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Prosegue l'attività eruttiva dell'Etna: come riportato nell'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio Etneo dell'INGV, sul vulcano si è aperta una nuova bocca effusiva, localizzata sul fianco meridionale del Cratere di Sud-Est, a una quota di circa 3.200 metri, che sta alimentando un flusso lavico diretto verso sud-est.
Al tempo stesso, continua l'attività effusiva dalle due bocche situate a 3.100 metri e a 2.980, così come l'attività stromboliana dal Cratere di Sud-Est, con l'emissione di cenere vulcanica che si sta disperdendo rapidamente in atmosfera.
Bisogna sottolineare che non si tratta di eventi anomali, dato che l'Etna è tra i vulcani più attivi del mondo: l'ultima eruzione di grande intensità è avvenuta lo scorso 2 giugno, quando un'attività vulcanica di tipo stromboliano ha causato il crollo di parte del Cratere di Sud-Est, provocando una nube eruttiva alta diversi chilometri.
Per il momento, comunque, il fronte più avanzato si trova a circa 2.300 metri, a monte della Grotta degli Archi. La nuova attività effusiva è stata accompagnata anche da un incremento dell‘ampiezza media del tremore vulcanico, che si mantiene nella fascia dei valori alti.
Per l'aviazione resta attiva un'allerta VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation) di codice arancione, che segnala un’eruzione in corso con rischi limitati e un'emissione di ceneri ridotta o assente. L'Aeroporto di Catania, tuttavia, rimane pienamente operativo.