al crollo?

Struttura portante e tetto: com’era costruita la discoteca

La struttura era aperta e operativa dal 1973, aveva subito interventi di manutenzione nel 2010 e nel 2015 ed era stata interessata da un incendio causato da un fulmine nel 2023. L'impronta in pianta del Jet Set si estende su un rettangolo circa 20 m x 10 m (misure effettuate tramite Google Maps). Come si vede dalle immagini che circolano in rete, il locale era costituito da una sala di intrattenimento principale priva di elementi di sostegno verticali nelle zone centrali della pista. Questo vuol dire che il sistema di copertura era collegato alle strutture di elevazione solo tramite la zona perimetrale. In questa zona non è chiaro che tipo di struttura portante fosse presente.

Tuttavia, a giudicare da qualche immagine che è possibile trovare in rete, e in ragione anche delle modeste altezze dell'edificio, lo stesso potrebbe verosimilmente essere stato realizzato in muratura portante o in calcestruzzo armato. La struttura di copertura, invece, era realizzata con travi prefabbricate (quasi sicuramente precompresse) in calcestruzzo armato, poggiate su due dei quattro bordi del rettangolo che circoscriveva il locale. Sulle travi – circa 10 sulla lunghezza totale di 20 m – era certamente realizzata una struttura in calcestruzzo armato secondaria, di cui però non si riescono a trarre informazioni utili dalle foto in circolazione attualmente.

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Struttura del JetSet in pianta, Fonte: Google

La soluzione strutturale descritta è utilizzata spesso per coprire luci nel range indicato, si pensi ad esempio alle palestre e i palazzetti dello sport costruiti intorno agli stessi anni anche in Italia. Dall'interno, le foto che precedono il crollo non sono in grado di darci informazioni aggiuntive circa il sistema strutturale, in quanto l'edificio era dotato di un sistema di controsoffitto a protezione degli impianti, probabilmente utilizzato anche per abbassare le altezze dell'edificio, una configurazione architettonica spesso ricercata in ambienti notturni.

I carichi in gioco al momento del crollo

Non avendo notizie di particolari ed estremi eventi metereologici all'atto del crollo (come forti venti, piogge o eventi similari), si possono identificare in maniera abbastanza chiara i carichi agenti sulla copertura:

  • Il peso proprio della copertura e degli strati di finitura, come ad esempio le guaine di impermeabilizzazione ed eventuali massetti delle pendenze;
  • I macchinari a servizio dell'impianto di aereazione, come torri di raffreddamento e Unità di Trattamento dell'Aria (UTA);
  • Il controsoffitto;
  • Le attrezzature a servizio della pista, come luci, impianto audio e ring di sospensione (tralicci in alluminio) ed eventuali ulteriori componenti impiantistiche.

Pare che la copertura stesse dando qualche segno di cedimento importante già durante la serata: infatti, alcuni video online documentano la caduta di calcinacci dalla zona centrale di copertura verso la pista.

Le possibili cause del crollo del tetto

Giova precisare che, al momento, non ci sono informazioni ufficiali circa le cause del crollo: la dinamica dovrà essere quindi attentamente studiata da tecnici esperti, per capirne la genesi e le possibili cause. Tuttavia, possiamo fare qualche commento preliminare a quanto accaduto:

  • Come detto in precedenza, non ci sono stati eventi naturali estremi in grado di compromettere la statica della copertura;
  • Il crollo di certo non può essere dovuto ad un problema di sovraffollamento del locale, in quanto la copertura non è influenzata dai carichi che stanno sulla pavimentazione inferiore;
  • Va certamente escluso un errore progettuale, visto che la struttura – e la copertura in questione – era operativa da diversi anni, subendo sostanzialmente la stessa entità di carico che si trovava li applicata la scorsa notte. Un ipotetico errore di progettazione avrebbe dovuto manifestarsi subito, appena terminata la costruzione.

Cosa può causare un crollo di questo tipo? A giudicare dalle immagini che si vedono in rete, il crollo sembra partire dalla zona centrale e propagarsi poi verso la parte perimetrale. Questo confermerebbe un problema innescatosi per attingimento di resistenza degli elementi strutturali di copertura. Si potrebbe quindi escludere una perdita di appoggio e il possibile coinvolgimento degli elementi strutturali verticali. Il progressivo degrado di resistenza degli elementi di copertura, dovuto magari ad infiltrazioni di acqua o altri fenomeni similari, pare essere la causa più verosimile di innesco del collasso.

Attenderemo altri aggiornamenti per avere un quadro più dettagliato sulla questione.

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