
Lunedì 22 settembre 2025 alle 20:19 italiane (18:19 UTC) terminerà ufficialmente l'estate e inizierà quindi l'autunno: sì, il momento in cui avviene il cambio di stagione non è un'intera giornata ma un preciso momento, chiamato equinozio d'autunno (o meglio equinozio di settembre), in cui il Sole attraversa l'equatore celeste da nord verso sud. Durante quella giornata, ogni punto del pianeta avrà 12 ore di luce e 12 ore di buio: questo è letteralmente il significato del termine “equinozio”, che deriva dal latino aequa nox (“notte uguale [al dì]”).
Cosa succede nel giorno dell'equinozio e cosa significa dal punto di vista astronomico
Per definizione, il giorno dell'equinozio è scandito – quasi esattamente – da 12 ore di luce e 12 ore di buio. Per noi nell'emisfero boreale, l'equinozio avviene durante un periodo di accorciamento del dì: le ore di luce stanno infatti diminuendo dal 21 giugno, giorno del solstizio d'estate, e lo faranno fino al solstizio d'inverno che quest'anno cadrà il 21 dicembre. Risulta naturale quindi prendere questo giorno come il confine tra la stagione estiva e quella autunnale, in cui la durata del dì supera quella della notte.
L'inverso avviene naturalmente nell'emisfero australe: lì le ore di luce aumentano progressivamente dopo il solstizio d'estate, e l'equinozio di settembre rappresenta il momento in cui il dì supera in durata la notte, dando quindi inizio alla primavera.
Ma come funziona tutto questo dal punto di vista astronomico? Il motivo è il fatto che l'asse terrestre è inclinato rispetto al piano su cui orbita la Terra. Per la precisione, l'inclinazione dell'asse terrestre è di 23°27′. Ora, mentre il nostro pianeta si muove lungo la sua orbita attorno al Sole, questa inclinazione fa sì che nel corso dell'anno cambi anche l'altezza del Sole nel cielo e di conseguenza la durata del dì: è lo stesso motivo per cui sul nostro pianeta si alternano le stagioni.
In questo moto apparente del Sole sulla volta celeste nel corso dell'anno, gli equinozi rappresentano due momenti importanti. Se proiettiamo l'equatore terrestre sulla volta celeste otteniamo il cosiddetto equatore celeste, che divide il cielo in due parti uguali. Nella nostra primavera ed estate il Sole si trova al di sopra dell'equatore celeste: sale fino al solstizio e comincia a scendere subito dopo. L'equinozio d'autunno è il momento in cui il Sole si trova esattamente sull'equatore celeste per sconfinare nell'emisfero meridionale della volta celeste.
Sulla Terra questo si traduce nel fatto che all'equatore, a mezzogiorno del giorno di equinozio, il Sole è perfettamente allo zenit: in quel momento gli oggetti non proiettano ombre! Questo comporta che la linea che divide il dì dalla notte (in gergo tecnico circolo di illuminazione o terminatore) passa per i poli terrestri: geometricamente significa che ogni punto sulla superficie terrestre, nel corso delle 24 ore, compie metà percorso nella parte illuminata dal Sole e metà percorso nella parte buia della Terra. In altre parole, ovunque nel nostro pianeta il giorno è diviso in durate uguali di dì e notte. Negli altri giorni dell'anno questo è vero soltanto all'equatore.

Perché quest'anno l'autunno non comincia il 21 settembre ma il 22
Molti sono stupiti dal fatto che le stagioni non cominciano il 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre. Un tempo infatti si insegnava che le stagioni cominciassero proprio il giorno 21. Ma non è necessariamente così, soprattutto per quanto riguarda le cosiddette “mezze stagioni”. A dare l'inizio alle stagioni sono infatti i solstizi (estate e inverno) ed equinozi (primavera e autunno), il cui arrivo varia leggermente di anno in anno. Questo a causa del fatto che il moto della Terra attorno al Sole non dura esattamente 365 giorni ma circa 365,25 giorni: questo scarto tra la durata dell'anno solare e quella del calendario gregoriano fa variare il momento in cui il Sole raggiunge questi quattro momenti "critici" nel suo moto apparente nel cielo.
Nello specifico, l'equinozio di autunno cade generalmente il 22 o 23 settembre, anche se può andare dal 21 settembre fino al 24 settembre. Ironicamente, tra il 2000 e il 2030 nessun solstizio d'estate è caduto o cadrà il 21 settembre!