Gli insetti da qualche anno sono entrati a far parte anche della nostra alimentazione. Dal 2021, l’Unione Europea ha autorizzato l’immissione in commercio di ben quattro diversi tipi di insetti per un totale di sei autorizzazioni (a breve vi spiegheremo come sia possibile) come regolamento Novel Food. Arriva così anche in Europa e di conseguenza in Italia un cibo che è già presente nell’alimentazione di altre culture, soprattutto asiatiche. Da un punto di vista nutrizionale, gli insetti sono notoriamente ricchi di proteine, grassi, vitamine e minerali, in quantità variabili in base alla specie. Vediamo quali sono i prodotti approvati, come sono legiferati e cosa contengono.
Quali insetti si trovano in commercio?
Ad oggi sul mercato sono presenti quattro specie diverse di insetti, ma l’UE ha rilasciato sei autorizzazioni. Questo perché ogni autorizzazione deve essere richiesta dall’azienda produttrice, insieme a specifici documenti relativi a tecnica di produzione, caratteristiche nutrizionali, sanitarie e di sicurezza. Quindi non tutti possono mettersi a vendere insetti: ad oggi, per ogni nuova immissione in commercio c’è bisogno di una nuova autorizzazione. Non si autorizza il prodotto in quanto tale, ma il prodotto specifico per cui sono stati presentati i documenti appositi.
Sono stati approvati sia insetti interi che preparazioni in polvere (le famose farine) e pasta. Nello specifico, in ordine di approvazione dall’UE:
- Verme giallo della farina (Tenebrio molitor) essiccato della Agronutris;
- Locusta migratoria (Locusta migratoria), polvere congelata della Protix;
- Verme giallo della farina (Tenebrio molitor) intero congelato, essiccato o in polvere della Protix;
- Grillo domestico (Acheta domesticus) intero congelato, essiccato e macinato della Protix;
- Grillo domestico (Acheta domesticus) in polvere parzialmente sgrassata della Cricket One
- Larve del verme della farina minore (Alphitobius diaperinus larvae) intero congelato, essiccato, in pasta e in polvere della Ynsect.
Caratteristiche chimico-nutrizionali degli insetti
Il contenuto nutrizionale specifico di questi Novel Food dipende dalla specie di insetto, dalla forma (essiccato, congelato o polvere) e dalle tecniche di produzione impiegate. Le valutazioni dell’EFSA riportano le tabelle dei nutrienti per ciascun prodotto autorizzato, ma in media possiamo affermare che gli insetti e i loro derivati come le farine hanno un alto contenuto proteico (intorno al 60%) e di acidi grassi (principalmente acido palmitico, linoleico e oleico). Sono inoltre ricchi di minerali (come calcio, sodio, magnesio, fosforo e potassio) e vitamine (A, B12, E).
Per aumentare ancora di più l’efficienza proteica, una delle autorizzazioni è per la farina di grillo parzialmente sgrassata, ossia trattata con un procedimento che permette di separare i grassi dal resto della farina, riducendone la percentuale, come avviene ad esempio negli yogurt senza grassi.
Ma quante proteine apportano effettivamente?
Facciamo qualche calcolo con i grilli interi congelati e la farina di grillo. Come riportato dalle rispettive valutazioni EFSA, 100 g di grilli congelati contengono 60.3 g di proteine; la farina di grillo invece ne contiene 75.3 g ogni 100 g di farina.
L’EFSA fa notare che questi valori potrebbero essere falsati dall’alto contenuto in chitina, uno dei principali componenti dell’esoscheletro degli insetti. Questo perché, per misurare il contenuto in proteine viene quantificato il contenuto di azoto, e visto che la chitina è un polisaccaride ricco di azoto, potrebbe influenzare per eccesso i dati. In realtà, pur tenendo conto ed eliminando il contributo della chitina, i valori proteici sia dei grilli congelati che della farina di grillo restano alti: rispettivamente 53,7 g e 64.2 g di proteine ogni 100 g.
Secondo i Livelli di Assunzione di Riferimento per Nutrizione ed energia (LARN) redatti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana, l’assunzione raccomandata per adulti sani è tra i 50 e 60 g di proteine al giorno. Questo significa che 100 g di farina di grillo o di grilli congelati basterebbero a soddisfare il fabbisogno proteico giornaliero.
È bene comunque ricordare che l'alimentazione deve essere varia e bilanciata e quindi non è sostenibile pensare di assumere proteine solo dagli insetti. Questo nuovo alimento è da considerare una fonte proteica valida, da alternare con altri alimenti proteici di origine animale e vegetale.
Come viene approvato un Novel Food
Dal 2021 l’Unione Europea ha iniziato ad autorizzare l’immissione in commercio nel territorio di sua competenza di insetti e loro preparati come Novel Food (nuovi alimenti).
Questo categoria di alimenti è stata introdotta per la prima volta nel 1997 con il Regolamento Ce 258/97, poi sostituito nel 2015 con il Reg. CE 2015/2238 che semplifica le procedure per la richiesta di autorizzazione. La registrazione come Novel Food è stata una svolta nella gestione della sicurezza alimentare europea: con la globalizzazione ci siamo aperti sempre più non solo a nuovi mercati e culture, ma anche ai nuovi cibi e abitudini alimentari.
Per permettere ai consumatori europei di godersi nuovi gusti senza troppe preoccupazioni, “ogni cibo che non sia stato comunemente d’uso in Europa prima del 15 Maggio 1997” viene considerato un Novel Food e deve essere sottoposto a valutazione sulla sicurezza dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Ottenuto il parere positivo dell’EFSA, solitamente dopo qualche mese, la Commissione Europea approva l’immissione in commercio del Novel Food, nel nostro caso gli insetti, in tutti gli Stati membri.
In Italia lo scorso Dicembre si è tanto parlato dei nuovi decreti che autorizzano la vendita delle farine di insetti e delle “speciali” norme sull’etichettatura imposte dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF). In realtà, le norme per l’etichettatura delle farine di insetti sono già regolamentate dall’Unione Europea (Reg. EU 1169/2011), e i decreti del nostro governo seguono semplicemente le direttive europee.
Nello specifico le etichette devono contenere: nome scientifico dell’insetto, luogo di provenienza, quantità e informazioni relative alla possibile allergenicità dell’alimento. Potrebbero infatti causare allergia, soprattutto in chi è già allergico (allergie crociate) verso i molluschi e crostacei.
Il MASAF ha specificato che sarà necessario esporre i prodotti a base di insetti in un’area dedicata dei supermercati, affinché i consumatori possano identificarli senza problemi. In pratica, come già avviene per qualsiasi altro prodotto etnico, vegano o ad esempio senza glutine.
Come oggi siamo liberi di scegliere se comprare i tacos o le piadine, il tofu o lo stracchino, ogni consumatore deciderà in totale libertà se comprare uno snack a base di grilli o una merendina. Riflettendoci, molti cibi che oggi consumiamo ogni giorno ad un certo punto della loro storia sono stati “nuovi alimenti”: prima della scoperta dell'America non sapevamo cosa fossero i pomodori!