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10 Gennaio 2025
18:30

Dall’intelligenza artificiale al doppio arbitro: Fabio Caressa ci racconta come sarà il calcio del futuro

Fabio Caressa, giornalista e telecronista tv, ha parlato di tecnologia e intelligenza artificiale nel calcio, spiegando come cambierà in futuro questo sport.

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Negli ultimi anni, la tecnologia ha profondamente trasformato il mondo del calcio, introducendo strumenti che hanno migliorato la precisione delle decisioni arbitrali e la comprensione del gioco. Un esempio chiave che ha segnato l'introduzione della tecnologia nel calcio italiano è l'episodio del gol di Muntari durante Milan-Juventus, in cui il pallone entrò chiaramente in porta senza che l'arbitro convalidasse la rete. Questo evento ha portato all'introduzione della goal-line technology, uno strumento oggi indispensabile.

Questi sono alcuni dei temi affrontati durante la nostra intervista con Fabio Caressa, classe '67, giornalista, telecronista sportivo e conduttore televisivo. La nostra Maria Bosco lo ha intervistato in questa nuova puntata della serie La Scienza del Calcio, andando ad esplorare le maggiori novità in ambito tecnologico che hanno cambiato il mondo del calcio e passando in rassegna alcuni episodi che hanno fatto la storia di questo sport.

"La cosa che ha influito di più in questi anni non è tanto uno strumento in sé, quanto l'analisi dei dati, cioè la capacità che abbiamo adesso di avere dei dati a disposizione per spiegare quello che succede in campo", racconta Caressa. Club come il Liverpool, per esempio, utilizzano software avanzati di intelligenza artificiale, come TacticAI, per ottimizzare strategie come la gestione dei calci d'angolo. Questo strumento, allenato con i dati della Premier League, è in grado di suggerire le tattiche migliori per massimizzare le possibilità di segnare, dimostrando quanto i dati possano influenzare le decisioni tecniche

L'evoluzione della tecnologia ha cambiato anche la gestione della salute degli atleti. Oggi, attraverso il monitoraggio dei parametri fisiologici come il battito cardiaco e la resistenza allo sforzo, è possibile prevenire infortuni grazie a sistemi predittivi basati sull'analisi dei dati. "Di questo ne ho parlato recentemente con Simone Inzaghi – ci racconta Caressa -, perché l'allenatore dell'Inter è stato il primo a parlarne. Lui ha introdotto un sistema di rilevazione scientifica per il turn over, che è anche predittiva sui possibili infortuni. E questo sistema si basa proprio sui dati che loro hanno a disposizione da un punto di vista medico".

Guardando al futuro, si è discusso anche della possibilità di sostituire il ruolo del guardalinee con un secondo arbitro in campo: "La figura del guardalinee ormai sta diventando palesemente obsoleta – spiega Caressa -. Invece che due guardalinee un solo arbitro, converrà avere due arbitri, uno per ogni metà del campo, e magari potenziare la parte VAR inserendo un esperto di immagini", ha concluso.

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