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19 Aprile 2025
18:30

Quella volta che ad Alba Iulia, in Romania, venne spostato un palazzo di 7600 tonnellate: ecco come

Ad Alba Iulia, in Romania, grazie a un intervento ingengeristico di precisione, un palazzo alto 17 metri e pesante 7.600 tonnellate è stato spostato di 55 metri nel 1987. Le persone che abitavano al suo interno sono rimaste comodamente nelle proprie case, e acqua, luce e gas non sono stati scollegati.

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Quella volta che ad Alba Iulia, in Romania, venne spostato un palazzo di 7600 tonnellate: ecco come
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Nel 1987 in Romania, nella città di Alba Iulia, venne spostato un intero edificio di 7 600 tonnellate di circa 55 metri rispetto alla posizione originaria per permettere la costruzione di un viale. Le operazioni furono coordinate dall'ingegner Eugen Iordăchescu, e il “trasloco” è avvenuto facendo scorrere la struttura del palazzo su dei binari appositamente montati per l’occasione, senza nemmeno scollegare le utenze. Gli abitanti dell’edificio sono rimasti nelle loro case, e una donna ha raccontato di aver messo un bicchiere pieno d’acqua sul balcone, e nemmeno una goccia è stata versata.

Storia dello spostamento del palazzo ad Alba Iulia

Siamo ad Alba Iulia, città della Romania, nella primavera del 1987. Il paese è sotto il regime di Nicolae Ceaușescu – che verrà destituito dopo due anni – e nella città sono in corso riqualificazioni urbanistiche che rientrano nelle opere di "sistematizzazione urbana” del regime, seguite al terremoto del 1977. Tra queste, ad Alba Iulia, è prevista l’apertura della vista di un viale, Transylvania Boulevard. 

Solo che, dove si vuole il panorama, c’è un enorme condominio in cui vivono 80 famiglie, che pesa 7 600 tonnellate, è alto 17 metri e largo 12. Inizialmente Ceaușescu vuole demolirlo – come accaduto negli anni precedenti a diversi altri edifici storici – ma l’ingegner Iordăchescu riesce a convincere il presidente a mettere in atto il sistema della “traslazione”, da lui inventato e già adoperato in altre occasioni.

Come è stato spostato l’edificio: la tecnica della traslazione

La traslazione ha permesso letteralmente di spostare l’edificio, che è stato prima sollevato e staccato dalla piattaforma collegata alle fondamenta, poi caricato su una sorta di carrello e fatto scorrere sulle rotaie, fino a ricollocarlo a 55 metri distanza, dove è stato poggiato su nuove fondamenta. Durante l'intervento, durato circa 6 ore, molte famiglie non hanno lasciato le loro abitazioni, ma hanno continuato a svolgere le faccende quotidiane. Nemmeno le utenze come acqua, luce e gas sono state staccate: fili e tubi hanno seguito l’edificio nel nuovo terreno.

Grazie alla traslazione si è evitato di demolire, in tutta la nazione, ben 13 luoghi di culto e 17 palazzi: proprio per questo Eugeniu Iordăchescu viene ricordato come l’Ingegnere del Cielo o il Salvatore delle Chiese.

Altri edifici traslati, uno è in Italia

Il caso del palazzo di Alba Iulia e delle traslazioni per cui ricordiamo l'ingegner Iordăchescu non è isolato: oltre appunto ai diversi spostamenti avvenuti in Romania, sappiamo che in tempi ben precedenti operazioni del genere venivano già realizzate. Per esempio a Bologna, nel 1455, l’architetto Aristotele Fioravanti si occupa di studiare e realizzare lo spostamento di una delle numerose torri di Bologna, la Torre della Magione, edificio trecentesco oggi demolito, che fu spostata di 13 metri.

Più recentemente, nel 2019, negli USA, la Brown University di Rhode Island ha spostato il Dipartimento di Storia, edificio di 446 tonnellate, da un punto all'altro del campus.

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