Dentro alla Casa Bianca: come è fatta, come è stata costruita e i sistemi di sicurezza

Chi almeno una volta nella vita non si è chiesto com'è all'interno la famosa Casa bianca? L'edificio, sede ufficiale della presidenza e residenza ufficiale del presidente degli Stati Uniti, si trova al civico 1600 di Pennsylvania Avenue (Washington, DC). In tutto, ha 132 stanze 35 bagni, 8 scalinate, 3 ascensori e 28 camini, il tutto distribuito su 6 piani per 5.100 metri quadrati e 21,33 metri d'altezza. In questo video abbiamo ricreato delle animazioni 3D per spiegarvi com’è fatta al suo interno, come funzionano i sistemi di sicurezza e, soprattutto, perché è bianca.

Cosa c’è nella Casa Bianca: gli interni

Nel corpo centrale ci sono le stanze private del presidente e della sua famiglia, che occupano quasi totalmente il secondo piano. Al primo piano invece ci sono molte stanze, ma le più famose sono tre: la prima è la stanza verde, usata in passato come sala da tè e sala da pranzo. La seconda è la stanza rossa, dove avvengono i ricevimenti, e poi la stanza blu, che è di forma ovale, anch'essa usata per i ricevimenti, ma nota soprattutto perché è qui che ogni anno viene posto l'albero di Natale.

Oltre al corpo principale ci sono anche le due ali laterali, l’ala est – dove iniziano le visite guidate e gli eventi e dove ci sono gli uffici della First lady, del suo staff e del segretario di Stato – e la più famosa ala ovest, dove si trova lo studio ovale, ossia l’ufficio del presidente degli Stati Uniti. I vetri della stanza sono antiproiettile, e ogni presidente può decorarla a suo piacimento. Sempre in quest’ala è presente un’altra stanza importantissima, la “situation room”, dove il presidente e i suoi ministri prendono le decisioni più importanti.

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Ma la Casa Bianca non è tutta serietà e burocrazia, e ci sono anche aree dedicate allo svago, come un cinema, una piscina, una biblioteca e uno spazio extra che il presidente di turno sceglie come adibire e utilizzare. Ad esempio Richard Nixon l'aveva trasformata in una sala dei giochi con tavolo da biliardo, mentre Barack Obama aveva fatto realizzare un campo da basket.

Ma perché… Casa Bianca?

L’edificio della Casa Bianca fu progettato dall’architetto John Adams e la prima pietra fu posata nell’ottobre del 1792. A inizio Novecento il presidente Theodore Roosevelt fece costruire l’ala est e l’ala ovest e nei primi anni ‘50 il presidente Harry Truman decise di lasciare integri solo i muri esterni del palazzo principale e di demolire tutto quello che c’era dentro, così da ricostruire tutto.

Nel corso del tempo questo luogo ha anche cambiato nome: inizialmente era la “casa del presidente” o il “palazzo del presidente” e venne ribattezzata casa bianca in modo ufficiale dal presidente Theodore Roosevelt nel 1901.

Il colore è legato principalmente a una questione di tradizione. Fin dal suo primo giorno il palazzo del presidente venne dipinto con una vernice bianca a base di calce che all’epoca non aveva una funzione solo estetica ma anche di protezione dell’edificio dalle intemperie, visto che era realizzato in buona parte con dell’arenaria, che non è una roccia particolarmente resistente.

Per rimanere di questo bianco candido, la Casa Bianca va ritinteggiata di quando in quando: dopo anni di passate di vernici al piombo, oggi viene ridipinta con una particolare vernice tedesca chiamata “whisper white” che costa circa 37 dollari al litro. Considerando che per ritinteggiare tutte le facciate esterne in media vengono utilizzati più di 2100 litri di vernice, la spesa ammonta a circa 80 mila euro ogni volta.

I sistemi di sicurezza della White House

L'area della Casa Bianca si trova in una zona di restrizione di volo altamente controllata e in vari parti della città sono presenti lanciatori di missili terra-aria per abbattere eventuali minacce. Inoltre, il perimetro della Casa Bianca è pieno di telecamere a infrarossi e tutto è circondato da una recinzione alta 3,3 metri con sensori sensibili alla pressione che segnalano alla sicurezza se qualcuno cercasse di scavalcare. Come anticipato ci sono anche finestre con vetri antiproiettile, e la Situation Room è progettata per resistere anche in caso di attacco nucleare.

Questo edificio, però, è anche un museo e ogni giorno è visitato da migliaia di persone, e non tutte potrebbero avere buone intenzioni. Proprio per questo per visitarla bisogna prenotarsi con almeno 21 giorni di anticipo per permettere alle autorità di controllare i documenti di identità e i passaporti di ogni visitatore.