
Una delle torri del complesso residenziale Lotus Riverside a Shanghai collassò su un fianco, causando la tragica morte di un operaio. Un evento tragico e del tutto inatteso avvenuto durante la costruzione del complesso, alle 5:40 del 27 giugno 2009. Sviluppato da Shanghai Meidu Real Estate Development nel contesto di un ampio intervento di riqualificazione urbana del distretto periferico di Minhang, Il Lotus Riverside comprendeva 11 torri di 13 piani destinate ad abitazioni e uffici. All'epoca del crollo del blocco 7 il cantiere era ormai prossimo al completamento e circa 500 unità già vendute.
Le indagini avviate dopo la tragedia hanno messo in luce una grave criticità legata alla progettazione delle fondazioni. Secondo gli inquirenti, gli operai stavano realizzando un garage sul lato sud dell’edificio e, procedendo con gli scavi di sbancamento, avevano rimosso grandi quantità di terra. Il materiale di risulta era poi stato accatastato sul lato nord della torre, a formare a una montagnola alta circa dieci metri. La combinazione tra la forte pressione esercitata da questo accumulo di terreno su un lato, e il vuoto prodotto dagli scavi sul quello opposto, ha compromesso la stabilità complessiva della struttura.
A tale condizione si è aggiunta poi la problematica strutturale decisiva a determinare il particolare crollo: i pali di fondazione non erano stati progettati secondo criteri adeguati né infissi a una profondità sufficiente a contrastare movimenti laterali di tale entità, come sarebbe prassi per un edificio di 13 piani. Il blocco 7, non è stato così in grado di opporsi e contrastare le spinte generate dai carichi orizzontali, finendo per accasciarsi su un fianco.
Dopo l’incidente, il colosso immobiliare Vanke, noto per la realizzaizone di progetti innovativi e strutture all’avanguardia, ha assunto la gestione del completamento dei lavori, delle vendite e dei rimborsi destinati agli acquirenti coinvolti nel crollo.