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28 Marzo 2024
7:00

Da discarica alla spiaggia di vetro più bella al mondo: la Ussuri Bay in Russia

Nella baia di Ussuri, in Russia, l'erosione dell'acqua marina ha trasformato rifiuti di vetro abbandonati nella più bella spiaggia di vetro al mondo: probabilmente un giorno diventerà sabbia.

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Da discarica alla spiaggia di vetro più bella al mondo: la Ussuri Bay in Russia
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A pochi chilometri dalla città di Vladivostok, in Russia, nella Ussuri Bay che si affaccia sull'Oceano Pacifico c'è una coloratissima spiaggia chiamata in russo Steklyannaya, dove innumerevoli frammenti di vetroche un tempo erano bottiglie di birra, vino e vodka – contrastano in maniera spettacolare con la sabbia, le scogliere e la neve invernale. I turisti sono attratti dalla stranezza di questa spiaggia, eppure fino a qualche decennio precedente l'area era considerata poco più di una discarica: il paziente lavoro del mare ha saputo però trasformare i rifiuti delle industrie in una singolare attrazione.

Come si è formata la spiaggia di vetro a Ussuri Bay

La baia di Ussuri, situata alla punta sud-est della Federazione Russa, è territorio storicamente poco popolato, per diversi secoli parte della Manciuria e dell'impero Cinese. L'area venne ceduta alla Russia tra il 1858 e il 1860, e nei decenni successivi  la nascita del porto di Vladivostok e l'industrializzazione causarono in questa area un inquinamento crescente, dovuto ai rifiuti abbandonati in discariche a contatto col mare.

Proprio da una queste discariche sono finite in acqua grandi quantità di vetro, scarti di prodotti di una fabbrica locale. Inizialmente, questi rifiuti avevano convinto le autorità a chiudere la spiaggia, ma in seguito a interventi di pulizia e a decenni di erosione in mare i frammenti sono stati limati fino a formare colorati ciottoli, che ora attirano molti turisti.

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Qual è l'impatto ambientale di questa discarica

La curiosa e colorata natura di questi vetri nasconde però dei prevedibili lati negativi. Anche il vetro infatti, come la plastica, è spesso gettato come rifiuto senza essere riciclato e in natura si degrada in parti sempre più piccole fino a raggiungere dimensioni microscopiche, e in questa forma può accumularsi nella catena alimentare.

Il vetro più comunemente usato, per bottiglie o altri contenitori, contiene soprattutto silice (SiO2) con percentuali di ossidi di Alluminio (Al2O3) e Calcio (CaO) per renderlo più facilmente lavorabile: la pericolosità di questi frammenti non è quindi da ricercare in particolari metalli pesanti o tossici, quanto nella forma stessa delle particelle e la resistenza ai meccanismi biologici di difesa. Un organismo che ha ingerito o inalato cristalli di silice cercherà infatti di disfarsene attaccandolo con specie ossidanti, che finiranno per danneggiare i tessuti circostanti: è il tipico meccanismo che causa la silicosi.

La questione, però, riguarda anche le microparticelle di materiali in silicio e quarzo naturali come il marmo, e non sembra comunque preoccupare troppo noi umani, attirati da scorci interessanti e inusuali.

Spiagge simili sono infatti diventate attrazioni anche negli Stati Uniti, dove la Glass Beach di Fort Bragg in California è forse l'esempio più apprezzato, ma anche nel nostro paese, in luoghi come le spiagge di Murano o Vietri sul Mare, dove ad abbondare sono le ceramiche dei rinomati centri di produzione locali.

La Glass Beach di Fort Bragg, in California (USA)
La Glass Beach di Fort Bragg, in California (USA).

Il vetro di questa spiaggia diventerà sabbia?

Ma se la sabbia è composta anch'essa soprattutto da silicati, è possibile che il vetro possa trasformarsi in granelli?

La risposta è , ma con i suoi tempi. In natura il vetro impiegherebbe probabilmente migliaia di anni a diventare fine sabbia, come del resto accade anche alle rocce di montagne e scogliere. Il processo può però essere replicato industrialmente, e se mescolata con altri minerali, la fine sabbia ottenuta può diventare abbastanza simile per forma e colore alla controparte naturale.

Proprio questi processi sono alla base di progetti per riutilizzare il vetro, opportunamente lavorato, come sabbia per contrastare o ridurre l'erosione costale. Mancherà forse il fascino dei mille colori, ma anche in questa forma il vetro potrà dare nuova vita alle nostre spiagge.

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