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28 Dicembre 2022
9:11

Classi Euro veicoli: cosa sono, quali sono e come verificare le classi ambientali

La Classe Euro rappresenta uno standard per classificare i veicoli in base a quanto inquinano. Vediamo insieme in cosa consiste e quali sono le 6 classi.

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Classi Euro veicoli: cosa sono, quali sono e come verificare le classi ambientali
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Spesso quando si parla di veicoli e di emissioni si sente nominare la "classe Euro". Ma cosa significa esattamente questo termine? Si tratta di una classificazione introdotta a partire dal 1993 che divide i veicoli in base all'inquinamento prodotto durante la loro circolazione. Per ricavare la classe, ciascuna casa automobilistica è tenuta a fare test sulle emissioni dei propri mezzi, così da attribuire il corretto livello Euro previsto dalla legge. Ma andiamo più nel dettaglio cercando di capire come si determina la classe euro di un veicolo, quali classi ci sono e perché è importante conoscere quella della propria auto.

Cos'è la classe Euro?

La classe Euro è uno standard Europeo il cui obiettivo è quello di misurare l'inquinamento dei veicoli: la normativa prevede al momento 6 categorie specifiche più varie sottocategorie. Queste possono essere aggiornate nel corso del tempo a causa dei sempre più stringenti limiti delle emissioni e, al momento, i principali inquinanti presi in considerazione sono:

  • Monossido di carbonio (CO);
  • Idrocarburi incombusti (HC);
  • Ossidi di Azoto (NOx);
  • Particolato (PM).

Come avrete notato non è presente la CO2. Per quale motivo? Semplice: l'anidride carbonica è un gas climalterante ma non è classificabile come inquinante, dunque non rientra in questi standard.

auto emissioni euro

I test per verificare la classe Euro

Le case automobilistiche sono tenute a svolgere i test di omologazione per verificare emissioni e consumi seguendo il cosiddetto standard WLTP – entrato in vigore dal 2017 in seguito allo scandalo passato alla storia come dieselgate. Ma come funzionano esattamente questi test? I cicli WLTP (in inglese Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure) sono test della durata di 30 minuti, svolti sia in officina che all'esterno, durante i quali vengono misurate le emissioni mentre il veicolo:

  • viaggia a una velocità media di 46,5 km/h;
  • raggiungendo una velocità massima di 131 km/h;
  • e percorrendo una distanza minima di 23,25 km.

Quali sono le classi di inquinamento Euro?

Vediamo quali sono le classi di inquinamento previste attualmente, riportando i valori riferiti alle auto a benzina e analizzando le varie classi nel dettaglio.

Classe Euro 0

Gli Euro 0 sono in assoluto i veicoli più inquinanti e immatricolati prima del 31 dicembre 1992. Si tratta di auto che utilizzavano benzine al piombo e che non presentano sistemi di filtraggio dello scarico. Ovviamente, visto il loro impatto ambientale, subiscono oggi fortissime limitazioni alla mobilità – come ad esempio il divieto di circolazione in molti centri storici.

Classe Euro 1

Questo standard riguarda le auto immatricolate a partire dal 1° gennaio 1993 e prevede per le auto a benzina l'installazione delle marmitte catalitiche per il filtraggio dei fumi discarico. Questo standard prevede un limite alle emissioni di 2,72 g/km per il monossido di carbonio (CO), 0,14 g/km per il particolato (PM) e 0,97 g/km per la somma di ossidi di azoto (NOx) e idrocarburi incombusti (HC). In realtà possono rientrare in questa classe anche veicoli immatricolati prima del 1993, quindi è sempre opportuno verificare la classe del proprio veicolo.

Classe Euro 2

L'Euro 2 riguarda tutti i veicoli immatricolati a partire dal 1°gennaio 1997 e spinge per un'ulteriore riduzione delle emissioni – pur non obbligando ad introdurre alcuna nuova tecnologia per limitarle. In questo caso i limiti sono pari a 2,2 g/km per CO e 0,5 g/km per NOx + HC.

Classe Euro 3

I veicoli immatricolati dal 1° gennaio 2001 rientrano nella classe Euro 3 e, per legge, devono essere dotati di un sistema EOBD (European On Board Diagnostic), che segnala il malfunzionamento degli apparecchi di filtraggio dei gas di scarico. Sono stati anche abbassati i limiti di emissioni e portati a 2,3 g/km per il monossido di carbonio, 0,2 g/km per gli idrocarburi incombusti e 0,15 g/km per gli ossidi di azoto.

Classe Euro 4

Le vetture immatricolate a partire dal 1° gennaio 2006 devono rispettare norme ambientali ancora più stringenti. Per i benzina, ad esempio, si parla di 1 g/km per il monossido, di 0,1 g/km per gli idrocarburi incombusti e di 0,08 g/km per gli ossidi di azoto. Nei prossimi anni è possibile che alcuni comuni italiani inizino a limitare la loro circolazione all'interno dei centri storici.

Classe Euro 5

Dal 1° settembre 2009 i veicoli rientrano nella classe Euro 5 – suddivisa in realtà tra classe 5a e 5b. In generale però possiamo dire che i limiti sono pari a 1,0 g/km per CO, a 0,1 g/km per HC, a 0,06 g/km per NOx e 0,005 g/km per il particolato. Si tratta di una delle classi meno inquinanti e, per questo motivo, i blocchi del traffico non rappresentano solitamente un grande problema. La classe però è stata ritenuta tecnologicamente obsoleta e, quindi, sostituita dall'Euro 6.

Classe Euro 6

L'ultima delle classi è l'Euro 6, valida per tutti i veicoli immatricolati a partire dal 1° settembre 2015. Si tratta di uno standard piuttosto rigido in termini di emissioni al cui interno rientrano diverse sottocateogorie, mano a mano sempre più stringenti. L'ultima di queste, la Classe Euro 6d standard (per le auto immatricolate dopo il 1° gennaio 2020) prevede il passaggio dallo standard NEDC a quello WLTP. Quindi, nonostante i valori siano pressoché identici a quelli della precedente classe, è cambiato il sistema con il quale questi vengono misurati.

Per approfondire, ecco un video che abbiamo realizzato in merito ai mezzi più usati dagli italiani per spostarsi:

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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