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28 Marzo 2024
10:00

Ecco il primo cortometraggio creato con Sora, l’intelligenza artificiale di OpenAI: il video

“Air Head” del gruppo shy kids è il primo cortometraggio realizzato interamente con Sora, l'AI text-to-video di OpenAI. L'uso dell'intelligenza artificiale negli studios solleva però le preoccupazioni dei lavoratori di Hollywood.

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Ecco il primo cortometraggio creato con Sora, l’intelligenza artificiale di OpenAI: il video
air head shy kids cortometraggio sora openai AI
Credits: KaraVideo.ai

Si intitola Air Head il primo cortometraggio, pubblicato nei giorni scorsi dal gruppo shy kids, interamente realizzato con Sora, il sistema text-to-video di OpenAI basato su intelligenza artificiale per generare video ultra-realistici a partire da input testuali. Nel cortometraggio si vedono diverse scene in cui vari personaggi hanno, al posto della testa, un palloncino giallo. Inoltre, l'opera di shy kids mostra vari palloncini gialli, di forme e dimensioni diverse, volare nelle ambientazioni più disparate. La notizia non giunge inaspettata: come rivelato da Bloomberg, infatti, l'azienda che sviluppa ChatGPT ha recentemente promosso Sora tra alcuni registi e studios di Hollywood.

L'uso dell'AI nella produzione di film potrebbe ridisegnare il settore cinematografico abbattendo costi di produzione con il taglio di diversi posti di lavoro. Secondo alcune stime della California Film Commission, soltanto in California l'industria dei film dà lavoro a circa 700.000 persone pagando quasi 70 miliardi di dollari all'anno di stipendi. I timori che attori “minori” e comparse nutrono nei confronti di strumenti basati sull'AI come Sora, che riescono già ora a raggiungere un livello di realismo impressionante (seppur con qualche errore), sono dunque più che plausibili.

OpenAI Sora | Geopop
Esempio di video creato interamente con Sora. Credits: OpenAI.

Quando l'AI commetterà errori prossimi allo zero, a essere sostituiti non sarebbero solo gli interpreti dei film, ma anche altre figure di "contorno" come sceneggiatori, macchinisti, costumisti, tecnici del suono, assistenti vari di regia, e così via, il cui ruolo è (almeno per il momento) indispensabile per la produzione dei contenuti.

Gli scioperi di cui abbiamo avuto notizia nella seconda metà del 2023 e che hanno visto contrapposti da una parte lo Screen Actors Guild (il sindacato degli attori) e dall'altra l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (l’associazione che rappresenta oltre 350 società di produzione televisiva e cinematografica statunitensi) sono stati una chiara dimostrazione di quanta preoccupazione ci sia tra gli addetti ai lavori di questo settore.

Andando a ridurre il personale necessario per realizzare i film, le case di produzione abbatterebbero notevolmente i costi di produzione, ottenendo così margini più elevati. Potrebbero inoltre decidere di abbassare i prezzi dei biglietti per invogliare gli utenti ad andare al cinema.

Queste preoccupazioni riaccendono l'attenzione sul tema delle regolamentazioni legate all'impatto dell'AI nel mondo del lavoro. Al momento non si ha notizia di possibili regolamentazioni relativamente al mondo del cinema. Bisognerà vedere se associazioni di categoria – come la già menzionata Screen Actors Guild – e politici USA si mobiliteranno in tal senso per evitare la precarietà dei posti di lavoro e garantire stipendi equi.

Altre questioni legali, che dovranno inevitabilmente essere affrontate da un possibile regolamento futuro, riguardano la modalità con cui avviene l'addestramento di strumenti text-to-video come Sora. Con cosa vengono addestrati gli algoritmi? Viene impiegato soltanto materiale copyright free o anche quello protetto dal diritto d'autore, ma senza permesso? Come bisognerebbe calcolare i compensi di coloro che hanno prodotto materiale usato da aziende come OpenAI per addestrare i loro modelli generativi? A tutte queste domande, almeno per il momento, non c'è una risposta.

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