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14 Giugno 2024
15:41

Donare il sangue e perché farlo: requisiti, vantaggi ed è davvero così doloroso?

Donare il sangue permette di salvare ogni anno la vita a più di 630 mila persone. Rispondiamo quindi a tutte le domande principali sull'argomento.

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Donare il sangue e perché farlo: requisiti, vantaggi ed è davvero così doloroso?
donazione sangue

Oggi, 14 giugno, è la giornata mondiale dei donatori di sangue, istituita proprio questo giorno in onore del biologo austriaco Karl Landsteiner – scopritore del sistema AB0 e co-scopritore del fattore Rh. Quindi quale migliore occasione per parlare delle donazioni di sangue? Questa pratica è ottima non solo per chi riceve il sangue ma anche per il donatore stesso, che riceve esami del sangue approfonditi in modo del tutto gratuito. Ma come si fa a diventare donatori? Quanto sangue viene prelevato? E quanto è doloroso donare?

Insomma, tantissime domande alle quali oggi daremo una risposta, così da chiarire ogni dubbio.

Come funziona una donazione di sangue?

Ogni donazione parte con una visita da parte del medico per verificare lo stato di salute del paziente. Dopodiché viene fatto compilare un questionario per valutare le abitudini del donatore. Se ad esempio una persona ha rapporti sessuali non protetti, quindi senza preservativo, con numerosi partner occasionali o fa uso abituale di droghe – soprattutto quelle più pericolose come cocaina, eroina o anfetamine – non viene ammesso alla donazione.

Ovviamente il test a crocette non è un sistema di sicurezza sufficiente e per questo motivo prima di ogni donazione viene fatto anche un prelievo del sangue, così da essere sicuri che tutti i parametri del donatore siano idonei. A questo punto si procede con il prelievo del sangue: ad ogni donazione si prelevano 450 ml, quindi poco meno di mezzo litro. Può sembrare molto, ma considerate che nel nostro corpo ci sono mediamente 4-5 litri di sangue – anche se questo valore ovviamente dipende dalla vostra corporatura. In termini di tempistiche, ogni donazione dura circa 10-15 minuti e si può donare sangue intero ogni 3 mesi per gli uomini e 2 volte l’anno – quindi in sostanza ogni 6 mesi – per le donne. Questa differenza è legata al fatto che le donne hanno anche il ciclo mestruale, quindi visto che c’è già una perdita naturale di sangue è necessario aspettare più tempo. Per le donne che invece sono già in menopausa si può fare ogni 3 mesi.

Donare singole componenti del sangue

In realtà quello che vi ho spiegato è la donazione di sangue “intero”, cioè di sangue con all’interno tutte le componenti. Esistono però anche altre tipologie di donazione, come quelle di plasma o di piastrine che servono per creare farmaci particolari. Concettualmente funzionano in modo simile alla donazione classica, anche se in questo caso il sangue prelevato viene fatto passare attraverso appositi macchinari che separano solo le componenti di interesse e re-iniettano il resto nel nostro organismo. Queste donazioni durano di più, circa un’oretta, ma visto che la maggior parte del sangue viene re-iniettato nel nostro corpo, possono essere fatte a intervalli di tempo più ravvicinati. Ad esempio, per il plasma si può donare ogni 14 giorni.

Chi può diventare donatore di sangue?

Per donare il sangue bisogna soddisfare alcuni requisiti come:

  • pesare almeno 50 kg;
  • essere in buono stato di salute;
  • avere un’età tra i 18 e i 65 anni (se donate nei centri mobili) o i 70 anni (se donate in ospedale).

Poi se durante gli esami del sangue effettuati prima della donazione qualche valore non fosse a norma o se venissero riscontrate particolari patologie la donazione potrebbe venire sospesa. Questo serve ovviamente per tutelare chi riceve il sangue. Stesso discorso anche per chi si è tatuato o ha fatto piercing negli ultimi 6 mesi: non si può donare perché non possiamo sapere se sono state rispettate le norme igienico sanitarie e quindi, per evitare di donare sangue infetto, viene chiesto di aspettare. Idem per chi ha viaggiato in particolari Paesi a rischio dal punto di vista sanitario. Comunque, sul sito del Ministero della Salute è presente l'elenco completo delle patologie che possono causare l'esclusione dalla donazione.

