Giethoorn: la “Venezia olandese” in cui non esistono strade

Se anche voi siete tra quelli che pensano spesso di abbandonare la vita frenetica delle grandi città, per fuggire da traffico, stress, inquinamento acustico e ritmi impossibili, forse il villaggio di Giethoorn, nei Paesi Bassi, è proprio il luogo che state cercando. Parliamo di un piccolo centro abitato nella provincia olandese dell’Overijssel, nella parte centro-orientale dello Stato, conosciuto anche come “la Venezia del Nord” per i suoi incantevoli canali e le decine e decine di piccoli ponticelli in legno che li attraversano. Il Paese si trova, infatti, proprio al centro di un’area naturale protetta di grande valore naturalistico per i suoi ambienti umidi, caratterizzati da fiumi, acquitrini e torbiere ricche di vita e biodiversità.

Fondato nel XIII secolo con l’originario nome di "Geitenhoorn" (cioè "corno di capra"), il villaggio è oggi una realtà idilliaca che sembra uscita direttamente dalla copertina di una raccolta di fiabe: salici, ninfee, giardini fioriti e piccoli parchi curati fin nel minimo dettaglio sono la cornice dei numerosi canali costellati piccole imbarcazioni di legno e delle poche casette che costituiscono l’abitato. Il centro storico del villaggio, che ospita poco meno di 3000 abitanti, non è attraversato da nessuna strada ed è quindi ovviamente impossibile esplorarlo con mezzi a motore su ruote. Ben accetti sono invece le lunghe e tranquille passeggiate, i tour in bici e, ovviamente, in barca.

Giethoorn offre un’ampia gamma di scelte ai curiosi visitatori che intendono esplorare il suo territorio: diversi sono i ristoranti, i locali e i B&B in cui trascorrere qualche ora lontano dalla grande città, ma per gli amanti delle attività all’aria aperta sono disponibili anche piccole crociere lungo i numerosi corsi d’acqua e itinerari che si inoltrano nelle umide torbiere circostanti. Diversi musei permettono infine di conoscere in dettaglio la storia di Giethoorn, la cultura locale e le ricchezze paesaggistiche e naturali della regione.

Ma non è oro tutto quello che luccica… Benché, infatti, sia innegabile che Giethoorn possa essere una realtà incantevole e molto ben curata, la crescente fama del villaggio negli ultimi anni e la facilità con cui foto e informazioni circolano oggi sul web, hanno portato flussi sempre più consistenti di turisti a interessarsi del piccolo Paese olandese.

Visitare Giethoorn negli ultimi tempi potrebbe infatti non essere proprio quell’esperienza che ci si aspetta guardando le accattivanti storie su Instagram di chi ci è stato, tanto da portare l’amministrazione locale a promuovere, con un certo impegno, forme di turismo più sostenibile. Lo stesso sito ufficiale di Giethoorn consiglia di fermarsi in paese almeno per un giorno, in modo da godere anche delle fasce orarie (quelle prima delle 11.00 e dopo le 16.00) più tranquille e meno affollate. Visite contingentate in alcuni periodi dell’anno, esperienze “slow” e barche elettriche sono solo alcune delle proposte ideate per evitare il deteriorarsi della bucolica realtà locale e consentire, al tempo stesso, ai visitatori di tutto il mondo di scoprire il fascino e la storia di Giethoorn.

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