Per bere un caffè ci vogliono 20 secondi. Ma per produrlo… 25 mesi circa.
In questo video, ripercorriamo tutto il viaggio che fa un caffè prima di finire nella tazza ed essere gustato.
Le principali fasi di produzione del chicco di caffè sono le seguenti:
- coltivazione della pianta di caffè
- maturazione della drupa, il frutto della pianta
- raccolta dei frutti
- asciugatura e rimozione della polpa
- tostatura dei chicchi presso le torrefazioni
La fase di coltivazione avviene in una fascia di Paesi a cavallo tra i due tropici, chiamata "cintura del caffè".
Il Brasile è il maggiore produttore di chicchi di caffè al mondo, seguito da Vietnam, Colombia, Indonesia e Etiopia.
La pianta di caffè impiega circa 9 mesi a produrre un frutto rosso, simile alla ciliegia, detto drupa. La drupa, a sua volta, matura dopo 9 mesi.
Ma non tutti i chicchi sono uguali, esistono quattro principali varietà di piante di caffè: l’Arabica, che rappresenta il 70 percento delle coltivazioni, poi la Robusta, poco meno del 30 percento e poi in piccole percentuali ci sono la Liberica e l’Excelsa.
Ma che cosa cambia tra Arabica e Robusta?
L’Arabica è molto più fragile e non sopporta i climi caldi. Diciamo che è tanto debole quanto pregiata: pensate che il suo chicco sprigiona fino a 2000 aromi differenti. Ma questo lo vedremo tra poco.
La fase successiva di produzione è la raccolta, che può essere fatta a mano o con dei macchinari appositi.
Dopodiché, il frutto viene sottoposto ad asciugatura. In questa fase, la polpa del frutto viene rimossa e rimane solo il chicco.
Attenzione però, perché a questo punto il chicco non ha ancora il suo colore iconico, marroncino, che assumerà a seguito del processo di tostatura. Nel video, potete vedere il colore naturale, bianco panna, del chicco, che si presenta elastico e umido.
A questo punto, i sacchi di iuta colmi di chicchi vengono inviati in Europa, dove raggiungono le torrefazioni. Ogni marchio di caffè ha le proprie e qui il chicco affronta l’ultimo processo: viene tostato. La tostatura è un processo delicato e la temperatura, di circa 180 gradi, e la durata sono determinanti per bilanciare dolcezza, acidità e amaro.
La tostatura è indispensabile per sprigionare tutti gli aromi del chicco.
In base alla durata, dai 9 ai 15 minuti circa, abbiamo varie gradazioni di tostatura: da quella chiara, che dà un caffè più acido, alla media fino alla scura, per spingere sull‘amarezza e sulla corposità, tipiche ad esempio del nostro caffè espresso.