
Yellowstone è un vulcano attivo situato principalmente in Wyoming, negli USA, sotto l'omonimo parco nazionale. A differenza dei classici vulcani, non è visibile una struttura "a cono" che svetta nel cielo come una montagna: Yellowstone infatti è una "grande caldera", proprio come i l'area dei Campi Flegrei in Campania. Ma cos'è una caldera? E se dovesse eruttare Yellowstone cosa succederebbe?

Una caldera – per dirla in modo facile – è una depressione che si forma quando la parte superiore dell’edificio vulcanico collassa in seguito ad un'eruzione vulcanica particolarmente intensa. Yellowstone in realtà è formato non da una ma da una serie di caldere vulcaniche, che si sono sovrapposte tra loro nel tempo.
Si tratta di una struttura vulcanica così estesa che per secoli nessuno si rese conto di trovarsi al di sopra di un vulcano. Per fare un confronto, la sua estensione (3900 km2) è pari circa a quella della Valle D'Aosta (3263 km2).
Uno degli aspetti geologicamente più interessanti del vulcano è la sua origine. Si tratta di un punto caldo, detto anche "hot spot", cioè di una risalita di un pennacchio di magma dal mantello: per intenderci, è lo stesso meccanismo che ha permesso la formazione delle Hawaii! L'unica differenza è che in questo caso il punto caldo è al di sotto di un continente e non in mezzo all'oceano. Gli esperti dell’USGS hanno stimato un diametro della camera magmatica tra i 40 e gli 80 km che si trova ad una profondità compresa tra gli 8 e i 16 km.

Anche se la sua ultima eruzione risale circa a 3300 anni fa, Yellowstone è un vulcano attivo. Questo è testimoniato dall'intensa attività idrotermale che interessa tutta l'area del vulcano: geyser, pozze di fango e fumarole sono estremamente abbonanti. Pensate che qui si trova circa il 55% di tutti i geyser del mondo!
Ma cosa accadrebbe in caso di eruzione? Ed è probabile che ciò accada? Nel video spieghiamo i rischi di un'esplosione dello Yellowstone, i pericoli reali e le possibili conseguenze in caso di esplosione.

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