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21 Aprile 2024
7:00

È vero che Roma è nata il 21 aprile del 753 a.C.? La leggenda e la storia del natale di Roma

Il 21 aprile Roma, capitale d'Italia e "città eterna", festeggia il suo 2777° compleanno. Secondo una consolidata leggenda, infatti, la città sarebbe stata fondata da Romolo il 21 aprile 753 a.C. Quanto c'è di vero in questo mito?

A cura di Erminio Fonzo
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È vero che Roma è nata il 21 aprile del 753 a.C.? La leggenda e la storia del natale di Roma
fondazione roma 21 aprile 753

Secondo l’autore latino Varrone, la città di Roma nacque il 21 aprile dell'anno 753 a.C. ed è per questo che ogni anno si festeggia in questa data il natale di Roma. La giornata, detta anche Dies Romana, in genere prevede l'organizzazione di spettacoli, sfilate e altri eventi. Oggi si festeggerebbe dunque il 2777° compleanno della “città eterna”. Una celeberrima leggenda racconta infatti che Romolo, il primo re di Roma, fondò la città dopo aver ucciso il fratello gemello Remo. Storici e archeologi, però, forniscono una spiegazione diversa. Molto probabilmente Roma si è formata per “sinecismo”, cioè unificazione progressiva dei villaggi sparsi sui colli (Palatino, Campidoglio, Aventino, ecc.) situati nella zona. La città non è nata, quindi, in un singolo giorno, ma attraverso un processo di lunga durata. Tuttavia i ritrovamenti archeologici dimostrano che alcuni elementi del mito sono basati su fatti reali: la prima cinta muraria, per esempio, è stata effettivamente costruita nell’VIII secolo. Non vi sono certezze, invece, sul significato del nome "Roma".

Chi ha scelto la data del 21 aprile 753 a.C.

Che Roma sia stata fondata il 21 aprile 753 a.C. è stato affermato per la prima volta da Marco Terenzio Varrone, un erudito del I secolo a.C.

Marco Terenzio Varrone
Marco Terenzio Varrone

Varrone, basandosi sulle ricerche di un altro studioso, Lucio Taruzio Firmano, dedusse che la città era nata in una data che noi, con il nostro calendario, identifichiamo con il 21 aprile 753 a.C. La “proposta” di Varrone ebbe successo e, nel giro di alcuni decenni, fu accettata da tutti come data della fondazione di Roma. Inoltre i romani, che fino ad allora identificavano gli anni in base al nome dei consoli in carica, iniziarono a contarli ab urbe condita, cioè dalla fondazione della città. Il 753 era l’anno 1, mentre quello che per noi è il 2024 d.C., sarebbe il 2777 a.u.c.

La leggenda della fondazione di Roma

Sin dall’epoca antica, la nascita di Roma era narrata da numerose leggende, che in età augustea (tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.) assunsero una forma più definita e si collegarono alla data stabilita da Varrone, dando vita a un racconto coerente.

Secondo il mito, Roma fu fondata da Romolo, appartenente alla famiglia reale di Alba Longa, una potente città dell’area dei colli albani. Romolo e il suo gemello Remo erano figli del dio Marte e di Rea Silvia, a sua volta figlia del re di Alba Longa, Numitore. Il trono di Alba Longa era stato usurpato dal fratello di Numitore, Amulio, il quale, venuto a sapere della nascita dei due gemelli, ordinò che fossero uccisi.

Il servo incaricato di eseguire l’ordine, però, non trovò il coraggio di sopprimere i due neonati e li collocò in una cesta, che abbandonò nel Tevere. La cesta si arenò nella zona dove sarebbe sorta Roma e i due gemelli si salvarono perché furono allattati da una “lupa” (probabilmente da intendere come prostituta e non come animale) e poi furono adottati da un pastore. Nell’anno 753, diventati adulti, uccisero Amulio, restituirono il trono di Alba Longa a Numitore e decisero di fondare una città nel luogo dove erano cresciuti.

La lupa capitolina, simbolo della città
La lupa capitolina, simbolo della città

Entrambi i fratelli, però, volevano diventare sovrani della nuova città e stabilirono che la scelta sarebbe spettata agli dei. Perciò si posizionarono su due colli poco distanti, Romolo sul Palatino e Remo sull’Aventino, in attesa che gli dei mandassero un presagio. Remo avvistò sei avvoltoi, suo fratello dodici: gli dei avevano scelto Romolo, che fondò la città sul colle del Palatino, tracciando il perimetro delle mura, e la chiamò Roma dal suo nome. Uccise inoltre Remo, che non aveva accettato il risultato della contesa.

La  vera storia dietro la leggenda

Quando di c’è di vero nella leggenda? Probabilmente poco, ma il mito è stato costruito su alcuni elementi reali.

Sulla base delle evidenze archeologiche, gli storici ritengono che l’area dove è sorta Roma fosse “frequentata” già molto secoli prima del 753 a.C. per attività commerciali. La zona, infatti, era strategica per il commercio del sale e del bestiame – all’epoca due merci molto importanti – trovandosi a poca distanza dal mare e disponendo di un corso d’acqua navigabile come il Tevere. Inoltre, le colline situate nell’area consentivano un’efficace difesa contro i nemici. Per questa ragione, nella zona sorsero alcuni insediamenti già negli ultimi secoli del II millennio a.C.

La zona dove nacque Roma (credits Cristiano 64)
La zona dove nacque Roma (credits Cristiano 64)

Roma, secondo la maggior parte degli studiosi, nacque dalla progressiva unificazione degli insediamenti fondati sui colli. Le evidenze archeologiche dimostrano che la prima cinta muraria fu edificata nell’VIII a.C. e che nello stesso secolo fu fondato un insediamento sul Palatino, come vuole il mito.

Naturalmente, non trova riscontro nell’archeologia la data del 21 aprile, anche in considerazione del fatto che il processo di formazione della città è durato a lungo e, di conseguenza, non si può individuare il giorno preciso nel quale Roma è nata.

Resti di capanne sul Palatino risalenti all'VIII secolo a. C.
Resti di capanne sul Palatino risalenti all’VIII secolo a. C.

Il nome della città e la storicità di Romolo

Se il nome molto probabilmente non deriva da Romolo, perché la città si chiama Roma? La risposta è semplicissima: non lo sappiamo. Il significato del nome si perse già in età antica e gli storici moderni hanno formulato numerose ipotesi, nessuna delle quali provata. Il nome Roma potrebbe derivare dalla parola etrusca rhuma, che significa mammella, in riferimento alla storia della lupa o alla conformazione collinare della zona; dal greco rhome, che significa forza; dalla radice –ruo, che significa scorrere e avrebbe dato origine anche a un presunto nome arcaico del Tevere, Rumon. Nessuna ipotesi, però, gode del consenso della comunità scientifica.

Tuttavia Romolo, anche se non ha dato nome alla città, è molto probabilmente un personaggio realmente esistito e, secondo alcuni storici, è stato il capostipite della gens (famiglia allargata) Romilia, esistente ancora in età imperiale.

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