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21 Dicembre 2025
15:00

Cosa hanno di speciale i guanti da portiere: materiali, design e tecnologia cambiano il modo di parare i gol

I guanti trasformano la mano del portiere: dal lattice che amplifica la presa alla tecnologia Fingersave che protegge le dita, fino ai tagli di vestibilità che cambiano sensibilità e controllo.

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Cosa hanno di speciale i guanti da portiere: materiali, design e tecnologia cambiano il modo di parare i gol
guanti portiere

I guanti da portiere sono diventati nel tempo un’estensione della mano: oggi combinano protezione, presa e sensibilità in un unico strumento. Il lattice si deforma al contatto con il pallone, aumentando la superficie di presa e assorbendo parte dell’urto, mentre le cuciture definiscono diversi tagli di vestibilità. Nel dorso, le stecche del sistema Fingersave riducono le iperestensioni e proteggono le dita nei tiri più violenti. Ognuno di questi elementi nasce da test sul campo e piccole innovazioni progettate per dare al portiere la sicurezza di gestire anche il tiro più imprevedibile.

Come funziona un guanto da portiere: materiali e composizione

A prima vista sembrano due semplici guanti in lattice colorato, ma in realtà ogni parte di un guanto da portiere ha una funzione precisa e lavora in sinergia con le altre, come gli ingranaggi di un orologio.

Il palmo è il cuore del guanto. È quasi sempre in schiuma di lattice naturale o sintetico, una struttura porosa che si deforma leggermente al contatto con la palla: il materiale si “schiaccia”, aumenta la superficie di contatto e migliora la presa. Un pallone da calcio non è perfettamente liscio a causa di cuciture e micro-irregolarità che offrono al lattice punti di ancoraggio, permettendogli di adattarsi a queste asperità e generare più attrito. Nei modelli pensati per la pioggia, il lattice può essere trattato con formulazioni specifiche — come additivi idrofobici o particelle reattive — che aiutano a mantenere il grip anche in condizioni bagnate. Il lattice naturale offre una presa migliore, ma tende a usurarsi più rapidamente rispetto alla variante sintetica.

Il dorso ha un ruolo diverso: qui conta la protezione. Materiali come neoprene, mesh traspirante e schiuma EVA servono ad assorbire gli urti e a dare stabilità quando il portiere colpisce il pallone di pugno. Alcune aree sono rinforzate per ridurre gli stress sulle articolazioni, dettaglio che può fare la differenza nelle respinte più violente.

Infine, la chiusura al polso (strap) tiene tutto insieme. Può sembrare un semplice cinturino con velcro, ma la sua tensione è studiata per bloccare il guanto al posto giusto: se si muove anche solo di pochi millimetri, la precisione nella presa cala sensibilmente.

Infografica guanti portiere

I tagli di vestibilità e l'effetto sulla presa

Il modo in cui un guanto “abbraccia” la mano è fondamentale. Per questo motivo esistono diversi tagli di vestibilità, che influenzano sia la sensazione di contatto con il pallone che la superficie utile di presa.

  • Flat cut (classico): È il taglio tradizionale, quello dei guanti “piatti”. Le cuciture sono all’esterno delle dita, la calzata risulta leggermente più ampia e la mano ha più libertà di movimento. Garantisce una buona quantità di lattice a contatto con la palla ed è spesso utilizzato per il suo equilibrio tra comfort e durata.
  • Negative cut (aderente): Qui le cuciture sono interne, così il lattice resta più vicino alla pelle e il guanto diventa quasi una seconda pelle. Offre grande sensibilità e precisione nel controllo del pallone, motivo per cui è uno dei tagli preferiti dai professionisti. Tuttavia subisce una maggiore usura rispetto al flat cut.
  • Roll finger (avvolgente): In questo taglio il lattice avvolge le dita senza cuciture laterali, creando una superficie di contatto continua. Il risultato è un grip più uniforme e una sensazione di presa morbida e avvolgente, particolarmente utile in condizioni di bagnato o quando il pallone tende a scivolare.
  • Hybrid cut (misto): Molti guanti moderni combinano elementi dei diversi tagli — per esempio, dita centrali in negative cut e indice e mignolo in roll. È una soluzione pensata per bilanciare grip, comfort e libertà di movimento, adattandosi meglio alla forma della mano e allo stile di parata di ciascun portiere.

La tecnologie Fingersave che protegge le dita

Tra le innovazioni più riconoscibili dei guanti moderni c’è la tecnologia Fingersave, nata per evitare le iperestensioni delle dita. All’interno del dorso ci sono spine protettive flessibili, progettate per piegarsi con il movimento naturale delle dita in avanti, ma offrire sostegno quando vengono spinte all’indietro, riducendo il rischio di iperestensione.

Noer Manuel
Il dorso del guanto presenta aree rinforzate per assorbire gli urti negli interventi con i pugni; Credit: Danilo Borges/copa2014.gov.br Licença Creative Commons Atribuição 3.0 Brasil, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons

È come avere un mini-esoscheletro nel guanto. Quando una palla arriva sulle dita del portiere, le stecche resistono alla torsione e assorbono parte dell’energia, riducendo il rischio di distorsioni o fratture.

Alcuni modelli permettono di rimuoverle, per chi preferisce più libertà. È un compromesso tra protezione e sensibilità: i professionisti spesso le evitano, mentre chi gioca a livello amatoriale le sceglie per sentirsi più sicuro.

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