Una cosa importante da tenere a mente è che, indipendentemente da quale sia il vostro gruppo sanguigno, il vostro sangue serve e qualunque gruppo è prezioso.

Chi riceve il nostro sangue donato?

Per prima cosa chiariamo una bufala che ho letto diverse volte online: il sangue che doniamo non viene venduto ma viene usato solamente in modo legale per salvare vite umane. Infatti esistono alcune patologie o interventi che necessitano per forza di trasfusioni. Tanto per fare due esempi, le persone affette da talassemia necessitano di circa 25 trasfusioni all’anno per sopravvivere, mentre chi fa un trapianto di cuore ha bisogno dalle 30 alle 40 sacche di sangue. Se prendiamo i dati del 2022, solo in Italia ci sono stati 639 mila pazienti che si sono salvati grazie alle trasfusioni dei donatori.

Il sangue non utilizzato viene buttato?

Anche su questo gira molta disinformazione. Il concetto chiave è che il sangue che doniamo, ovviamente, non si conserva all’infinito. Ad esempio i concentrati di globuli rossi si conservano tranquillamente per 42 giorni in frigo ma possono durare addirittura per anni se vengono mantenuti a -60°C. Altre componenti invece, come ad esempio i concentrati di globuli bianchi, devono essere utilizzati entro 24 ore. Quindi dal sangue che doniamo, a seconda di ciò che serve, vengono estratte le componenti necessarie e questo serve per minimizzare la quantità di sangue che non viene utilizzata.

Cosa succede al corpo e quali sono i vantaggi di donare il sangue

Ovviamente trattandosi di volontariato non veniamo pagati – a differenza di come viene fatto ad esempio non so, negli Stati Uniti. Ma questo non vuol dire che non ci siano vantaggi per chi dona: anzi! 
La cosa veramente bella di donare il sangue infatti, oltre al sapere di aver salvato delle vite umane, è che noi stessi riceviamo dei controlli del sangue approfonditi e gratuiti!
Infatti al momento della donazione il donatore viene sottoposto a esami del sangue completi e a test per individuare HIV, epatite B e C e sifilide e ai donatori periodici vengono controllati regolarmente anche i livelli di colesterolo, trigliceridi, creatinina e ferritina.

 Ah, e in termini di vantaggi, per chi dona è prevista una colazione omaggio e se siete lavoratori dipendenti avete diritto a un permesso di lavoro per l’intera la giornata, conservando la normale retribuzione.

Fa male donare il sangue?

So che questa forse è la domanda che più spesso ho sentito quando si parla di donazione. E ci sta, è normale, tantissime persone hanno paura degli aghi e proprio questo le ferma dal diventare donatori.  In realtà a dispetto di quello che potremmo pensare non è così drammatico. Certo, quando veniamo punti sentiamo un pizzico, è normale, ma roba di qualche secondo e poi il dolore sparisce. Poi, prima vi dicevo che prima della donazione viene fatto un prelievo: l’ago che si usa è lo stesso, quindi di fatto si viene punti una sola volta.

Poi ognuno ha la propria sensibilità, quindi ci sta che qualcuno soffra di più e qualcuno di meno. Ma considerate che bene o male tutti prima o poi dobbiamo avere a che fare con degli aghi – vi auguro di no eh, però statisticamente è abbastanza comune. Quindi forse meglio provare a combattere questa paura mentre siamo in una condizione “rilassata” piuttosto che quando già stiamo male!

Come si diventa donatori?

Chiudiamo con una domanda più pratica, cioè come si fa a diventare donatori. In Italia ci sono principalmente quattro associazioni di volontariato che si occupano di donazione di sangue e sono AVIS, Croce Rossa, Fidas e Fratres. Quindi vi iscrivete, fate gli esami necessari per assicurarvi che siate idonei alla donazione e il gioco è fatto. Tutto qui, semplice semplice.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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