Il 12 maggio 2022 a partire dalle ore 19:00 circa l'Etna ha iniziato a emettere cenere dal cratere di Sud-Est: più nel dettaglio, l'INGV segnala come si sia aperta una bocca eruttiva sul suo fianco settentrionale, causando anche una piccola colata lavica che ha raggiunto la base del cratere stesso.
Il plume di cenere ha raggiunto un'altezza di circa 3500 metri sul livello del mare e, stando ai primi modelli previsionali, si prevede una sua dispersione in direzione sud-ovest. Oltre all'emissione di ceneri e lava, i servizi di monitoraggio hanno registrato anche un lieve aumento del tremore sismico che si è attestato attorno a valori medio-alti nell'area attorno al cratere di Sud-Est, a circa 3000 metri di quota.
Tra i vari crateri presenti sull'Etna, quello di Sud-Est non solo è quello più recente (si è infatti formato nel 1971) ma è anche quello più attivo – quindi non stupisce che la nuova frattura eruttiva si sia sviluppata proprio in questo punto. Sul vulcano sono presenti però anche altri tre crateri, che si sono formati nel corso del tempo a partire dall'unico "Cratere Centrale" che dominava il vulcano fino all'inizio del Novecento:
- Cratere di Nord-Est, che si è formato nel 1911 e rappresenta il punto più alto dell'Etna;
- Voragine e Bocca Nuova, due crateri che si sono formati nel 1945 all'interno del Cratere Centrale.