L'allarme siccità è alto in tutto il Paese ormai da diverse settimane, soprattutto nel Nord Italia e in tutta l'area del Po.
Al momento le Regioni stanno valutando la possibilità di varare ordinanze per razionare l'acqua e, parallelamente, il Governo dovrà valutare se concedere lo stato d'emergenza alle Regioni colpite – cosa che, vista la situazione, molto probabilmente accadrà.
Se ciò dovesse effettivamente avvenire sarebbe possibile aiutare le aziende agricole a salvare i raccolti, in particolar modo fornendo autobotti laddove l'acqua fosse insufficiente per irrigare i campi. D'altro canto le Regioni potrebbero anche richiedere al Governo l'accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la realizzazione di nuovi invasi aumentando l'accumulo e lo stoccaggio di acqua potabile durante i periodi di pioggia intensa da usare nei periodi più siccitosi come quello che stiamo affrontando ora.
In realtà per far fronte alla situazione da diversi giorni molti Comuni italiani stanno già attivando autonomamente delle ordinanze di razionamento dell'acqua. In Piemonte, la regione più colpita, sono circa 250 i Comuni che ne hanno regolamentato l'uso, ai quali se ne aggiungono 40 nel Veneto e 13 in Liguria. Non è da escludere però nelle prossime settimane che l'elenco si allunghi andando ad includere altri Comuni e Regioni. Ma in cosa consistono le ordinanze?
In realtà non esiste un'unica formula generale: molti Comuni ad esempio stanno razionando l'acqua per scopi non primari che comprendono tagli all'acqua "ludica" (quella dei parchi divertimenti per intenderci), usata per alimentare fontane, piscine e per innaffiare gli orti. Altri Comuni invece stanno invitando la popolazione a limitare l'uso dell'acqua nelle ore notturne, così da ridurre almeno un po' il carico della rete idrica.
Un ultimo fronte è quello delle centrali idroelettriche: a causa della scarsità d'acqua ne sono già state chiuse sette. Queste le parole del Ministro Cingolani:
La politica dell’acqua non è scorrelata da quella energica […] Basti pensare che in questo momento di estrema siccità si stanno chiudendo le centrali idroelettriche perché non c’è flusso. Sono molto preoccupato. […] Il flusso per l’idroelettrico è cruciale, anche per il raffreddamento delle centrali.